Ulteriore rallentamento motorio

Necessità di esercizio fisico

Letargia

Caratteristiche psicologiche

L'alterazione cromosomica porta ad un danno funzionale del SNC  ma di tipo non distruttivo

Il quadro clinico appare definito già alla nascita

È possibile organizzare un'attività compensativa

PRIMA INFANZIA

Lattanti calmi inattivi passivi

Conseguenze sul piano motorio

slittamento da 1 a 4 mesi nello sviluppo della motricità globale

slittamento fino a 1 anno nello sviluppo della motricità fine

difficoltà di coordinazione delle diverse unità motorie ( braccia - gambe contemporaneamente)

difficoltà di programmare un atto motorio in sequenze

Conseguenze nell'acquisizione sociale del linguaggio

ritardo nella comparsa del sorriso sociale

difficoltà nella conduzione di interazioni visivo-cinesiche in fase di attaccamento

scarso utilizzo dello sguardo interpersonale da mancata attivazione del feed back

difficoltà nel rispetto dei turni nel dialogo

uso limitato del linguaggio come mezzo di comunicazione

TERZA INFANZIA

Possibile comparsa di instabilità

Motoria ( agitazione - smorfie)

Cognitiva ( iniziativa mutevole - scarsa capacità di attenzione )

Affettiva ( bruschi cambiamenti d'umore)

Difficoltà d'integrazione con l'ambiente

ADOLESCENZA

Richiesta affettiva di un'età infantile

Rifiuto frustrazione

Reazione collerica

L'attività compensativa non è limitata al recupero di una funzione ma ad un progetto globale di crescita.

IN ETA' ADULTA si può verificare un deterioramento del funzionamento

intellettivo

Ripiegamento su se stessi        Progressivo deterioramento mentale con

possibile insorgenza Alzheimer

strategie comportamentiste per facilitare l'apprendimento ( vedi pag. 415) basate su:

imitazione - uso di rinforzi - uso di prompts - tecnologie informatiche