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La menzogna contemporanea e il problema degli arcana imperii.
Nello scritto del 1972 La menzogna in politica incentrato sulle riflessioni circa il caso dei Pentagon Papers47, la Arendt arriva a distinguere nello specifico due tipologie di menzogna contemporanee, figlie della società dei consumi e dei mass media: quella delle «public relations»48 e quella dei «problem-solvers»49. I primi hanno origine con la pubblicità e hanno a che fare solamente con "opinioni", devono infatti, attraverso indagini di mercato, carpire il modo d' influenzare l'opinione politica della collettività attraverso la pubblicità: «l'unica limitazione a ciò che l'uomo delle pubbliche relazioni può fare si ha quando egli scopre che le stesse persone che possono forse essere "manipolate" poiché acquistino una determinata marca di sapone non possono essere manipolate a "comprare" opinioni e convinzioni politiche»50. I problem-solvers51 invece sono figure nascoste ma di alto livello all'interno degli apparati governativi: costoro da buoni «innamorati della teoria»52, sono coloro che cercano continuamente d'inquadrare la contingenza della realtà entro dei modelli teorici che ne azzerino l'imprevedibilità, disdegnando spesso così la realtà fattuale. L'oggetto di questo saggio ruota intorno alla vicenda seguita alla pubblicazione da parte del "New York Times" di resoconti segreti, i Pentagon Papers, portati alla luce da un ex membro del Pentagono: dietro a queste riflessioni ci sono per l'appunto i problem-solvers. All'interno di questi documenti top secret risulta chiara la convinzione da parte di questi "tecnici" dell'inutilità della guerra del Vietnam e il fatto che essa venisse perpetuata per non scalfire l'immagine della superpotenza americana.
Che la dissimulazione, la falsità e il ruolo della menzogna deliberata siano diventati i temi principali dei Pentagon Papers, piuttosto che l'illusione, lo sbaglio, l'errore di calcolo e simili, è principalmente dovuto al fatto che le decisioni errate e le affermazioni menzognere hanno sistematicamente violato gli accuratissimi resoconti fattuali prodotti dai servizi segreti, almeno stando a quanto riportato nell'edizione Bantam. Il punto cruciale qui non è semplicemente il fatto che la politica della menzogna sia stata solo di rado rivolta contro il nemico (questo è uno dei motivi per cui i Papers non contengono rivelazioni circa i segreti di Stato che l'Espionage Act avrebbe coperto), ma che sia stata destinata principalmente, se non esclusivamente, ad un uso interno, alla propaganda nazionale, e con l'obbiettivo primario di ingannare il Congresso. () Ancor più interessante è il fatto che la stragrande maggioranza delle decisioni in questa disastrosa impresa sono state prese con la piena consapevolezza che, verosimilmente, esse non avrebbero potuto venir attuate: perciò gli obiettivi dovevano mutare continuamente.53
In un'epoca dove l'immagine è tutto, soprattutto in relazione al delicato momento storico seguito alla fine della seconda guerra mondiale e all'inizio della guerra fredda, l'America necessita di trovare nuovi espedienti per continuare una conflitto in fin dei conti inutile ma che non può "perdere" agli occhi del mondo54: «L'obiettivo era diventato l'immagine stessa, come risulta evidente anche dallo stesso linguaggio adottato dai problem-solvers, con i loro "scenari" e il loro "pubblico", termini presi a prestito dal teatro». Ciò che la Arendt ritiene interessante è che la preoccupazione dei problem-solvers, non era tanto quella di trovare concretamente una via efficace per porre fine ad una guerra che di fatto stava mietendo vittime inutilmente55 e che resoconti dettagliati dell'intelligence in tal senso testimoniava, ma di trovare il modo per far uscire la rispettabilità dell'America il più vittoriosamente possibile dal conflitto: è in ciò la filosofa ravvisa una certa somiglianza con la politica di menzogne sistematiche dei regimi dittatoriali. La menzogna in politica di tipo moderno che disdegna la realtà fattuale vede la propria evoluzione da scopi folli ma concreti, quali "la conquista del mondo" nazista, a «la battaglia per aggiudicarsi il favore della gente» da parte di una superpotenza già dominante all'interno del panorama internazionale, e che per tal motivo altrettanto follemente e comparabilmente ai regimi dittatoriali, appronta sistemi e strategie noncuranti della realtà fattuale.
Abbiamo voluto accennare, senza approfondire ulteriormente in senso storico, alle argomentazioni di Hannah Arendt intorno a questa vicenda dei Pentagon Papers per indurre ad una possibile e più attenta riflessione futura in merito alla politica strategica e segreta dei sistemi governativi contemporanei. Tale riflessione dovrebbe trarre ispirazione, senza andare
troppo lontano, direttamente dalla presente quotidianità che vede da una parte collettività profondamente disilluse da politiche sempre più pubblicamente contraddittorie56 , e dall'altra l'incessante controversia a proposito della necessità o meno che i cittadini vengano a conoscenza di una serie d'informazioni top secret che, teoricamente, gli vengono nascoste per il bene del paese: il caso dell'iniziativa partita dell'attivista e programmatore Julian Assange e del suo sito Wikileaks nel quale sono stati resi pubblici migliaia e migliaia di documenti top secret di diversi stati parla chiaro in tal senso, insieme al fatto che l'opinione pubblica si divide circa la colpevolezza o meno dello stesso Assange. In un mondo dove è risaputo che ogni governo detiene dei segreti di stato ai propri cittadini, cosa comporterebbe la pubblicazione totale di questi segreti? In quale grado nelle collettività sarebbe una "massa" e non una "pluralità" a riceverli? Il caso Assange rappresenta solo la più eclatante delle forme di rivolta a questa politica del segreto degli «arcana imperii»57 che sembra essere atta non solo alla difesa delle nazioni tra loro ma anche dei cittadini tra loro (o dello stato rispetto ai cittadini?). La domanda riassuntiva di tutte queste riflessioni, di origine profondamente arendtiana, che secondo noi dovrebbe animare un dibattito futuro in tal senso è: in verità a chi
giova la segretezza, se non la menzogna deliberata, della politica contemporanea?
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