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BREVE INTRODUZIONE ALLA PEDAGOGIA DELLA MUSICA
INTRODUZIONE: "Essere in musica. Elementi per una pedagogia della musica"
Chi desidera e decide di dedicare parte della propria esistenza ad attività educative, molto spesso lo fa pensando di comunicare agli altri qualcosa di bello relativo a ciò che ha vissuto, qualcosa d'interessante delle esperienze personali, qualcosa d'importante che è emerso dai propri pensieri, qualcosa di significativo che nasce dalla proprie capacità operative.
C'è chi scopre di saperci fare con i bambini, e sogna un posto d'insegnante in qualche scuola (pubblica o privata), per unire l'utile (un lavoro) al dilettevole (la gioia della comunicazione musicale).
C'è anche chi ha avuto buoni esempi d'insegnanti appassionati e trascinanti, e desidera imitarli. C'è poi chi trova le più varie motivazioni per impegnare il tempo e progettare il proprio futuro integrando la professione artistico - musicale con quella educativo - musicale. In tutti i casi, è abbastanza comune che ognuna di queste persone, nel prepararsi a svolgere, o anche nella voglia di aggiornare, sviluppare e perfezionare la propria attività educativa, senta a un certo punto il desiderio di avere sempre più consapevolezza e di capire sempre meglio in che cosa consiste, come si configura e come si trasforma il compito/la scelta/la funzione/il ruolo/la missione/. di educatore/insegnante/formatore(musicale).
Questo desiderio, questa consapevolezza, questa volontà di identificazione cosciente con la propria professionalità costituisce la base di quello che possiamo chiamare il punto di vista pedagogico, il punto di vista, cioè, che dovremmo assumere quando vogliamo darci ragione di chi, cosa e come stiamo educando.
Le premesse generali degli orientamenti e dei programmi ministeriali in vigore nella scuola italiana, insistono in particolar modo su alcuni aspetti che ritengono particolarmente significativi:
a) la costruzione dell'identità di bambini e bambine, valorizzando i vissuti, le emozioni, la quotidianità;
b) lo sviluppo della consapevolezza di sé e delle capacità critiche nei confronti della realtà circostante
c) l'alfabetizzazione di base nei diversi campi disciplinari, attraverso una metodologia che, oltre a favorire il ragionamento logico, sviluppi anche fantasia e creatività, ma partendo più dal fare esperienze, che non dal memorizzare contenuti disciplinari (apprendere dall'esperienza vs. apprendere le discipline);
d) il raccordo operativo con le risorse, le strutture e le iniziative dell'extrascuola, o, come si suole dire, del territorio.
ORIENTAMENTI TEORICI E METODOLOGICI DELLA RICERCA PSICOMUSICALE
Introduzione generale
Quanto più la storia dell'uomo si arricchisce di testimonianze che riguardano la sua evoluzione, tanto più emerge con chiarezza come la musica sia presto diventata una componente fondamentale della sua vita sociale. Se la comparse dei nostri diretti progenitori, gli uomini di Cro-Magnon, viene attualmente datata 40 kyr or sono (40.000 anni fa), alcuni siti della manifestazione più antica di questa cultura, conosciuta come Aurignaziano, risalenti a più di 30 kyr (30.000 anni fa), hanno restituito flauti a più fori capaci di produrre suoni complessi, oltre che testimonianze di sistemi di notazione.
Se il rapporto uomo - musica ha una lunga storia, la ricerca scientifica su di esso ha meno di un secolo e mezzo di vita. Bisogna infatti risalire alla "Lehre" di Helmholtz [1863] per avere un'opera che intende porre a fondamento della teoria musicale i risultati dell'indagine scientifica sulle sensazioni uditive. Con l'avvento della psicologia come scienza autonoma, che si fa risalire alla fondazione da parte di W. Wundt del Laboratorio di psicologia a Lipsia nel 1879, la ricerca psicomusicale si è sviluppata parallelamente agli orientamenti teorici e metodologici che hanno caratterizzato lo sviluppo della psicologia stessa.
Lo scopo di questo contributo è di fornire al lettore una concisa ma esauriente rassegna delle principali teorie e dei principali metodi che hanno caratterizzato la ricerca psicomusicale.
musica dentro di sé, che non si sente
commuovere dall'armonia di dolci suoni
è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine.
I moti del suo animo sono foschi come la notte,
i suoi appetiti neri come l'inferno [.]" W. SHAKESPEARE
"Nella musica vi è qualche cosa di più
della melodia: qualche cosa di più dell'armonia:
vi è la Musica." VERDI
"E' impossibile poter capire
totalmente l'arte delle generazioni precedenti
se non si possiede un vivo senso
ed una comprensione autentica del presente
e se non si partecipa consapevolmente alla vita
che ci circonda." STRAWINSKY
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