GLI ENTEROBATTERI

Gli enterobatteri sono tutti ospiti dell'intestino umano e animale in genere, quindi sono commensali, correlati fra loro da caratteri chimici ed antigenici simili; non possono essere differenziati in maniera netta.

Principali caratteristiche:

Gram^-

Asporigeni;

Mobili (ciglia peritritiche e flagelli) / immobili;

Quasi tutti coperti da pili;

Aerobi-anaerobi facoltativi, denitrificanti; in aerobiosi sfruttano il ciclo di Krebs, ma non possedendo il citocromo sono ossidasi- (Escherichia, Shigella e Salmonella); in anaerobiosi sono tutti in grado di fermentare il glucoso; altri bacilli g- sono ossidasi+;

Catalasi+ (tranne il sierotipo 1 di Shigella Dysenteriae);

Hanno in comune: 1. Utilizzano particolari substrati come fonte unica di energia; 2. Presentano particolari enzimi; 3. Fermentano particolari zuccheri; 4. Producono prodotti specifici.

Utilizzano citrato, malonato e acetato come fonte di energia.: si dimostra coltivando i batteri con il substrato e un indicatore di pH (blu di monotimolo); la presenza di prodotti finali del carbonio, che sono basici, determina un cambiamento del pH e il viraggio al blu ( a 7,5 / 7,5).

1. Gli enzimi particolari in questione sono parecchi, il principale è la ureasi, oltre che lisina o ornitina decarbossilasi, fenilalanina decarbossilasi e b-galattosidasi; il procedimento è semplice, basta aggiungere al terreno di coltura un indicatore di pH e il substrato adatto; per l'ureasi si usa urea e rosso fenolo e, dato che il prodotto finale dell'ureasi è l'ammoniaca, si ottiene il viraggio dal colore arancio al rosso. La b-galattosidasi è un enzima fondamentale per l'attacco al galattoso; qualora manchi l'enzima permeasi, i batteri risultano incapaci di fermentare il lattosio.
2. La fermentazione di zuccheri è riscontrabile mediante la formazione di bolle di gas.
3. I prodotti terminali del metabolismo sono idrogeno solforato H₂S (aggiunta di tiosolfato o aminoacidi solforati, si ha la formazione di solfuro ferroso nero), indolo (a partire da triptofano, con l'aggiunta di p-dimetilaminobenzaldeide si forma un composto di colore rosso), acetoino (reazione di Voges-Proskauer; a partire da acidi organici - formico, acetilico, lattato - si aggiunge idrato di potassio e creatina e si forma un composto di colore rosso).

Nei terreni solidi le colture sono S, ad eccezione del gruppo di Kleibsiella-Enterobacter-Serratia, che, provvisto di una capsula evidente, forma colonie di aspetto decisamente mucoso,  e ad eccezione del gruppo Proteus, che ha la formazione di colonie caratteristiche definite sciamanti, perché tendono ad invadere tutto il terreno di coltura;

Antigeni

Presentano caratteri antigenici comuni, dato che la superficie presenta numerose molecole di LPS; la membrana esterna è responsabile delle proprietà tossiche e anche della composizione antigenica, presentando:

Antigene R: porzione basale del soma batterico che si appalesa nelle varianti R;

Antigene O: soma batterico; questo è formato da due porzioni, di cui quella sottostante è lo scheletro comune a tutti gli enterobatteri (zuccheri come D-galattoso e D-glucosamina, cui sono attaccate piccole catene oligosaccaridiche che sono epitopi); le catene specifiche possono essere diverse per batterio o ogni batterio può averne di diverse;

Antigene K: da kapsel (nella Kleibsiella-Enterobacter-Serratia rappresenta una vera capsula); indicato come antigene Vi sulle Salmonelle, potendo essere di natura polisaccaridica o proteici; nel genere Escherichia, gli antigeni K sono di natura polisaccaridica, sia proteici e rappresentano gli strumenti per l'adesione a specifiche superfici mucose.

Antigene H: presente solo nei batteri mobili, in quanto ne rappresenta il flagello (nelle Salmonelle possono essere in 2 fasi: nella fase 1 sono specifici, mentre nella fase 2 sono generalizzati a più serovar); Citrobacter, Edwardsiella e Proteus non hanno antigene K.

Azione patogena

Gli enterococchi sono divisi in base alle manifestazioni che determinano:

Infezioni sistemiche: febbri enteriche (tifo e paratifo) intestinale/sistemica; setticemie manifestazioni suppurative in sedi extraintestinali (Salmonella);

Infezioni intestinali: solo Salmonella, Shigella e Escherichia con sindromi diarroiche e dissenteriche (anormale ed elevata frequenza e liquidità delle emissioni di materiale fecale / processo infiammatorio della mucosa del colon con tenesmo, dolori addominali ed emissione di muco e/o sangue nelle feci); gli enterobatteri sono divisi in invasivi (Escherichia, Shigella e Salmonella che invadono la mucosa del colon e parte distale del tenue provocando reazioni sitopatologiche) e non-invasivi (altri stipiti di Escherichia che stimolano l'attività secretoria ma non provocano danno tissutale);

Infezioni extraintestinali: sono cistiti, pieliti e cisto-pieliti da Escherichia Coli; possono essere endogene ed esogene.

I meccanismi d'azione patogena sono:

Elevata attività antifagocitaria legata alla capsula e le varie strutture di superficie;

Elevata adesività;

Tossicità multiforme della endotossina (LPS);

Elaborazione di altre tossine.