LA QUESTIONE PALESTINESE
Nuovo attentato a Gerusalemme.3 le vittime
accertate.
Palestina: una terra senza pace.
Barak : -"Dobbiamo giungere ad un
accordo. La guerra è durata ormai troppo."
Un nuovo attentato in strada a Gerusalemme. 3 le
vittime accertate , 12 i feriti. Si sono riaccesi gli atavici scontri tra Palestinesi e
Israeliani . Scontri dovuti, come a sempre, a motivi religiosi. Una convivenza
troppo forzata quella tra musulmani ed ebrei che va avanti ormai da
innumerevoli anni. 50 per la precisione, da quando nel 1948 venne ufficialmente
proclamata la nascita dello Stato di Israele e, in risposta, la fondazione
della Lega Araba comprendente l'Egitto, la Siria, l'Iraq, il Libano e la
Giordania.La gente è ormai stanca ma nessuno propone la resa. "Dobbiamo
giungere ad un accordo. La guerra è durata ormai troppo".Queste le parole
di Barak, primo ministro israeliano. Un tentativo che purtroppo non ha
riscontri . Il premier palestinese Yesser Arafat continua infatti a dire che
non si fermerà fino a quando a
Gerusalemme non verrà proclamato stato
Palestinese cosa che non avverrà, ovviamente. Infatti Barak ha subito chiarito
che, seppure spera in una pace
definitiva, non ha intenzione di fermarsi fino a quando gli eserciti palestinesi non lasceranno la città. Non si
vedono bagliori quindi, in una guerra che ha ormai disseminato troppa morte. Ma
cosa ha spinto questi due popoli ad uno scontro così acceso? Quali sono state
le cause prime dell'ancora esistente "antipatia " fra i due stati? Ripercorrendo
un po' a ritroso la storia del Medio Oriente ci accorgiamo che i primi
conflitti si hanno al termine della 1°grande guerra quando l'Inghilterra e la Francia si spartiscono questi
territori sottratti alla Turchia e di
seguito nel 1947 quando L'ONU, alla fine
della 2° Guerra Mondiale, nel piano di riassetto mondiale, predispone la
suddivisione della Palestina in territorio arabo e territorio israeliano, cosa che non viene accettata
dai palestinesi che attaccano gli israeliani. Non bisogna criticare il gesto
degli Arabi.Difatti essi lottano per riconquistare una terra che era loro prima
delle due guerre e prima che l'ONU intervenisse. Dall'altro lato il gesto
dell'ONU voleva essere un tentativo di pace tra i due popoli. Una parte di
terra andava agli Arabi perché antichi possessori e una parte andava ali ebrei
che avevano subito troppe diaspore e ai quali spettava quindi una propria terra
che altra non poteva essere se non il Medio Oriente, religiosamente luogo di
nascita dell'ebraismo. Ed è da questo primo scontro che scaturiscono le
innumerevoli battaglie tra palestinesi e israeliani, guerre che hanno fatto
crescere l'odio fra i due popoli tanto che, ormai, non esitano a uccidersi
anche per futili motivi. E' nato un odio così acceso da non potere essere
trattenuto neanche dal divieto, impostogli, di portare armi.celebre è la
battaglia dei sassi, durante la quale i due popoli si scontrarono a colpi di
sassi.Ma c'è una speranza di pace? Che esito hanno i tanti appelli di pace del
Papa? Beh, difficile a dirsi. Sarebbe necessario un maggiore interesse del
resto del mondo alla questione anche perché la pace fra arabi ed ebrei sarebbe
l'unico tentativo di ripristinare l'equilibrio tra tutti gli stati del Medio
Oriente per ora schierati o da una parte o dall'altra.