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Igiene personale
L'igiene personale è il punto di partenza dell'applicazione delle nozioni d'igiene nella vita quotidiana. L'acquisizione di una coscienza sanitaria, il livello culturale e lo sviluppo sociale ed economico di una popolazione vanno di pari passo con le pratiche d'igiene personale, e attuate anche con una corretta educazione fisica. Per educazione fisica s'intende quell'insieme di attività fisiche che sono in grado di agire favorevolmente sia sullo sviluppo che sul potenziamento della capacità dell'organismo. L'educazione fisica viene differenziata dallo sport poiché in quest'ultimo è previsto l'agonismo.
Sia l'educazione fisica che lo sport sono quindi in grado di agire favorevolmente sull'individuo, a patto però che le attività fisiche siano condotte in modo razionale. In caso contrario infatti l'organismo può subire dei danni dovuti all'abuso o all'applicazione sistematicamente irrazionale dell'esercizio fisico, con la comparsa di stati di affaticamento o di deformazioni patologiche. Per questa ragione, qualsiasi tipo di educazione fisica o di sport deve essere seguito da uno specialista che sia in grado di valutare, per il singolo individuo, i tempi e i modi più idonei per il raggiungimento dei risultati desiderati.
L'esercizio fisico è, per definizione, un lavoro di muscoli volontari e, di conseguenza, prevede una stimolazione e un coordinamento a cui presiede il sistema nervoso.
L'attività delle masse muscolari e del sistema nervoso comporta necessariamente la compartecipazione di molti altri organi e apparati che lo rendono possibile. In questo modo, con il lavoro muscolare ripetuto avviene nell'organismo una serie di modificazioni sia nella struttura anatomica che nelle attività fisiologiche dei tessuti che lo rendono capace di affrontare man mano più facilmente lo sforzo sia in intensità che nel tempo.
Questo processo viene comunemente indicato come "allenamento". Questa forma di adattamento dell'organismo all'attività fisica non può però superare certi limiti che sono dovuti a fattori costituzionali dell'individuo.
Oltre questi limiti le prestazioni dell'individuo, anziché migliorare, peggioreranno con un danno per l'organismo. Gli effetti dell'esercizio fisico sui vari organi e apparati possono essere così sintetizzati:
Gli effetti più evidenti sono costituiti dall'aumento della massa dei muscoli interessati al movimento, dovuto all'aumento del volume delle fibre. In condizioni ottimali, a questo aumento consegue un incremento della forza muscolare, un aumento del tono dei muscoli che si ripercuote favorevolmente sulla statica del corpo, opponendosi alle curvature della colonna vertebrale, all'appiattimento del torace e al rilassamento della parete addominale. ( Su questi effetti si basano le ginnastiche correttive che, sotto il controllo di specialisti tendono ad eliminare o attenuare certi difetti fisici, quali, ad esempio, la scogliosi, attivando e sviluppando le masse muscolari deficienti alle quali essi sono dovuti.) L'aspetto d'insieme della figura umana migliora, nel senso che acquista vigore e bellezza.
Il movimento, considerato come l'effetto di un'associazione neuromuscolare, influenza le funzioni psicomotrici.Tra i suoi effetti ci sono quindi il miglioramento della coordinazione motoria, con acquisizione di una migliore precisione e sveltezza nei movimenti, l'attenuazione dell'eccitabilità nervosa e dell'aggressività, una migliore regolazione della sensibilità generale e un equilibrio psichico più stabile.
L'attività fisica, migliorando il tono muscolare, migliora la postura, e poiché i muscoli agiscono come forze su leve ossee articolate tra loro, aumenta la mobilità delle articolazioni, l'ampiezza dei movimenti è in generale il trofismo del sistema scheletrico.
L'attività dei muscoli nell'esercizio fisico comporta un maggiore consumo di ossigeno rispetto a quello che si ha nel riposo. Per far fronte a questa maggiore richiesta l'apparato respiratorio reagisce aumentando il ritmo e la profondità del respiro. Nel tempo, questa maggiore attività respiratoria comporta l'aumento del perimetro toracico e della capacità vitale, con un miglioramento della funzione polmonare.
( Ricordiamo che la capacità vitale è la quantità di aria che si può introdurre nei polmoni partendo dalla massima espirazione fino alla massima inspirazione possibile. )
La maggiore richiesta di ossigeno che si ha nell'esercizio fisico stimola le funzioni dell'apparato circolatorio, aumenta la gettata cardiaca sia perché aumenta la frequenza cardiaca sia perché aumenta il volume sistolico. Da ciò consegue che il sangue circola più velocemente, la pressione arteriosa s'innalza, aumentando gli scambi a livello tessutale, e in particolare nei muscoli dove c'è vasodilatazione. Inoltre aumenta la capacità del sangue per l'ossigeno.
La contrazione muscolare stimola e favorisce il ritmo venoso. Nel lavoro muscolare intenso avvengono poi modificazioni anche nella composizione del sangue, la più importante delle quali è l'aumento della concentrazione di globuli rossi dovuti alla mobilitazione degli eritrociti dagli organi di deposito ( esempio milza ).
Ad una maggiore richiesta di energia da parte dell'organismo corrisponde un'accelerazione del ricambio, con una più veloce ossidazione dei carboidrati e dei grassi; questi ultimi sono eventualmente mobilizzati dai depositi e utilizzati. La maggiore produzione di cataboliti viene fronteggiata dal sangue che li allontana affinché siano escreti dai reni, dalle ghiandole cutanee e dai polmoni.
L'aumento
del metabolismo energetico comporta una maggiore produzione di ca
Quando
l'esercizio fisico viene però eseguito in tempi e modi inopportuni, può essere
causa di danni anche gravi per l'organismo. In questi casi i meccanismi di
adattamento non sono in grado di rispondere efficacemente alla richieste
fisiologiche necessarie a far fronte allo sforzo che l'esercizio comporta. Può
allora subentrare uno stato di affaticamento acuto, che non ha nulla a che
vedere con la fatica fisiologica, al sopraggiungere della quale è comunque
necessario interrompere l'attività. La fatica acuta comporta una perdita di
eccitabilità del muscolo e delle fibre nervose dovuto all'accumulo di cataboliti nel tessuto, aumento ecessivo
del ritmo cardiaco e del respiro, pal
Tutti questi sintomi non sono invece presenti nella persona che esegue in modo appropriato l'attività fisica, dopo la quale si manifesta uno stato di piacevole rilassatezza, aumento dell'appetito e la possibilità di godere di un riposo ristoratore.
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