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Offerta turistica:insieme di beni e servizi richiesti e consumati dal turista.
Un prodotto turistico(macro) può essere suddiviso:
1)Prodotto primario:(opera un planner)
- Risorse primarie ed attrazioni;
2)Prodotto secondario:(opera il mercato)
- Ricettività;
- Trasporti;
- Commercio;
-Ristoranti e bar.
Il prodotto primario ha le caratteristiche della unicità,non riproducibilità e non vendibilità.L'offerta turistica può essere modificata solo in termini di prodotto secondario.
Per il prodotto secondario è possibile applicare le regole del modello neoclassico sia del consumatore che del produttore,quindi è possibile applicare le leggi del mercato.
Per il prodotto primario il mercato non sempre esiste,dato che i beni appartenenti a tale categoria sono beni pubblici per i quali manca il segnale del prezzo;questa mancanza rende possibile il verificarsi di una tensione tra la domanda,che tende ad essere infinita,e l'offerta che è limitata:ed è qui che si rende necessaria la presenza di un planner:pianificatore che gestisce e determina la quantità di risorse da destinare alle attività turistiche e decide come suddividere le risorse a disposizione tra prodotto primario e secondario.
L'industria turistica si occupa tendenzialmente solo del prodotto secondario,essendo costituito da prodotti riproducibili e vendibili.
Forme di mercato x il prodotto secondario:
Monopolio:pochissime imprese le quali riescono a produrre un prodotto unico,gestiscono il prezzo come credono.
Oligopolio:elevato num di consumatori e da un basso num di imprese;prezzi + elevati della concorrenza perfetta.
Concorrenza monopolistica:molti consumatori e molte imprese;nel breve tende ad assumere la forma del monopolio,dato che ci sono molti segmenti di mercato in ognuno dei quali c'è un'unica impresa;nel lungo tende ad assumere la forma della concorrenza perché si va verso la creazione di un unico segmento di mercato.
Concorrenza perfetta:molti consumatori e di produttori,dove il prezzo si crea dall'incontro tra la domanda e l'offerta.I produttori si fanno concorrenza sul prezzo e non ci sono barriere all'ingresso.
Gli alberghi si trovano in situazione di oligopolio o di monopolio perché questo tipo di ricettività è legata alle risorse primarie.Il potere delle risorse secondarie dipende dalle risorse primarie a cui esse sono collegate.
Due metodi x cercare di dare una definizione all'industria turistica,uno veloce l'altro più preciso:
Si tratta di considerare tutte le attività imprenditoriali,pubbliche e private,che direttamente trattano con il turista.Il settore dell'industria turistica si può allargare o meno a seconda di quali attività vengano comprese o meno.
Si tratta di considerare ciò che effettivamente viene consumato dal turista attraverso dei questionari sottoposti ai turisti,chiedendo loro quali sono i beni e servizi che acquistano durante la loro vacanza,così si possono individuare quali attività rientrano nell'industria turistica di quella località.Bisogna chiederci se è giusto includere tutte le attività presso le quali i turisti effettuano degli acquisti o solo quelle dove i turisti rappresentano la percentuale maggiore delle proprie entrate.Si può stabilire che solo le imprese in cui il fatturato proveniente dalle vendite di beni e servizi ai turisti supera una certa soglia possano far parte dell'industria turistica .
Occupazione diretta:coloro che lavorano presso le imprese che hanno come oggetto un'attività turistica,cioè coloro che forniscono beni e servizi direttamente ai turisti.
Occupazione diretta più indiretta:coloro che lavorano presso le imprese che forniscono l'attività turistica,cioè gli occupanti delle imprese che forniscono beni e servizi alle aziende turistiche.
-prodotto primario;
-prodotto secondario;
-immagine;
-accessibilità esterna;
-accessibilità interna;
Ciò che le persone s'immaginano pensando a quella località,è data dalla percezione che le persone hanno di quella località.Si basa direttamente sul prodotto primario e funge da pubblicità per la località stessa:si tratta di luoghi comuni legati ad una parte unica del prodotto primario.E' difficile cambiarla,bisogna creare nuovi simboli o organizzare certi eventi.
Facilità di raggiungere una località dal resto del mondo,dipende dalla presenza di infrastrutture legate ai trasporti.
Facilità di raggiungere le attrazioni e i prodotti secondari una volta che ci si trova all'interno del prodotto turistico.E' un elemento fondamentale per lo sviluppo turistico di una località,poiché può rappresentare quel qcs in più di una località nei confronti delle altre.
Es:a Venezia c'è un'eccessiva pressione turistica che compromette l'accessibilità interna,si verifica un problema di "routing" legato alla circolazione e alla segnaletica.
Logica che spinge le imprese a localizzarsi in certi posti piuttosto che in altri.
I principali comparti dell'industria turistica,cioè gli aggregati di attività che si occupano di una parte del prodotto secondario:
1)Ricettività:alberghi.
2)Catering:bar,risto.
3)Trasporti;
4)Divertimento;
5)Intermediazione:tour operator,agenzie di viaggio.
6)Commercio.
Ciascun comparto si comporta in modo particolare per la ricerca della localizzazione ottimale usando diversi fattori orientativi:
a)Domanda turistica;
b)Offerta turistica;
c)Agevolazioni fiscali e vincoli legislativi;
d)Attrazioni;
e)Accessibilità interna;
f)Popolazione residente e imprese locali.
Cercare di capirlo è importante x perseguire due obiettivi:1)Capire quello di cui hanno bisogno le imprese turistiche al fine di individuare delle politiche pubbliche che mirino ad aumentare il reddito e l'occupazione;2)Far nascere dei "distretti turistici",cioè delle concentrazioni di imprese tra loro funzionali operanti nel campo turistico,i quali sviluppano un notevole indotto che può incrementare il reddito e l'occupazione di una certa area geografica.
L'accessibilità interna viene valutata dal turista,quindi assume grande importanza quando si considera la domanda turistica,cioè è un fattore decisionale x il turista,ma risulta essere meno importante quando si considera l'offerta:in genere non è l'offerta che si preoccupa di creare una buona accessibilità interna,ma è un compito che spetta al "planner".
Le sue caratteristiche,che sono di difficile applicazione sia x i turisti che x le imprese turistiche,sono quelle previste x il mercato di concorrenza perfetta:
-elevato num di imprese;
-omogeneità dei prodotti;
-assenza di barriere all'entrata;
-prezzo determinato dal mercato;
-profitti nulli;
-razionalità del produttore;
-trasparenza del mercato.
MaxP = pq-CT CT = CF + CV
All'interno delle imprese che si occupano del prodotto secondario,alcune si avvicinano alla logica neoclassica.
Considerando i due principali fattori produttivi del modello neoclassico,lavoro e capitale,nel breve periodo l'imprenditore ha un vincolo rappresentato dal capitale,che è dato,mentre il fattore produttivo lavoro non rapprenda un vincolo in quanto può essere incrementato anche nel breve periodo.Nel lungo periodo non si ha nessun vincolo in quanto si può aumentare lo stock di capitali.
Come incrementare i profitti nel breve:si può agire sui CV o sul prezzo:
-L'imprenditore può giocare sul prezzo,con un margine piccolo,ma nel lungo anche le altre imprese si adatteranno e così il prezzo ritornerà ad essere dato dal mercato.
-L'imprenditore può agire sui costi variabili,riducendoli con un aumento della produttività,tenendo in considerazione che il progresso tecnico è possibile solo nel lungo periodo,così come un incremento dello stock di capitali,l'unico modo x aumentare il processo produttivo è aumentare la produttività del fattore lavoro.La riduzione dei CV fa diminuire i prezzi,ma nel lungo le altre imprese si adeguano.
Per le imprese che forniscono prodotti non banali si presentano varie forme di mercato come il monopolio o l'oligopolio,in queste il prezzo viene deciso dalle imprese stesse e non dal mercato.
Nell'industria turistica sono molto frequenti i mercati di monopolio perché c'è un forte legame tra le risorse primarie e coloro che le sfruttano.
Distretto turistico:area geografica nella quale operano più aziende turistiche legate tra loro da rapporti funzionali.Nasce con l'insediarsi delle prime imprese turistiche,strutture ricettive,in prossimità di una risorsa primaria;successivamente s'insediano le aziende di trasporto e più in generale quelle imprese che creano l'accessibilità;infine s'insediano le aziende di commercio,di catering,di divertimento.Non è possibile parlare di distretto fino a che non si sono instaurati rapporti funzionali tra le imprese presenti.
Non sempre gli imprenditori sfruttano i rapporti funzionale e poiché dalla collaborazione si possono ottenere incrementi nella qualità del prodotto turistico e da ciò si possono ottenere degli incrementi nel reddito e nell'occupazione,si è sviluppato un nuovo concetto nelle politiche turistiche:il destination management.Con esso si cerca di far azionare quelle relazioni funzionali che possono esistere all'interno di un sistema turistico,si preoccupa di garantire la qualità dei 5 fattori che costituiscono il prodotto turistico.
Come incrementare la qualità di servizi in zone turistiche dove l'offerta turistica è radicata da molti anni(matura):1)la programmazione dei flussi:nei sist turistici maturi si assiste ad un elevato tasso di stagionalità dei flussi di visitatori,quindi si deve destagionalizzare;2)la riqualificazione dell'offerta turistica:si deve migliorare l'accessibilità interna ed esterna di tali distretti turistici e si deve riqualificare il prodotto secondario.
I sindaci dei comuni interessati presentano i progetti che non hanno potuto realizzare x mancanza di fondi,quindi la somma stanziata viene ripartita tra i comuni in base alla popolazione.
Piano Funzionale è rivolto a risp alle esigenze del mercato turistico religioso,quindi a soddisfare le esigenze del pellegrino,senza tralasciare le necessità degli abitanti.Il punto di riferimento per la creazione di un piano funzionale è dato dall'elaborazione di uno scenario ,simulazione dell'evento,sia x quanto riguarda la domanda che l'offerta.In seguito si procede x graduatorie dando dei punteggi ai vari progetti,anche se tale valutazione tende a premiare le località che hanno saputo presentare meglio i loro progetti;x ovviare a tale difetto sono state stilate delle sottograduatorie divise x settori d'intervento e località.
Principali caratteristiche:
-scarsità;
-non riproducibilità;
-non vendibilità:x esse non esiste un mercato.
La mancanza del mercato rende impossibile la determinazione delle quantità ottimali di risorse primarie necessarie;altri metodi.
-Un utilizzo produttivo delle risorse comporta che la cessione dei servizi prodotti dalle risorse stesse avvenga contro il pagamento di un prezzo,che è il valore di scambio della risorsa stessa.
-Un utilizzo conservativo consente di stimare solo il valore d'uso della risorsa,il beneficio che ciascun cliente si aspetta di ricavare dal consumo di una certa quantità della risorsa.
Per determinare il valore d'uso delle risorse turistiche si utilizza il concetti di "disponibilità a pagare",non essendoci un valore di scambio.Tale concetto detto anche prezzo ombra,comprende sia il prezzo effettivamente pagato,sia l'eventuale quota aggiuntiva che l'acquirente avrebbe cmq versato pur di poter disporre del bene.Bisogna cercare di trovare un prezzo(shadow price)che rispecchi il valore della risorsa,non essendoci un prezzo di mercato.
Consiste in un questionario,in cui si chiede ai consumatori qual è la loro disponibilità a pagare per poter usufruire di una particolare risorsa turistica.Due problemi:valutazione troppo soggettiva;la gente tende a sopravvalutare la propria disponibilità.Per risolverlo si usa la metodologia del confronto a coppie:confronto tra località con diverse risorse;confronto tra località con le stesse risorse;solo dopo aver ordinato la gerarchia delle risorse con tutti questi confronti a coppie possiamo cominciare a porre domande più dirette.In questi questionari non vale la regola della transitività :se la località A è preferita alla località B e la località B è preferita alla località C non è detto che la località A sia anche preferita alla località C.
I principali difetti di questo metodo:
-componente soggettiva troppo elevata ;
-problemi di campionamento:questa intervista dovrebbe essere fatta a persone non in vacanza x cui si dovrebbe individuare un campione di persone residenti che possano rappresentare potenziali turisti per una certa risorsa;
-spesso si pongono domande su risorse di cui la gente non sa nulla.
I metodi diretti sono molto più complessi,più costosi e di conseguenza poco usati.
Tentano di derivare il valore d'uso delle risorse turistiche da alcuni fenomeni ad esse strettamente collegati e utilizzano come base delle teorie economiche.
1)Metodo dei prezzi edonici
Consiste nel tentativo di misurare indirettamente il valore di una risorsa sulla base del valore di mercato di un altro bene che si suppone dipenda dalla presenza della prima.Segue la metodologia del modello di Lancaster:si utilizzano le caratteristiche di un prodotto per determinarne il prezzo.
2)Metodo del travel cost approach
Il metodo del costo del viaggio è una tecnica basata sul modello gravitazionale,che sfrutta il principio secondo il quale è possibile misurare il valore di un "bene fuori mercato"attraverso la misura del valore e della domanda di un bene ad esso complementare:il viaggio da un luogo di origine ad una destinazione turistica.
Il valore della destinazione turistica risulterà dalla relazione tra il costo del viaggio che dev'essere sostenuto x raggiungerla e l'intensità d'uso(quantità domandata,espressa in num di visite).
Gli obiettivi del metodo:
-individuare il valore d'uso di una risorsa turistica;
-simulare la gestione dei flussi,per verificare quale può essere la max capacità di carico della risorsa turistica.
Le ipotesi poste alla base di tale metodo:
-ogni turista reagisce ad una variazione dei travel costs allo stasso modo,indipendentemente dalla natura del costo;
-esiste una relazione lineare tra il num di viaggi e il travel cost;
-le visite pro capite non sono influenzate dalla capacità di carico della località.
Es:Non sempre più il travel cost è basso e maggiore è il flusso di visite verso la località.
First step:Si mette in relazione il num di visite con la popolazione individuando il tasso di visite pro capite,che ci indica la probabilità che un abitante della località generatrice si rechi in visita presso la città d'arte.Il tasso di visita pro capite si mette in linea con i travel costs:il num di vesite pro capite aumenta man mano che diminuiscono i travel costs.
Second step:Elaboriamo un modello di regressione che consente di perseguire la valutazione del valore d'uso di una risorsa turistica: dove
-tasso di visite pro capite tra la località i e la località j,cioè la probabilità che un residente della località i diventi turista della località j.
-è una costante che rappresenta la propensione alla visita in caso di assenza di travel costs.
-sensibilità degli abitanti della località generatrice verso i travel costs(parametro negativo).
-costi di viaggio
Tale equazione ci dice la probabilità che un residente della località generatrice i diventi un visitatore della località j,cioè il num di visite pro capite, è pari al num di visite che ci sarebbero in assenza di travel costs al quale si somma l'effetto dovuto ai travel costs.
Modello di regressione lineare:risolvere con il metodo dei minimi quadrati.Trovare i valori dei parametri e successivamente individuare la retta più rappresentativa per la nuvola di punti che abbiamo.
Il valore d'uso può essere misurato nell'asse delle ascisse:maggiore è la distanza che il visitatore è disposto a percorrere e maggiore sarà il valore d'uso della risorsa;quando la propensione alla visita tende a zero otteniamo la max utilità.Nel punto A la propensione alle visite è zero e il valore d'uso è massimo;nel punto B esiste un surplus del consumatore dato dal fatto che il valore d'uso della località è inferiore ai travel costs.
Third step:Serve x raggiungere il secondo obiettivo,esercitare un controllo dei flussi.Basta simulare l'introduzione di un biglietto d'entrata.La curva si sposta verso il basso,x cui si controllano i flussi.
Costo opportunità:si riferisce ad un beneficio mancato,è ciò che si sarebbe potuto ottenere come beneficio compiendo un'altra scelta da quella presa.Lo possiamo utilizzare in ambito turistico in due modalità:1)può essere inteso come beneficio a cui si rinuncia derivante dall'utilizzo non turistico delle risorse;2)beneficio a cui si rinuncia in futuro x sfruttare al max le risorse turistiche oggi.
Costi di congestione:costi che possono derivare da un eccessivo utilizzo della risorsa.Il traffico:costi dati dai maggiori tempi di percorrenza,emissioni inquinanti,etc.In campo turistico sono dati in termini di num di viaggiatori:il costo di congestione è una funzione diretta e crescente del num di viaggiatori.Il suo andamento rispecchia l'andamento di tutte le principali esternalità negative:fino a che il num di viaggiatori rimane al di sotto di una certa soglia i costi di congestione sono nulli,superata tale soglia salgono vertiginosamente.
Altre esternalità:inquinamento,l'usura delle risorse fisiche,la microcriminalità,lo spiazzamento.
Lo spiazzamento delle attività non turistiche a favore delle attività turistiche si verifica quando il turismo,in una certa località,spiazza completamente le altre attività,cioè non lascia loro lo spazio x svilupparsi.
Il problema dell'equilibrato utilizzo di una risorsa economica nel tempo equivale ad assicurarsi che il consumo presente della risorsa non sia superiore al livello ottimale,andando a compromettere la situazione futura.Nasce dal conflitto tra gli interessi macroeconomici o sociali,che mirano alla conservazione,e gli interessi microeconomici o privati che si pongono in un'ottica di breve.
Può essere risolto dall'intervento di un pianificatore pubblico(decision maker),il quale valuta il costo-opportunità di ciascuna scelta e decide la quantità da consumare oggi.Ciò si traduce nell'applicazione di un prezzo per l'utilizzo della risorsa(ombra)il quale deve riflettere il tasso di preferenza intertemporale.
Es:Risorsa scarsa che dev'essere consumata tra oggi e domani;possiamo conservane una parte da consumare domani.Il pianificatore deve decidere come suddividere il consumo.
La curva di indifferenza è l'insieme di tutte le possibili combinazioni di consumo odierno() e consumo futuro () che forniscono lo stesso livello di utilità.
S = vincolo della quantità della risorsa(retta di bilancio) S=quantità max di risorsa che posso consumare nei due periodi.
Il pianificatore dovrà massimizzare l'utilità:il punto di ottimo è il punto di tg tra la curva di indifferenza che fornisce l'utilità maggiore e il vincolo di bilancio.
Si traccia una retta di 45° che rappresenta tutti i punti in cui si è indifferenti tra il consumo di oggi e quello di domani();nel punto A l'utilità marginale del consumo odierno è = a quella del consumo futuro.A destra del punto A,troviamo quei punti per cui per i quali si manifesta una preferenza temporale per il presente(logica di Fisher).A sinistra viceversa.
Indicando con r il tasso di preferenza intertemporale possiamo vedere che: e
Se r>0 allora e quindi si preferisce il consumo presente;
Se r<0 allora e quindi si preferisce il consumo futuro.
Il segmento rappresenta il costo opportunità x il presente,il segmento quello x il futuro.
Il pianificatore pubblico deve massimizzare il benessere x la collettività:sapendo che non esiste un mercato che fornisce i segnali giusti x il consumo ottimale,spetta a lui decidere come utilizzare le risorse nel modo migliore tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori evitando che gli interessi dei singoli operatori danneggino la risorsa e quindi anche il benessere collettivo.
Ipotizziamo di dover scegliere se utilizzare una risorsa dal punto di vista turistico oppure x altri fini.Si utilizza un'analisi dei benefici marginali che comportano gli usi alternativi.Si tratta di un modello di natura neoclassica dove gli operatori cercano di massimizzare il proprio beneficio:l'operatore turistico tende a spingersi verso destra fino a che la sua utilità marginale sia pari a zero,perché fino a quel punto egli può ottenere benefici:Nel punto B l'operatore turistico è costretto a fermarsi perché la sua quantità di risorsa è finita.L'operatore non turistico si comporta allo stesso modo spingendosi verso sinistra.
I due operatori spingono in direzioni opposte:il punto d'equilibrio si trova in A,dove le forze delle due spinte si eguagliano,dove le due utilità marginali si eguagliano ;i sogg si fermano perché le due spinte si equivalgono.
S=stock di risorsa;Qt=quantità di risorsa utilizzata dal punto di vista turistico;Qnt=utilizzata dal punto di vista non turistico.S = Qt + Qnt ; Qt = S - Qnt
Guardare i due casi pag.53
Turismo sostenibile o ecoturismo:turismo che sia in grado di sostenere l'economia.
Esistono 2 strumenti che definiscono l'ecoturismo:
1)Teoria del ciclo di vita delle destinazioni turistiche
Il ciclo di vita di una località turistica viene rappresentato dalla relazione tra la domanda turistica relativa alla località e il tempo:si va a vedere come si evolve la domanda turistica col passare degli anni.Si tratta di 4 fasi.Questo modello non prevede eventi straordinari,sia naturali,che interventi di politica turistica e nelle diverse fasi non cambia solo la quantità di visitatori ma anche la loro qualità,cioè il mix tra turisti e escursionisti.
I° Il lancio:la località turistica viene scoperta dai primi visitatori che non possono che essere degli escursionisti:non sono ancora presenti le strutture ricettive,ma solo le attrazioni.
III° La saturazione:nasce il turismo di massa:inizialmente si assiste ad un ulteriore crescita della domanda,ma la qualità del prodotto comincia a deteriorarsi.I turisti pernottanti,quelli più esigenti dal punto di vesta qualitativo,cominciano ad abbandonare la località,mentre gli escursionisti dato che spendono meno e non hanno grosse aspettative sulla qualità del prodotto continuano a rimanere.
IV° Il declino:la qualità del prodotto è talmente scarsa che anche gli escursionisti abbandonano la località;calo quasi verticale della domanda turistica.
-In base al rapporto del flusso turisti/escursionisti si è in grado di riconoscere in quale fase ci si trova;
-In base alla tendenza(pos o neg) possiamo distinguere:
a) Nelle prime tre fasi la tendeza degli arrivi è positiva,mentre nella quarta è negativa.
b) Il tasso di crescita è positivo nelle prime tre fasi:nella prima è molto basso,nella seconda è crescente(tasso marginale di crescita pos),nella terza è decrescente(tasso marginale di crescita neg).
2)Analisi dell'impatto a livello locale
Effetti dello sviluppo turistico sull'economia della località o regione dove tale sviluppo avviene.
Positivi:aumento del reddito,aumento dell'occupazione,aumento della qualità della vita,la nascita di un'immagine e l'apertura della società.
Negativi:costi di investimento in strutture ricettive,costi operativi e di gestione che servono x organizzare e mantenere in efficienza le strutture ricettive,esternalità negative.
Combinando assieme la teoria del ciclo di vita con l'analisi dell'impatto a livello locale
1)Nella prima fase gli effetti positivi sull'economia sono nulli,mentre esistono aspetti negativi:costi relativi ai primi investimenti e da costi di gestione,assenti gli effetti provocati dalle esternalità negative.Il saldo tra effetti pos e neg è negativo.
2)Nella seconda fase si verificano gli effetti positivi:incremento di reddito,dell'occupazione,creazione di un immagine,aumento della qualità della vita e apertura della società.Gli effetti negativi sono:costi di gestione delle infrastrutture turistiche;il saldo è positivo.
3)Nella terza fase gli effetti positivi sono ancora elevati ma possono crescere in misura minore poiché pùò cambiare la qualità della domanda turistica:il num di visitatori continua a crescere,ma cresce la percentuale di escursionisti e cala quella dei pernottanti.Gli aspetti negativi sono i costi di gestione e una volta raggiunta la soglia critica della capacità di carico,sono anche tutti i costi collegati con il verificarsi delle esternalità negative.Il saldo degli effetti è positivo fino al raggiungimento della soglia critica e negativo dopo il suo superamento.
4)Nella quarta fase saldo negativo degli effetti e quindi turismo che non sostiene l'economia locale.
Vedi schema pag.57;la soglia max rappresenta la capacità di carico della località turistica;oltre tale soglia il turismo non è più in grado di sostenere l'economia.
Esistono due dimensioni della sostenibilità:
-La dimensione impatto ci dice che il turismo deve,x sostenere l'economia,minimizzare l'impatto sulle risorse locali e massimizzare la differenza tra benefici e costi.Si deve sfruttare e sviluppare le risorse turistiche cercando di evitare che il num di visitatori superi la capacità di carico.
-La dimensione tempo dice che,x avere un turismo sostenibile,è necessario tutelare le risorse nel tempo,in modo da consentire alle generazioni future di utilizzarle;i pianificatori non possono limitarsi ad effettuare un'analisi puntuale dei costi e dei benefici,ma devono svolgere un'analisi lungo tutto il ciclo di vita della risorse.
Non esiste un'unica politica turistica da adottare per tutte le località;essa varia a seconda delle località,ma soprattutto varia a seconda delle fasi del ciclo di vita in cui si trova la località.Per ogni località la politica turistica da adottare deve essere diversificata in base alle fasi del ciclo di vita in cui la località stessa si trova.
Prima fase:la politica turistica si articola in quattro punti:
a) Incentivare gli investimenti privati x sviluppare le attrazioni e il prodotto secondario;
b) Iniziare a promuovere la località come località turistica;
c) Individuare le zone da dedicare al turismo e zone da dedicare ad altri settori;
d) Creare accessibilità;
Seconda fase:La politica turistica ha 2 obiettivi:1)mantenere il più a lungo possibile la località nella seconda fase,mantenendo alta la qualità del prodotto turistico non effettuando nuovi investimenti;2)evitare il raggiungimento della soglia critica.Si articola in 3 punti:
a) Ampliare i servizi;
b) Destagionalizzare i flussi turistici,puntare su certi segmenti;
c) Gestione dei flussi
Terza fase:la politica turistica si focalizza sulla gestione dei flussi:occorre gestire i flussi interni e quelli di zone circostanti ed occorre far contribuire ai costi sostenuti dalla località turistica quelle località limitrofe che si avvantaggiano del flusso turistico verso la località.
Quarta fase:Le località che si trovano nella quarta fase del ciclo devono cercare di ricominciare il ciclo nuovamente:ciò è possibile attraverso la diversificazione,quindi attraverso l'insediamento di altre attività non collegate direttamente al turismo,nuove attrazioni.
Appunti su: analisi dell27offerta turistica, https:wwwappuntimaniacomuniversitaturismoanalisi-dellofferta-turistica83php, analisi offerta turistica, |
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