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SINDROME DI TURNER
Nome Inglese: Turner's syndrome.
Frequenza: 1 neonato femmina su 4000 - 1 su 8000.
Che cos'è la sindrome di Turner: La sindrome di Turner appartiene al gruppo delle anomalie cromosomiche, patologie determinate da alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi.
Si stima che la sindrome di Turner presenti una frequenza alla nascita di circa 1 neonato femmina su 4000 - 1 su 8000.
Come si manifesta: Caratteristiche principali della sindrome di Turner sono: linfedema periferico (mani e piedi gonfi a causa di stasi linfatica), pterigio del collo (collo corto "a tenda"), bassa statura, amenorrea primaria (mancata comparsa delle mestruazioni). Talvolta sono presenti anche cardiopatia, ipertensione e anomalie renali. Sia l'intelligenza sia l'attesa di vita sono normali.
Le cause: Nella maggior parte dei casi (circa il 50%) la s. di Turner è causata dalla mancanza di un cromosoma X ('monosomia X'); il cariotipo è quindi indicato con la formula 45, XO. Circa il 25% circa dei casi è determinato da alterazioni nella struttura di un cromosoma X. Più raramente la patologia è causata da alterazioni di numero o di struttura del cromosoma X presenti in mosaico (cioè non in tutte le cellule dell'organismo ma solo in alcune di queste); in questi casi si riscontra un'attenuazione delle caratteristiche cliniche della sindrome.
La diagnosi: In alcuni casi la sindrome di Turner è evidente già alla nascita. Le principali caratteristiche neonatali sono: peso e lunghezza ridotti, linfedema delle mani e dei piedi, presenza di pliche della cute sulla nuca. In alcune pazienti la sindrome di Turner non comporta particolari alterazioni e viene diagnosticata solo alla pubertà a causa di amenorrea primaria (mancata comparsa delle mestruazioni) e bassa statura. In tutti i casi, la diagnosi oltre che sulle manifestazioni cliniche si basa anche sull'analisi dei cromosomi, che permette di evidenziare sia anomalie di numero sia anomalie di struttura (v. anomalie cromosomiche). L'esame del liquido amniotico, dei villi coriali e del sangue fetale permettono di analizzare i cromosomi del feto e quindi di evidenziare la presenza di eventuali anomalie cromosomiche, compresa la sindrome di Turner.
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