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L'Alcool




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L'Alcool


Si possono distinguere tre tipi di bevande alcoliche:

b. alcoliche fermentate

b. alcoliche distillate

b. alcoliche liquorose


Le b. alcoliche fermentate sono:

il vino, derivante dall'uva

la birra, derivante dal malto

i sidri, derivanti da mele o pere.


Il vino in Italia per essere chiamato tale deve avere un minimo di  "8 gradi alcolici", cioè 8% Vol.

% Vol. sta a indicare la percentuale alcolica in un litro di una bevanda alcolica. Ad esempio 8% Vol. indica che bevendo un litro di vino si assumono 80ml di alcool.

È stato dimostrato che una persona può assumere massimo 100 ml/die. Questo valore può variare molto da persona a persona a seconda delle loro caratteristiche.


Le b. alcoliche distillate sono quelle che vengono comunemente dette "super alcolici".


L'uomo regge più della donna l'alcool. Infatti, per la demolizione dell'alcool si ha bisogno di un enzima detto "alcoldendrogenasi" e i soggetti maschili hanno una quantità maggiore di questi enzimi rispetto a quelli femminili.

L'Organizzazione Mondiale della Salute ha dimostrato che chi beve per abitudine fa un danno a sé stesso, chi dipende da alcool fa un danno alla collettività.


In una bevanda alcolica sono presenti due tipi di alcool: quello Etilico, predominante, e quello Metilico, presente in minore quantità ma più dannoso.

L'alcool etilico a sua volta si divide in due tipi:

quello chiamato "puro", usato per le bevande, puro al 94%, incolore;

quello usato come disinfettate, puro al 64%, di colorazione rosa.

Quello puro costa 10.000 lire circa, mentre l'altro costa 1.000 lire circa. Hanno prezzo differente perché il primo è un bene di lusso, l'altro è un disinfettante. Il colore differente è dato per non far vendere l'alcool ad uso disinfettante al prezzo di quello puro.


L'Alcolismo è l'eccessiva ingestione volontaria di alcol etilico che nella sua forma acuta si manifesta con l'ubriachezza. Nella sua forma cronica, l'abitudine ad assumere alcol etilico in quantità eccessive si può trasformare progressivamente in una vera e propria forma di tossicomania e può essere causa di morte precoce. L'alcolismo è spesso dovuto a una combinazione di fattori di natura diversa, di tipo psicologico, sociale e genetico, ed è in genere caratterizzato da una dipendenza psicofisica dall'alcol.

L'alcolismo, che è più frequente negli adulti di sesso maschile, anche se ultimamente si sta diffondendo anche tra i giovani e le donne, è un fenomeno in crescita in quasi tutte le regioni degli Stati Uniti, dell'Europa, dei paesi dell'ex Unione Sovietica (URSS) e di quelli in via di sviluppo.

Prime manifestazioni

Diversamente dalle intossicazioni acute e passeggere, causate da una forte bevuta estemporanea, l'alcolismo in forma cronica, considerato per lungo tempo come la conseguenza di un malessere psicosociale, è oggi ritenuto più correttamente una malattia vera e propria. L'alcolismo ha in genere uno sviluppo lento, che può durare diversi anni. Spesso si manifesta con l'attribuzione di un'importanza eccessiva alla disponibilità di alcolici, che finisce per condizionare anche la scelta degli amici e delle attività ricreative; nelle bevande alcoliche l'etilista cerca più un modo per alterare la propria coscienza che non la condivisione di un rito o di una consuetudine sociale.

Inizialmente l'alcolista mostra una forte tolleranza nei confronti dell'alcol, il quale, tuttavia, finisce rapidamente per condizionare tutti gli aspetti della vita quotidiana, assumendo un peso maggiore delle relazioni interpersonali, del lavoro, della reputazione e perfino della salute; quando l'assunzione di bevande alcoliche diventa una necessità a cui non è più possibile opporsi, in genere insorge anche una dipendenza fisica che spinge l'alcolista a bere in continuazione per evitare i sintomi dell'astinenza.

Effetti

L'alcol produce uno stato tossico generale dell'organismo, accompagnato da una situazione carenziale dovuta sia a insufficiente apporto alimentare per inappetenza, sia a riduzione dell'assorbimento e dell'utilizzazione degli alimenti introdotti. Gli effetti sono di tipo cumulativo e comprendono una vasta gamma di disturbi a carico dell'apparato digerente e degli organi funzionalmente legati a esso, come il fegato e il pancreas. Tra le patologie più comuni vi sono ulcera, infiammazioni del rene e del sistema nervoso centrale e periferico, cirrosi epatica, nefrite e nevriti  A livello psichico, l'alcolismo è caratterizzato da un progressivo decadimento delle facoltà intellettive e dalla perdita del senso etico. Caratteristiche sono l'aggressività dell'alcolista e la grande labilità del suo umore. Dopo un lungo periodo di abusi può insorgere il delirium tremens, grave sindrome, talvolta fatale, che si manifesta con stato confusionale, allucinazioni e tremori, e che può essere indotta anche dall'astinenza dall'alcol. I casi di alcolismo più avanzato richiedono frequenti ricoveri ospedalieri.

Si ritiene che nelle donne incinte l'alcolismo cronico possa provocare gravi danni al feto, tra i quali un deficiente sviluppo fisico e mentale.

L'alcolismo è una delle principali cause di incidenti stradali.

Terapia

Le case di cura e i reparti ospedalieri specializzati nella cura dell'alcolismo sono in crescita costante, in seguito anche all'aumento del numero di alcolisti disposti a considerare il proprio problema al pari di una qualunque malattia grave e, dunque, a curarsi; le diagnosi avvengono così più precocemente di un tempo, e questo consente di ottenere un maggiore successo delle terapie e tassi di guarigione più elevati. Questi progressi sono certamente anche il riflesso di un cambiamento nell'atteggiamento della società, che non emargina più come un tempo gli etilisti e le loro famiglie, e questo permette di affrontare il problema più serenamente.

Le terapie convenzionali dell'alcolismo contemplano diversi tipi d'intervento, volti in parte a eliminare i problemi fisico-chimici dell'etilismo, come le crisi d'astinenza, in parte a curare l'aspetto psicologico della dipendenza attraverso una serie di colloqui individuali e di gruppo. L'obiettivo finale della maggior parte delle terapie è la totale astinenza dalle bevande alcoliche, anche se secondo alcune teorie molto controverse è possibile un ritorno controllato all'alcol. Tra i farmaci che possono facilitare la guarigione dall'alcolismo vi sono alcuni psicofarmaci. Può essere utile l'impiego dell'antabuse, un preparato che produce un forte disgusto per l'ingestione di alcolici. Gli etilisti che decidono di smettere di bere spesso si rivolgono agli Alcolisti anonimi, un gruppo di sostegno psicologico e morale, che tuttavia non fornisce trattamenti di tipo clinico.

Nonostante i molti progressi compiuti dalle terapie contro l'alcolismo, le stime del numero di decessi legati a questo tipo di abuso restano comunque elevate. In questo senso il Progetto europeo di azione contro l'alcolismo, promosso dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si propone di ridurre del 25% il consumo di alcolici nella popolazione fra il 1980 e il 2000, con un particolare impegno per quanto riguarda i paesi dell'ex URSS.


L'Alcolemia è il tasso alcolico presente nel sangue di una persona e misurabile. La misurazione del tasso alcolico viene, ad esempio, effettuata quando si vuole valutare lo stato di ebbrezza di un automobilista: attraverso uno strumento computerizzato (alcolimetro) si rileva l'alcol nell'aria espirata e si converte il dato in concentrazione alcolica nel sangue. In Italia, il codice della strada prevede come limite oltre il quale si dichiara lo stato di ebbrezza un tasso di 0,8 g di alcol per l di sangue (tasso corrispondente, approssimativamente, all'assunzione di tre bicchieri di vino bevuti uno di seguito all'altro, in breve tempo). È bene, tuttavia, sapere che anche un tasso alcolico di circa 0,2 g/l può alterare lo stato di vigilanza, mentre un tasso di 1 g/l, anche se l'ebbrezza non è ancora visibile, può determinare un rallentamento dell'attività dei centri cerebrali e, quindi, rendere pericolosa la guida. Oltre i 2 g/l l'alcol causa una perdita del controllo della volontà.

L'assimilazione dell'alcol presente nel vino e negli alcolici in genere, anche in dosi modeste, ha effetti fisiologici piuttosto importanti: aumenta la secrezione salivare e quella gastrica, e si ripercuote sull'attività cerebrale, producendo un senso di euforia e di benessere. In caso di consumo eccessivo, tuttavia, queste sensazioni si trasformano rapidamente in vere e proprie alterazioni e a forti dosi l'alcol ha un effetto simile a quello di un anestetico.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla salute, un organismo sano, del peso di circa 75 kg, in 24 ore può ossidare (in altre parole, 'smaltire') una quantità pari a 180 g di alcol, corrispondente a un apporto calorico di 1200 kcal.


Gli Alcoli sono composti organici ottenuti formalmente da un idrocarburo per sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo idrossile -OH. Il nome deriva dall'arabo al kuhûl, una polvere d'antimonio usata come trucco per gli occhi, e inizialmente indicava qualunque composto in polvere; in seguito gli alchimisti medievali lo attribuirono alle essenze ottenute per distillazione e questo ha portato al suo significato attuale. Nel linguaggio comune il termine alcol designa un composto ben preciso, l'etanolo o alcol etilico, molto usato in medicina e nella preparazione di alcune bevande.

A seconda del numero di gruppi -OH contenuti nella molecola, gli alcoli vengono distinti in monoidrossi alcoli (un solo gruppo), diidrossi alcoli (o dioli, 2 gruppi), triidrossi alcoli (o trioli, 3 gruppi) ecc.; ad esempio, metanolo ed etanolo sono monoidrossi alcoli. Gli alcoli saturi vengono inoltre suddivisi in primari, secondari o terziari a seconda che uno, due o tre atomi di carbonio siano legati a quello recante il gruppo idrossile. Gli alcoli sono i sottoprodotti di diversi processi cellulari e si rinvengono in organismi viventi animali e vegetali; essi partecipano a diverse reazioni, delle quali la più importante è quella con gli acidi che conduce alla formazione di esteri

Alcoli derivati dal legno

Il più semplice di questi composti è il metanolo o alcol metilico, di formula CH3OH. Un tempo ottenuto per distillazione a secco del legno, viene ora sintetizzato per reazione dell'idrogeno con il monossido di carbonio. Il metanolo è usato come denaturante, antigelo, solvente per gomme e lacche e nella sintesi di molti composti organici, in particolare la formaldeide. È una sostanza molto tossica per ingestione e inalazione; fonde a -97,8 °C, bolle a 64,5 °C e ha densità relativa 0,791 a 20 °C.

Alcoli derivati dai cereali

L'etanolo, di formula C2H5OH, è un liquido incolore dal sapore e profumo caratteristici; è l'alcol presente in bevande come birra vino e brandy. Viene impiegato nella produzione di profumi, vernici, celluloide ed esplosivi; inoltre, a causa del suo basso punto di congelamento, viene usato nei termometri che indicano temperature inferiori al punto di congelamento del mercurio (circa -40 °C) e come antigelo nei radiatori delle automobili.

Commercialmente è disponibile in soluzioni al 95% in volume; l'etanolo puro si ottiene per eliminazione dell'acqua residua con agenti disidratanti. Fonde a -117,3 °C, bolle a 78,3 °C e ha densità relativa 0,789 a 20 °C.

Tutto l'etanolo destinato all'alimentazione e la metà di quello per uso industriale viene prodotto, come nell'antichità, per fermentazione degli zuccheri usando come materia prima amido di patate, di grano e di altri cereali. Gli enzimi contenuti nel lievito trasformano gli zuccheri semplici in etanolo e diossido di carbonio secondo la reazione:


C H O 2C H OH + 2CO


In realtà, a causa delle impurità presenti nelle colture di lievito, avvengono processi più complessi che portano alla formazione di altre sostanze, come l'alcol amilico, la glicerina e diversi acidi organici. La presenza di impurezze è responsabile inoltre del particolare aroma di alcune bevande come il whisky e il brandy. Il liquido di fermentazione, contenente dal 7% al 12% di etanolo, viene concentrato al 95% attraverso una serie di distillazioni.

Buona parte dell'etanolo non destinato all'uso alimentare viene attualmente prodotta per via sintetica, sia dall'acetaldeide ottenuta dall'acetilene, sia dall'etilene ottenuto dal petrolio. Piccole quantità vengono ricavate anche dalla pasta di legno.

L'etanolo può essere ossidato ad acetaldeide e poi ad acido acetico e può essere disidratato a etere dietilico. Altri suoi derivati sono il butadiene, usato nella produzione della gomma sintetica, e il cloroetano, usato come anestetico locale. L'etanolo è miscibile con l'acqua e con buona parte dei solventi organici ed è a sua volta un ottimo solvente. Le soluzioni alcoliche di sostanze non volatili sono dette tinture, quelle di sostanze volatili spiriti.

Alcoli a lunga catena

Alcuni alcoli con peso molecolare maggiore di quello dell'etanolo hanno importanza industriale: ad esempio, il propanolo viene usato come detergente, il butanolo come base per profumi e fissativi.


Alcolisti anonimi Associazione mondiale che riunisce individui intenzionati ad affrontare insieme il problema dell'alcolismo. Fondata nel 1935 da un agente di cambio e da un chirurgo statunitensi, conta oggi quasi due milioni di associati riuniti in 87.000 gruppi distribuiti in oltre 130 paesi. Gli Alcolisti anonimi organizzano incontri aperti a chiunque ritenga di eccedere nell'assunzione di alcolici e sia intenzionato a smettere di bere; la partecipazione è anonima e gratuita. Il programma di sostegno incoraggia i partecipanti a rinunciare all'alcol, 'un giorno alla volta', mediante incontri di gruppo per condividere le esperienze, sostenersi a vicenda e perseguire l'astinenza totale. Esiste anche un programma di assistenza per alcolisti impossibilitati a muoversi da casa o che vivono in aree isolate, grazie a cui è possibile ricevere aiuto con un servizio di sostegno per corrispondenza gestito dall'ufficio generale di New York.

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