Fratture delle
ossa
e delle cartilagini nasali
La piramide nasale
è una
struttura
ossea
e cartilaginea di
importante valore estetico
e funzionale; la sua localizzazione, in posizione centrale e sporgente, rende il naso facilmente
esposto
a lesioni traumatiche, anche
a causa della minima forza
richiesta
per
produrne la frattura. Pertanto i traumi nasali
rappresentano
le più comuni lesioni
del
distretto maxillo-facciale ed
occupano il terzo posto
tra tutte
le fratture del corpo
umano;
sono causati
principalmente
da incidenti stradali, colluttazioni e traumi sportivi, e
sono più frequenti
nei maschi di
età
compresa tra 5
e 5 anni, mentre
tra le
femmine
l'incidenza
è maggiore dopo i 0 anni. Le
fratture nasali dipendono sia dalla direzione ed intensità della forza
traumatizzante, che dalla
forma e
dalla
natura
dell'agente
lesivo. Un trauma agisce preferenzialmente in
senso
frontale o laterale, molto meno comunemente
in senso verticale;
e
dall'intensità
del
trauma
possono
derivare fratture composte, fratture scomposte o comminute, circoscritte alla sola piramide nasale o associate ad altre ossa del massiccio
facciale o del basicranio; a seconda, poi, della forma
e natura
dell'agente
traumatizzante
le fratture nasali possono
essere chiuse o aperte. Gli
eventi
traumatici
possono interessare le ossa o le cartilagini nasali; in caso di un trauma laterale si avrà spostamento dei frammenti al lato opposto
del
trauma, mentre in
caso
di traumi
frontali si
potranno
avere delle
fratture
da schiacciamento con
un infossamento della piramide nasale. Tra le
fratture cartilaginee, la più
frequente è la
frattura
della cartilagine del setto;
questa avviene di norma in senso verticale, ma la frattura può essere anche orizzontale, su
un piano parallelo alla cresta del
vomere; oltre alla frattura la cartilagine del setto
si può dislocare dal solco
del
vomere, con
spostamento della via aerea adiacente; in
questo
caso
determinano l'angolazione della porzione anteriore del setto con deviazione della punta
nasale . La diagnosi di
frattura
nasale
si fa principalmente
sulla valutazione del
paziente traumatizzato; un'anamnesi
dettagliatamente corretta, insieme
ad un
esame esterno
ed interno della piramide nasale, permette
di ottenere informazioni
sulla modalità precisa dell'evento traumatico, che
ci consente fare una diagnosi
corretta ed impostare
un trattamento adeguato. Epistassi, asimmetria, edema, ecchimosi periorbitali ed emorragia
sottocongiuntivale
sono segni clinici che
suggeriscono una possibile frattura. Alla
palpazione della piramide nasale è
possibile apprezzare margini
spigolosi, depressioni
o altre irregolarità che
dovrebbero evocare
un sospetto di frattura
nasale, mentre mobilità
o crepitio dei segmenti ossei sono indicativi di
frattura. Per una
diagnosi più precisa
si richiede una radiografia latero laterale. Per le fratture alle ossa del naso
la cosa più importante è intervenire
velocemente in questo modo basta praticare
solo alcune
manovre invece con il
trascorrere di alcuni giorni
si deve
intervenire
chirurgicamente. L'esame intranasale spesso può
risultare problematico a causa dell edema delle mucose, ma quando possibile
va eseguito per via
endoscopica, in anestesia
locale
associata ad un vasocostrittore, prestando particolare attenzione alle
strutture
settali, specie nella
regione posteriore. Gli
esami ecografici eseguiti di
routine non sono affidabili
per fare diagnosi di frattura nasale. Per il tamponamento nasale posteriore si utilizza un sondino naso gastrico
e i fili con la garza arrivano posteriormente alle fosse nasali infine si tirano i fili e questo è
associato al
tamponamento nasale
anteriore
con compressione alle narici.