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MEDIOEVO
Periodo della storia europea successivo al declino dell'impero romano d'Occidente. Convenzionalmente se ne fa coincidere la fine con la 'scoperta' dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492; altrettanto convenzionalmente si fissa anche la sua data d'inizio nel 476, anno in cui venne deposto Romolo Augustolo, ultimo sovrano dell'impero romano d'Occidente.
LA MUSICA MEDIEVALE NELLE CHIESE
Le chiese erano importanti centri di cultura medievali. Di conseguenza, anche la musica occupava un posto rilevante in questi luoghi di culto. La concezione architettonica era studiata in modo tale da far sentire la musica in tutta la chiesa. Coloro che cantavano erano monaci seduti sul coro, posizionato sull'abside dietro l'altare. Anticamente la musica era cantata da un gruppo di monaci a cappella, senza polifonia né accompagnamento musicale. La caratteristica essenziale di questi monaci era quella di essere bravi cantori e soprattutto dovevano avere una buona memoria poiché la musica non era messa per iscritto, ma veniva trasmessa oralmente. Con papa Gregorio (VII-VIII secolo) si ha però una riforma liturgica che ebbe ripercussioni persino sulla musica. Egli stabilì che i cristiani di tutto il mondo dovevano celebrare le stesse feste e celebrare anche la stessa liturgia. Per cui schiere di emanuensi dovettero darsi da fare per eseguire grandi opere di copiatura, compresi gli stessi canti che dovevano essere gli stessi per tutti. Questi nuovi canti vennero chiamati canti gregoriani e, come per i precedenti, era d'obbligo per i monaci impararli a memoria. Uno dei problemi fondamentali era però quello di trascrivere la "musicalità" stessa dei brani, infatti non esisteva ancora un sistema di trascrizione della musica. Allora incominciarono a comparire sopra le parole dei semplici segni che indicavano l'alzarsi e l'abbassarsi della voce: questi segni vennero chiamati neumi. In seguito comparve una linea che delimitava i neumi: se questi erano posti al disopra la voce era alta, mentre se erano posti al di sotto la voce era bassa. Si poneva però un problema: di quanto i neumi dovevano essere più bassi o più alti degli altri? Allora iniziano a comparire più righe (massimo sei). I manoscritti, comunque, non si limitavano solo a scrivere la musica, ma erano anche abbelliti da raffinate e complicate miniature. Si arriva così al 1200-1300 in cui viene creata una notazione musicale simile alla nostra. Una delle differenze era però l'uso delle note quadrate: per coloro che le trascrivevano, infatti, era più comodo disegnare una nota quadrata che rotonda. Celebri sono le raccolte di musica sacra e profana dei carmina burana.
LA POLIFONIA
Una delle novità della musica medievale sono gli esperimenti dei musicisti di suonare più melodie assieme; ecco allora che, ad esempio, alcuni provano a suonare contemporaneamente con la bocca due flauti. Una delle prime tecniche utilizzate per eseguire la polifonia è quella del suono fisso di bordone. Di solito la cornamusa, uno strumento di origine araba, eseguiva una nota fissa che accompagnava tutta la melodia. In seguito vennero elaborati dei principi da parte dei compositori della cattedrale di Notredame e di Parigi che permettevano di eseguire una polifonia più raffinata e più melodica. I più importanti sono quelli dell'organum e del discantus. Si pensò poi di utilizzare la tecnica del mottetto: consisteva nel mettere insieme il discantus e l'organum.
ORGANUM
- Prima voce acuta
- Seconda voce grave (tenor)
- Prima voce acuta
- Seconda voce grave
1) Moto contrario 3) Moto obliquo
2) Moto parallelo
LA MUSICA AL DI FUORI DELLA CHIESA
La musica era suonata anche nell'interno dei castelli, anche se erano costruititi con lo scopo di difendersi dagli attacchi nemici. A volte sugli spalti c'erano fanciulle che cantavano e ballavano, allietando la vita di corte. Momenti di musica erano ad esempio l'incoronazione, i cortei nuziali e i banchetti. I trovatori, all'interno delle corti, mettono come tema al centro delle loro musiche l'amore. Durante le danze, la musica era suonata in particolare con trombe lunghe, d'ottone e in legno ad ancia. In Italia, precisamente in Toscana nel 1300, era in voga la ballata utilizzata in particolare per le danze. Il più famoso compositore di ballate era Giuseppe Landino, cieco dalla nascita e musico ufficiale della città di Firenze.
La musica era suonata anche nelle strade, benché fosse più legata alla segnalazione. Infatti era suonata, ad esempio, quando si proclamavano editti, nelle processioni e nel cammino degli incarcerati. Esistevano anche le confraternite laudesi il sui scopo era quello di raccontare i vangeli in volgare e non in latino. Per farsi capire ed essere efficaci, cantavano laude raccontando di solito i fatti della vita di Gesù. Poi si fermavano e, una volta assegnate le parti, recitavano e inscenavano per le strade delle piccole "rappresentazioni teatrali".
Anche durante la guerra la musica, quella delle trombe, era suonata.
STRUMENTI
Gli strumenti principali erano l'olifante, la viella, il liuto, la ribeca e il corno (usato anche come flauto).
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