LA POLITICA SOCIALE DEL GOVERNO GIOLITTI
Salito al
trono nel 1900, Vittorio Emanuele III decise di abbandonare la politica
reazionaria del padre Umberto I e affidò il governo all'esponente della
Sinistra Giuseppe Zanardelli ke
concesse l'amnistia ai condannati politici e una limitata libertà di
associazione, propaganda e sciopero. Al suo ritiro x malattia nel 1903, diventò
primo ministro Giovanni Giolitti.
Egli era convinto ke il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori
avrebbe avvantaggiato tutto il corpo sociale e ke ogni classe avesse il diritto
di esprimere le proprie esigenze; inoltre credeva ke lo Stato dovesse essere
neutrale nelle contrattazioni tra borghesi e proletari e rappresentare
un'entità superiore. Per questo motivo concesse la libertà di sciopero e ogni volta ke essa venne esercitata si limitò
a mantenere l'ordine pubblico. Giolitti attuò un'avanzata legislazione sociale, a tutela delle categorie più deboli attuando
numerose riforme: ●norme in favore di anziani, infortunati e invalidi, ●norme x la protezione
di donne e bambini, ●istruzione
elementare obbligatoria fino a 12 anni, ●diritto al riposo settimanale, ●provvidenze assistenziali, ●indennità
parlamentare: compenso ai deputati x le spese sostenute x svolgere il proprio
compito ke serviva x offrire anke ai lavoratori la possibilità effettiva di
candidarsi, ●migliori retribuzioni
(aumenta la possibilità di acquisto dei lavoratori→ maggiore rikiesta di
beni di consumo→ aumento produzione), ●norme in favore delle
condizioni igienico-sanitarie
(distribuzione gratuita del chinino
contro la malaria)→ miglioramento condizioni di vita. Tutto questo
permise il risanamento dell'economia nazionale e quindi un notevole incremento
delle entrate dello Stato; inoltre l'oculata amministrazione del bilancio
statale di Giolitti incrementò il valore della moneta italiana e agevolò il risparmio e i depositi presso le banke
ke finanziarono l'attività industriale
e agricola (bonifike, irrigazioni e
uso di concimi kimici) ma anke l'industria meccanica,
kimica, tessile e alimentare. (Automobili
Fiat→Agnelli, gomme→Pirelli). Giolitti incrementò le opere pubblike (traforo del Sempione e
acquedotto pugliese) e la rete ferroviaria ke venne nazionalizzata ad eccezione di piccoli tratti
ke rimasero ai privati (s erano dimostrati poco efficienti), ampliata e
unificata nelle attrezzature; inoltre istituì il monopolio statale nel settore
delle assicurazioni sulla vita, fino
ad allora gestite da privati (Istituto Nazionale x le Assicurazioni). Il suo
lungo governo lasciò cmq irrisolti alcuni gravi problemi ke affliggevano
l'Italia: analfabetismo, tubercolosi, malaria, miseria e disoccupazione dilagante
soprattutto al Sud.