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Metodi di analisi - scienza politica




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Metodi di analisi - scienza politica


Considerazioni preliminari


Studiare i comportamenti delle donne e degli uomini nelle associazioni è più complicato perché apprendono spesso qualcosa dai loro comportamenti e possono se vogliono cambiarli.

I comportamenti nuovi, nati in risposta a nuovi problemi, possono essere studiati con redifinizioni delle vecchie teorie.


La pluralità dei metodi analitici


Molteplici fenomeni = molteplici metodi, alcuni specifici per certi, altri invece inappropriati, più metodi sono applicabili allo studio dello stesso fenomeno.

Lijphart distingue 3 tipi di metodi esclusivi per fare ricerca e teorizzazione in scienza politica:

metodo sperimentale = si presta a poche possibilità applicative;

metodo comparato = se i casi sono pochi, e le variabili molte; ovviamente si riducono il numero di variabili; adatto allo studio di sistemi politici;

metodo statistico = si applica quando si hanno molti casi e variabili pure. Secondo Pasquino, il metodo statistico non ha un'autonomia precisa, ma è una tecnica, che può essere utilizzata sia nell'osservazione partecipante, sia nel metodo sperimentale e sia nel comparato, se ci sono molti casi.

Ai tre metodi tradizionali Pasquino ha aggiunto il metodo di osservazione partecipante = possibile solo nei fenomeni che tollerino la presenza fisica dello studioso come "osservatore".

La scelta di un metodo non preclude necessariamente gli altri tre.


Lijphart ha rivisto la sua classificazione e ha considerato il metodo comparato come un metodo statistico in condizioni sfavorevoli, ma migliorabili".


Metodo osservazione partecipante: approfondimento + esempi

Vantaggi:

attraverso la partecipazione in prima persona, si ottiene una massa di materiale impossibile da ottenere per un osservatore esterno;

lo studioso sa quali info cercare e a chi rivolgersi per ottenerle;

Svantaggi:

l'oggetto dell'osservazione non può essere un intero sistema politico, ma solo il fenomeno di un sottosistema;

l'osservatore rischia di essere coinvolto politicamente ed emotivamente nei fenomeni e rischia di partecipare, perché prova simpatia per il fenomeno: lo studioso deve evitare il coinvolgimento diretto/personale per garantire la validità della sua ricerca;

l'osservazione partecipante è applicabile ad un solo caso per volta: lo studioso potrà ripetere lo studio del caso in tempo posteriore e fare ua comparazione diacronica oppure analizzare un altro caso dello stesso periodo.


Esempio della ricerca di Michels

studio del partito socialdemocratico tedesco del 1911, fatto per rispondere alla domanda "la democrazia è possibile e realizzabile"?

3 premesse

I - la democrazia è fondata sui partiti;

II - se i partiti non sono democratici è improbabile che si affermi nel sistema politico;

III - è cruciale che il partito socialdemocratico che combatte per la democrazia abbia una struttura democratica.

Michels analizza

i) la distribuzione/concentrazione del potere all'interno del partito;

ii) la selezione dei dirigenti;

iii) la produzione delle decisioni.

Risultato Il partito socialdemocratico tedesco era un grande partito di massa e aveva bisogno di un apparato permanente che richiedeva funzionari stipendiati a tempo pieno. I funzionari in posizione centrale all'organizzazione, controllavano il flusso delle info, decidevano i temi dell'agenda del partito, influenzavano le preferenze dei membri.

Nel corso del tempo, il loro interesse principale diventava il mantenimento delle loro cariche e del potere nel partito.

Conclusione Legge ferrea dell'oligarchia = il meccanismo dell'organizzazione, mentre crea una solida struttura, provoca nella massa organizzata la divisione di due sottopartiti: una minoranza dirigente ed una maggioranza diretta dalla prima.

Se il partito che combatte per la democrazia non è democratico, allora non c'è speranza che la democrazia si affermi nel sistema politico.

L'errore di Michels nella formulazione della legge e nella conclusione

1) formula la legge, senza verificarla con lo studio di altre organizzazioni;

2) dal sottosistema applica la legge al sistema politico.

Sartori critica il salto analitico, a suo parere la democrazia si afferma grazie alla libera competizione elettorale fra partiti, a prescindere dalla loro democraticità interna.

Procedimento scientifico usato:

selezione sulla base di un'ipotesi, di un caso specifico (cruciale);

raccolta dati, attraverso l'osservazione partecipante;

formulazione elegante e parsimoniosa di una legge verificabile empiricamente.


La legge ferrea delle oligarchie è stata poi verificata negli studi del sindacato americano dei tipografi e della CDU berlinese 1950/60.



Esempio della ricerca di Hellmann

Studio sulle reazioni del partito comunista di Torino alla proposta del compromesso storico del 1976/78.

Domanda Quanto e come può una struttura accentrata, abituata ad opporsi alla DC, trasformarsi in una struttura di governo flessibile e disposta alla collaborazione con la DC?

L'imperativo di collaborare porta a ciò che oggi si dice "crisi terminale": in un partito accentrato, gerarchizzato e senza spazio al dissenso, va in crisi quando fallisce la strategia del "centro", perché manca una posizione di ripiego in grado di ridefinire la strategia del partito.



Studio di casi singoli: casi devianti dalla legge ferrea dell'oligarchia


Il caso del sindacato americano International Typographical Union, (studiato da Seymur, Lipset, Trow, Coleman) è deviante la ITU è democratica:

a) non esiste un gruppo stabile, e nel momento del rinnovo delle cariche si affrontano 2 liste di candidati;

b) le preferenze degli iscritti sono seriamente prese in considerazione da chi ha ottenuto le cariche, perché sanno che il loro potere dipende dalla capacità di soddisfare le loro preferenze.

c) sono tutti tipografi: le differenze fra i membri erano limitate;

d) chi perdeva le cariche non subiva un trauma di perdita di status, perché ritornava al proprio lavoro.

Le variabili favorevoli alla democrazia:

tutti avevano un livello d'istruzione medio-alto;

tutti erano ben informati sui problemi del loro mestiere;

non esistono privilegi lavorativi per chi occupa cariche elettive, perciò non ci sono tentativi per mantenere le cariche oltre il tempo previsto.

La legge ferrea dell'oligarchia non viene confutata, ma ridefinita: a determinate condizioni la democrazia si afferma nelle organizzazioni.


Il caso della CDU di Berlino dal 1950/60 (studiato da Mayntz), indirettamente verifica la legge di Michels (non viene smentita, ma neanche corroborata).

La struttura del partito era permeabile e l'unico funzionario a tempo pieno non cercava di accumulare potere a scapito dei dirigenti eletti, perché il partito non aveva molto potere da conquistare e distribuire; perciò

le lotte interne erano inesistenti;

le manipolazioni degli iscritti irrilevanti;

Se democrazia è anche apertura del partito all'esterno e possibilità degli iscritti di controllare l'operato dei dirigenti, allora la CDU non era abbastanza democratica: gli iscritti contavano poco, perché non si attivavano e i dirigenti non desideravano attivarli.



Il metodo comparato


Spesso si fanno comparazioni implicite per capire le differenze e similarità fra i fenomeni politici.

Sartori dice che "paragonare serve a controllare se una generalizzazione tiene a fronte dei casi ai quali si applica".

Il controllo consente dopo di imparare e spiegare.


Il metodo storico comparato è una variante del metodo comparato "sincronico", molto usato nelle scienze sociali.



Esempi di ricerche con metodo comparato


Gabriel Almond fu un pioniere dell'analisi comparata. Classificò i sistemi politici basandosi su due insiemi di variabili:

a) cultura politica; b) strutture di ruolo;

individuando 4 grandi categorie.

Con questa classificazione sottolinea lo stretto rapporto tra

cultura politica omogenea secolare + struttura di ruolo basata sulla diffusione del potere = stabilità politica dei sistemi anglo-americani;

cultura politica eterogenea e frammentata + struttura di ruolo inserita in contesti ideologici = instabilità dei sistemi continentali.

Questa analisi oggi risulta ingenua e insoddisfacente, ma stimolò la ricerca sulla cultura politica civica e sulla democrazia.


Motivi di insoddisfazione: le categorie non sono esaustive ed esclusive (non sa dove collocare i paesi scandinavi e la categoria dei sistemi politici pre-industriali è "residuale")



ricerca The Civic Culture di Almond e Verba

Rendendosi conto delle inadeguatezze del tentativo, Almond, assieme a Verba, fa uno studio comparato sulla cultura politica dei cittadini di 5 nazioni (USA, GB, Ger, Ita, Messico).


Le 4 variabili dello studio sono:

orientamento dei cittadini nei confronti del sistema politico in quanto tale;

loro conoscenza delle modalità per esprimere domande/sostegni;

di produzione e influenza delle decisioni;

loro conoscenza sul loro specifico ruolo di cittadini.

Risultano 3 configurazioni di cultura politica:

I) provinciali = sanno quasi niente di politica;

II) sudditi = riconoscono il peso del sistema politico sulla loro vita;

III) partecipanti = sanno abbastanza del sistema politico e del ruolo che vi possono svolgere.

Gli orientamenti del sistema politico sono influenzati da elementi a) cognitivi; b) affettivi; c) valutativi; variabili indipendenti che delineano 3 configurazioni di cultura politica (accettazione, apatia, alienazione, dette variabili intervenienti).

I 3 diversi tipi di democrazie (stabile, statica, sfidata) sono variabili dipendenti.


Il pregio della griglia costruita è che:

consente di estendere l'analisi ad altri sistemi politici;

coglie i cambiamenti nella qualità della democrazia a seconda dei cambiamenti politici dei cittadini.

Siccome il numero dei casi è limitato a cinque, ma le variabili sono molte e i dati derivano da 5000 interviste, il metodo d'indagine è comparato, ma l'elaborazione dei dati è statistica.



George Tsebelis, insoddisfatto della tradizionale bipartizione, fa una classificazione delle forme di governo in base alla loro capacità decisionale ed efficienza.

La variabili indipendenti analizzate sono:

1) il numero di veto players (che cambiano a seconda degli esiti elettorali);

2) la loro posizione nel processo decisionale.

La variabile dipendente è l'esito decisionale.

Pasquino introduce nella tabella anche i sistemi semi-presidenziali + un esempio specifico di sistema politico per ogni sistema di governo.

Ci sono 2 tipi di veto players:

1) attori istituzionali = presidenti, primi ministri, parlamenti; 2) attori partitici.

A seconda del numero di veto players si può stilare una graduatoria delle capacità decisionali (es.GB - FR - USA - ITA 1993).


I 3 esempi sono accomunati dal fatto che sono "whole system analysis" e dallo studio sincronico;

siccome sono stati prodotti in tempi diversi, osservarli ci mostra lo sviluppo del metodo comparato:

a)     l'analisi di Almond è molto teorica, ma estesa a tutti i sistemi politici;

b)     l'analisi in The Civic Culture deriva dalla teoria, ma è orientata per la verifica empirica;

c)     con Tsebelis, siamo a un livello intermedio.


Sincronico = fotografare in uno specifico periodo alcune situazioni e spiegarle analizzando variabili esogene ed endogene;

Diacronico = analizzare le differenze fra fenomeni e sistemi politici nell'arco di un certo periodo di tempo.

Consente di aumentare i casi senza aumentare le variabili.

Le comparazioni diacroniche, siccome si sviluppano nello stesso ambiente politico e sociale, usufruiscono della clausola "coeteris paribus" = danno per scontato l'ininfluenza di un certo numero di fattori, e le differenze fra i casi sono attribuite alle variazioni nei modelli costituzionali (regimi) e alla loro incidenza sul funzionamento del sistema.


La complessità  delle comparazioni di differenze fra sistemi (sia diacroniche che sincroniche) può essere ridotta comparando sistemi "più simili".



Esempi di studio di casi diversi


Dowse analizza i fattori politici e i partiti che hanno influenzato i processi di modernizzazione dell'URSS e del Ghana, sistemi politici diversissimi fra loro, che hanno in comune solo l'esistenza di un partito unico.

Le differenze d'esito derivano dal tipo di struttura e di potere del partito unico.


Studio comparato diacronico di Turchia e Giappone (Ward e Rustow): entrambi casi di modernizzazione dall'alto con gradi diversi di successo e apertura democratica. Le variabili studiate erano la natura/potere/capacità delle due élite modernizzanti.


Comparazioni implicite: comparazioni molto frequenti e fatte inconsapevolmente per migliorare la comprensione del fenomeno studiato; per tale ragione fanno parte della categoria "studio di casi".



Gli studi di casi


Eckstein classifica i diversi tipi di studio di casi, nel modo più generale possibile, per cogliere le differenze fra i diversi tipi e individuare le ricerche fatte per ciascun studio di caso (vedi schema).


La maggior parte degli studi su singoli sistemi politici nazionali è collocabile negli studi "ideografico/descrittivi".

Spesso gli studiosi cercano di rendere interessante la loro ricerca del singolo paese argomentandone l'eccezionalità.

Ciò esclude le possibilità di comparazione e rende difficile la formulazione di generalizzazioni da sottoporre a verifica.

Eccezionalità per Lipset = particolare combinazione di storia, credenze e valori non riscontrabili in nessun altro sistema politico.


Lo studio euristico (thick description) = raccolta meticolosa di dati + esposizione di tutti i possibili significati; si applica nei casi complessi senza dati e generalizzazioni di base, per ottenere una descrizione particolareggiata.

Il suo iniziatore fu Clifford Geertz, antropologo.



Esempio di caso in parte euristico

Putnam fa una ricerca sulle regioni italiane, per studiare la natura della democrazia.

È uno studio in parte interpretativo, perché fa una comparazione diacronica fra il gruppo di regioni meridionali e centro-nord.

Variabile indipendente tradizioni civiche = comportamenti che conducono alla cooperazione fra cittadini o la ostacolano.

Variabile dipendente rendimento istituzionale (risultato superiore al centro-nord).

I comportamenti positivi vengono detti "capitale sociale" = elementi che migliorano l'efficienza dell'organizzazione sociale, come la fiducia, le norme che regolano la convivenza e le reti di associazionismo civico.

Lo studio si basa sulle teorie di Tocqueville (democrazia cresce e si rafforza quando i cittadini si organizzano in gruppi).

Putnam incuriosito dai risultati, indaga poi sulla sussistenza del "capitale sociale" negli Usa.


Il caso deviante dell'India

È deviante dalla generalizzazione di Lipset sul rapporto livello di benessere - esistenza della democrazia le democrazie nascono in sistemi politici dove la distribuzione delle risorse socio-economiche è equilibrata e gli indicatori economici (reddito pro-capite/sociale, istituzioni) raggiungono livelli medio-alti.

L' India ha una democrazia consociativa, benché sia un sistema economicamente povero.

Lijphart analizza il caso e spiega la devianza con la teoria del "consociativismo" i negoziati delle élite, producono un basso livello di conflitti sociali e un migliore funzionamento del sistema politico.

Secondo Lijphart, l'India è un caso cruciale che conferma la teoria della superiorità delle democrazie consociative.



Lo studio del caso di Weimar e della Norvegia di Eckstein

Norvegia viene utilizzata per verificare la quasi-teoria dei modelli d'autorità, ricavata dalla precedente comparazione fra GB e rep.di Weimar.

Premettendo che la caratteristica essenziale della democrazia è un pluralismo illimitato, responsabile, competitivo,

perché la Germania di Weimar non ha saputo sostenere la democrazia

Conclusione: contare i gruppi non è sufficiente, ma bisogna analizzare l'organizzazione interna dei gruppi + la congruenza dei loro "modelli d'autorità" con i modelli democratici. In Weimar i gruppi rilevanti avevano una struttura gerarchica e autoritaria; le forze armate e la burocrazia non accettavano il modello democratico.

In GB, il modello organizzativo dei gruppi era congruente con i modelli democratici.

Dal caso della Norvegia, elabora la teoria della congruenza, perfezionata con l'individuazione di 3 tipi di sistemi, a seconda della divisione e coesione fra i gruppi:

consensuale (GB);

integrato (USA), cioé la coesione deriva dall'interazione fra le divisioni politiche;

di comunità (Norvegia), nonostante le visibili divisioni esiste coesione grazie a un grande senso di solidarietà.


Lo studio dei casi è utile per:

comprendere i fenomeni politici

controllo delle ipotesi, formulazione di generalizzazioni, affinamento teorie;

con scarsità di dati; lo studio descrittivo/ideografico diventa utile.



Il metodo sperimentale: approfondimento


Esempio della sperimentazione di Verba

Si interroga sugli effetti del tipo di leadership sulle attività di un piccolo gruppo.

Variabili indipendenti = leadership autoritaria/democratica;

variabili dipendenti = 1) conseguimento dell'obiettivo; 2) grado di soddisfazione dei partecipanti del gruppo.

Risultati sfumati dipendono dalla personalità dei partecipanti; quelli potenzialmente "partecipanti", non gradiscono la leadership autoritaria, al contrario dei "decisionisti".


Metodo del sondaggio deliberativo: un campione di cittadini discute su alcuni temi sotto la guida di un moderatore professionista. Dal suo sviluppo si capisce come e perché i partecipanti strutturano le preferenze e dopo quali info la cambiano.


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