Epidemiologia delle malattie infettive
Quali sono gli elementi che differenziano
la patologia infettiva da quella non infettiva:nella patologia infettiva
l'aspetto più importante e caratteristico è lo stato immunitario che non
ritroviamo nella patologia non infettiva.Abbiamo detto che l'agente eziologico
rappresenta la causa necessaria ma non sufficiente e con il termine di agente
eziologico intendiamo tutti gli essere biologici quindi viventi che includono
batteri o schizomiceti virus protozoi clamidye rickettsie micoplasmi miceti. La
caratteristica dell'agente e ziologico per i patogeni qualificati è la
specificità,questa caratteristica manca nei patogeni ooportunisti. Poi aabiamo
una caratteristica della patologia infettiva che è l'andamento acuto,il periodo
che intercorre tra la penetrazione dell'agente e ziologico e la manifestazione
clinica viene chiamato periodo di incubazione e questo periodo può andare da
mezzora nel caso dell'intossicazione alimentare da stafilococco aureus a
qualche mese fino ad un massimo di 6mesi nell'epatite B e comunque è sempre un
periodo relativamente breve se lo confrontiamo con il periodo di latenza che è
di 20-30 anni. Nella patologia cronico-degenerativa abbiamo individuato una
serie di fattori di natura diversa aspecifici che hanno azione molto lenta,il
decorso è acuto tranne per la tubercolosi,l'aids ma generalmente la malattia
infettiva trascorso il periodo di incubazione si manifesta e nella stragrande
maggioranza dei casi il soggetto guarisce proprio perché la mortalità si è
ridotta di molto. Nella patologia non infettiva invece l'andamento è cronico.
L'esito sarà quindi favorevole la guarigione nella patologia infettiva,non si
arriverà mai alla guarigione nella patologia cronico-degenerativa in cui la
malattia evolve in forma cronica fino alla morte. Qual è l'effetto dei presidi
terapeutici: nella patologia infettiva soprattutto se ci riferiamo alle
patologie sostenute da batteri la terapia antibiotica accorcia il periodo di
malattia e porta alla guarigione,nel caso della patologia cronico-degenerativa
la terapia allunga la vita ma non porterà mai a guarigione il soggetto malato.
Prendiamo in considerazione questa triade che è fondamentale nel determinismo
della patologia infettiva ma è atrettanto importante nelle misure di
prevenzione che poi saranno prese per impedire che la malattia infettiva dalla
sorgente di infezione possa diffondersi e raggiungere altri individui
recettivi. La triade è costituita dall'agente eziologico e quindi dalle
sue caratteristiche di patogenicità e dalla capacità che ha di causare
malattia, l'ambiente che non svolge un ruolo passivo ma condiziona la
diffusione dei microorganismi che vengono eliminati all'esterno e il terzo
elemento è l'individuo recettivo. Con le sue caratteristiche di
suscettibilità che ora vedremo e con le caratteristiche di immunità e di
refrattarietà,sapete che esiste una refrattarietà di specie per cui alcuni
microrganismi non sono in grado di infettare e causare malattia nell'uomo.
Vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali dell'ospite. L'ospite
presenta uno stato di resistenza cosiddetta generale e uno stato di resistenza
specifica. Lo stato di resistenza generale è costituito innanzi tutto dall'età
e poi dal livello nutrizionale dalle condizioni generali di salute,sappiamo e
ne abbiamo parlato negli studi descrittivi che alcune malattie sono tipiche di
alcune fasce di età ed in particolare le patologie infettive sono più frequenti
in alcune fasce di età se parliamo di malattie esantematiche allora le fasce di
età infantile sono quelle maggiormente coinvolte gli anziano lo sono
altrettanto perche nell'anziano avviene una depressione del sistema immunitario
e poiché il sistema immunitario svolge un ruolo fondamentale quindi sia assiste
ad una maggiore frequenza di infezione in queste fasce di età.
Poi ci sono alcune fasce d'età come
quelle adolescenziali giovanili legate per esempio alle malattie sessualmente
trasmesse. Per quanto riguarda il livello nutrizionale in passato sicuramente
le condizioni di iponutrizione e di denutrizione erano fattori favorenti lo
sviluppo delle malattie e in particolare la tubercolosi condizioni che ritroviamo in alcune aree del
nostro Paese oppure negli immigrati che vivono in condizioni molto precarie,
favoriscono l'instaurarsi delle malattia infettiva. Poi abbiamo una serie di
meccanismi di difesa. In ogni distretto del nostro organismo esistono dei
meccanismi di difesa che servono già in un primo momento ad evitare
l'attecchimento del microorganismo patogeno se pensiamo all'azione di
detersione dei microbi ad esempio nella congiuntiva attraverso il liquido
lacrimale ,l'azione antimicrobica anche a livello orale del lisozima la
presenza come competione a livello della cute e della mucosa di una serie di
micorganismi che chiamiamo commensali quando vivono e creano legati al loro
metabolismo una serie di condizioni che impediscono per esempio il bacillo di
"doderlain"(non so come si scrive)nella vagina crea un ambiente acido e
impedisce l'attecchimento di germi patogeni, così a livello dello stomaco il ph
estremamente acido rappresenta una barriera quasi insormontabile o la presenza
di microorganismi nella cute, la cute per la sua struttura anatomica in
condizioni normali è una barriera insuperabile,è frequente che ci siano delle
microlesioni e queste costituiscono una via di penetrazione di molti
micorganismi e ancora una serie di meccanismi per esempio a livello intestinale
la flora simbiotica che significa che l'organismo ne trae vantaggio poiché
sintetizzano una serie di vitamine che sono importanti per il nostro organismo
e poi notevolmente importante è la condizione immunitaria come immunità
acquisita naturalmente o immunità acquisita artificialmente attraverso gli
interventi di vaccino-profilassi. Quali sono le caratteristiche dell'agente
eziologico importanti ai fini del determinismo della malattia: essenzialmente
sono tre e cioè l'infettività cioè la capacità che possiede il microorganismo
di causare un 'infezione la patogenicità cioè la capacità che possiede il
microorganismo di causare danno anatomico e/o fisiologico all'ospite e
nell'ambito della patogenicità possiamo valutare la virulenza che è un grado
della patogenicità, fra i microorganismi patogeni vi sono quelli più e meno
virulenti e la virulenza la possiamo misurare come quoziente di letalità e
quoziente di gravità. Che cosa significa: nell'ambito dei microorganismi
patogeni quelli più virulenti causano più facilmente malattia anche con una
bassa carica infettante e riescono a superare meglio tutte queste capacità di
difesa che l'ospite oppone dall'attecchimento alla penetrazione e così via.
Allora un microorganismo che causa più frequentemente malattia sarà anche ai
fini della letalità più importante nel senso che potrà portare più
frequentemente a morte un individuo. Ora vedremo gli indici di progressione e
la contagiosità. La contagiosità è il numero di soggetti all'interno di una
popolazione esposta che vengono contagiati dall'agente eziologico. Fra coloro
che sono contagiati alcuni saranno infetti cioè se ci sono meccanismi già a
livello locale riesce a bloccare l'azione del microorganismo e quindi non si ha
l'infezione,fra coloro che sono infetti alcuni ammaleranno,fra coloro che
ammaleranno ci saranno quelli con un quadro clinico più grave legato alla
virulenza del microorganismo e tra coloro che avranno un andamento clinico più
grave alcuni moriranno questi sono gli indici di progressione. Qual è la
differenza tra infezione e malattia infettiva: non sono 2sinonimi. L'infezione
è la capacità che ha il microorganismo di penetrare attecchire moltiplicarsi ed
attivare la risposta immune dell'ospite;se la risposta immune dell'ospite
riesce a bloccare l'azione aggressiva del microrganismo non si ha malattia se
viceversa la risposta dell'ospite non riesce a bloccare l'azione del
microorganismo si avrà malattia. Questo io lo ribadisco in quanto è
importantissimo ai fini epidemiologici quando parleremo della sorgente di
infezione.
Un soggetto potrà eliminare i
microorganismi anche in assenza di malattia, è infetto ma non è malato però ai
fini della trasmissione è forse più importante del malato. Quindi l'infettività
ribadendo il concetto è la capacità di provocare infezione, la patogenicità è
la capacità che possiede il microorganismo di far seguire all'infezione la
malattia, la contagiosità è la capacità che possiede il microorganismo di poter
passare da un soggetto ad un altro. Quindi nell'ambito delle malattie infettive
non tutte le malattie infettive sono contagiose questo è un concetto da
chiarire, vi sono malattie infettive contagiose e alcune sono particolarmente
contagiose perché l'eliminazione avviene già nel periodo di incubazione prima
della manifestazione clinica della malattia e vi sono delle malattie infettive
non contagiose delle infezioni cosiddette chiuse per cui è necessario che ci
siano particolari situazioni che possano far sì che il microrganismo eliminato
all'esterno possa raggiungere un individuo sano; il tetano e la malaria non
sono malattie contagiose, l'influenza invece è una malattia altamente
contagiosa, tutte le malattie esantematiche, la tubercolosi è una malattia
altamente contagiosa, l'importante è sottolineare che non sempre al concetto di
malattia infettiva si associa la contagiosità ma varia da microorganismo a
microrganismo. Questi sono i tipi di virulenza che abbiamo detto si misurano in
quoziente di letalità di cui abbiamo parlato da non confondere con il quoziente
di mortalità ma si riferisce al numero di soggetti morti in rapporto al numero
di soggetti ammalati della stessa malattia e lo esprimiamo in %. Il quoziente
invece di gravità si riferisce al numero di soggetti che presentano un grave
andamento clinico nei confronti dei soggetti che ammalano di quella malattia.
Abbiamo sentito a questo proposito il caso dell'influenza A che era stata
prevista ad elevata gravità e non lo è stato ed letalità e non si è rivelata
letale affatto. Abbiamo detto che altrettanto importanti sono le
caratteristiche dell'ambiente. L'ambiente contribuisce sicuramente alla diffusione
della malattia infettiva perché se vi sono delle condizioni che favoriscono la
sopravvivenza del microrganismo e allora più facilmente il microrganismo
eliminato dalla sorgente di infezione riuscirà a sopravvivere e a trasmettersi
all'individuo recettivo se invece non ci sono condizioni ambientali favorevoli
chiaramente sarà difficile che il microorganismo possa sopravvivere e raggiungere l'individuo recettivo in
relazione questo alla modalità di eliminazione del microrganismo alla modalità
di trasmissione e alla possibilità di radicamento che ha nell'individuo
recettivo quando poi parleremo di ambiente medico odontoiatrico l'ambiente
sanificato impedisce questa trasmissione del microrganismo e allora facciamo
una differenza nella terminologia fra contagio e contaminazione: contagio lo
riferiamo ad un contatto tra microorganismo e organismo superiore, la
contaminazione invece la riferiamo alla presenza di microorganismi a livello di
substrati per esempio la contaminazione del tavolo, la contaminazione
dell'aria, dell'acqua,l'unico distretto corporeo a cui possiamo riferire il
termine contaminazione sono le mani dove non si ha una moltiplicazione dei
microrganismi quindi noi diciamo contaminazione delle mani perché i
microorganismi possono giungere a contatto possono anche persistere ma non si
moltiplicano e quindi poi vanno protetti in maniera particolare. Allora prima
di vedere come si possono trasmettere le malattie infettive dobbiamo definire
cosa intendiamo per serbatoio per sorgente per veicoli per vettori. Per
serbatoio nella malattia infettiva serbatoio di infezione lo riferiamo a quella
specie vivente ma può essere anche una superficie inerte dove il microorganismo
vive e quindi rappresenta il serbatoio l'habitat naturale del microorganismo, la
sorgente di infezione invece rappresenta l'ultimo anello sia in senso temporale
che in senso spaziale passa poi all'ospite recettivo in alcune situazioni
quindi per alcuni microrganismi serbatoio e sorgente coincidono questo in
relazione allo spettro tossico vi sono microrganismi che sono patogeni esclusivi dell'uomo, l'uomo rappresenta
il serbatoio e rappresenta la sorgente, vi sono viceversa microrganismi che
possono essere patogeni per gli animali in grado di infettare anche l'uomo
possono vivere nell'ambiente esterno ma anche in substrati inerti come l'acqua
e allora il serbatoio rappresenta il loro habitat naturale ,la sorgente è
l'individuo da cui poi il microorganismo
passa all'individuo recettivo. La sorgente può essere l'uomo o anche l'animale,
ci sono microrganismi patogeni per gli animali alcuni interessano solo la
patologia animale non sono patogeni per l'uomo e quelli che sono patogeni per
l'animale in grado di infettare anche l'uomo quindi la sorgente potrà essere
anche l'animale. L'uomo malato o portatore:quindi è chiaro che il malato è una
sorgente importantissima che elimina anche in quantità considerevoli
microrganismi ma altrettanto importante è la condizione di portatore
riconosciamo 4 categorie: portatore sano,lo identifichiamo con un soggetto
che ha avuto un'infezione ma l'infezione non si è tramutata in malattia e forse
dal punto di vista epidemiologico è più importante del malato perché nei
confronti del malato dobbiamo prendere una serie di misure di prevenzione che
servono proprio a circoscrivere e neutralizzare la sorgente d'infezione. Nel
caso del portatore sano molte volte questo rimane del tutto sconosciuto.
Nell'ambiente odontoiatrico questa figura sicuramente è quella che dà la
maggior possibilità della trasmissione della malattia ma non solo nell'ambiente
odontoiatrico ma in qualsiasi altro. Se è un soggetto che non ha sintomatologia
clinica che non viene identificato che quindi elimina microrganismi e nei
confronti di esso non si prende alcuna misura di prevenzione. Poi abbiamo il portatore
in incubazione che invece è un soggetto in cui questi microrganismi sono
responsabili di una malattia ad elevata contagiosità che eliminano
microrganismi prima ancora della sintomatologia clinica quindi quando il
soggetto manifesta la malattia avrà avuto modo già di contagiare tutte le
persone con cui è stato a contatto come influenza malattie esantematiche
influenza di tipo A e così via. Portatore convalescente lo dice lo
stesso termine è colui che è guarito clinicamente ma alla guarigione clinica
non è presente anche una guarigione batteriologica o virologica, elimina
microrganismi per un periodo che non è mai superiore ai 6mesi comunque quando
questo periodo si allunga e persiste tutta la vita si parla di portatore
cronico per esempio il portatore cronico del virus dell'epatite B è un
soggetto che per tutta la vita elimina il virus dell'epatite B nei confronti di
esso non possiamo prendere una misura ma nei confronti di coloro che vivono a
stretto contatto con il portatore sicuramente si devono adottare delle misure
che servono ad impedire la trasmissione e tenete presente che lo stato di
portatore cronico può derivare anche dalla condizione di infezione quindi il
portatore sano diventa cronico che non è stato mai malato ma da una condizione
di infezione,l'infezione poi persiste per tutta la vita pur non avendo mai
avuto una sintomatologia clinica e ci si rende conto della condizione per caso
quando si sottoporrà ad indagini di laboratorio per altri motivi poi si scopre
e si devono iniziare tutte le adeguate misure di prevenzione per i soggetti
sani.
Domanda di S.Vento sulla differenza tra
serbatoio e sorgente. Risposta esempio didattico di sorgente: la Salmonella
Tiphi l'agente eziologico della febbre tifoide è patogeno esclusivo dell'uomo
quindi sorgente di infezione sarà l'uomo, serbatoio di infezione sarà l'uomo
poi esistono una serie numerosissima di altre salmonelle serva una volta si
parlava di sierotipi che sono presenti anche come commensali nei rettili nelle
tartarughe di acqua dolce possono esser presenti in molte specie di uccelli
sono presenti anche in molti animali di allevamento ma la sorgente alla fine
non è l'uomo, dall'uomo o dall' animale il microrganismo passa all'ospite
recettivo.
La condizione di portatore sano per
questo è importante distinguere tra infezione e malattia infettiva, l'infezione
è la condizione in cui il microrganismo attecchisce si moltiplica e attiva la
risposta immune dell'ospite poi noi ci accorgiamo che il soggetto ha avuto
un'infezione dai dati sierologici cioè dalla presenza di anticorpi che stanno a
testimoniare l'avvenuta infezione questa condizione potrà durare qualche giorno
qualche mese. Per qualche malattia il rapporto malati/infetti è tutto a
vantaggio degli infetti mentre per il morbillo è al contrario su 100 casi di
morbillo 99saranno malati 1 sarà infetto. Portatore precoce è quello che
elimina nella fase di incubazione poi si ha la malattia conclamata,si può avere
una condizione di portatore convalescente quando il soggetto è guarito ma
ancora elimina microrganismi e poi se questa condizione continua tutta la vita
si passa alla condizione di portatore cronico. Abbiamo detto che la cute in
condizioni integre rappresenta una barriera insormontabile per i microrganismi
però spesso accade che vi siano delle microlesioni per cui attraverso la cute
possano passare degli stafilococchi streptococchi bacilli tubercolari le
spirochete poi vedremo che la via parenterale inapparente causata per esempio
da queste lesioni sulla cute dà passaggio anche a virus epatitici, la
congiuntiva poi tutte le mucose sono dei siti più a rischio perché ci sono meno
poteri di difesa da parte dell'organismo l'olfattiva la dico dopo,la
respiratoria una serie numerosissima di
virus e batteri respiratori, la mucosa digerente sono tutte quelle malattie a
localizzazione intestinale penetrano attraverso la via orale vengono eliminati
microrganismi attraverso la via fecale e poi ancora la via genito-urinaria e
attraverso la placenta vi sono una serie di microrganismi che possono attraversare
quella che noi identifichiamo come trasmissione verticale dalla madre al feto
durante il periodo della gestazione. Allora vediamo le modalità di
trasmissione: abbiamo una modalità di trasmissione che rappresenta trasmissione
comune a tutti i microorganismi che è la trasmissione diretta dell'infezione,
il passaggio diretto dalla sorgente di infezione all'individuo recettivo.
Orizzontale è la trasmissione da uomo a uomo o da animale ad uomo, verticale
abbiamo detto la trasmissione dalla madre al figlio durante il periodo della
gestazione; la sorgente d'infezione l'abbiamo individuato come uomo o animale
malato o portatore. Ora abbiamo una trasmissione che viene definita indiretta
in cui i microorganismi eliminati dalla sorgente di infezione raggiungono
l'ambiente esterno e attraverso veicoli e vettori che ora vedremo quali sono
possono raggiungere l'individuo sano. Allora in linea di principio tutte le
malattie infettive sono trasmissibili per via diretta mentre sono trasmissibili
per via indiretta solo quelle malattie i cui agenti eziologici sono resistenti
nell'ambiente esterno cioè riescono una volta penetrati nell'ambiente esterno a
sopravvivere e a raggiungere l'individuo recettivo in modo diverso. La
trasmissione diretta può essere un morso di un animale in cui si ha un
passaggio diretto tra la sorgente di infezione e l'individuo recettivo; tutte
le malattie veneree i cui agenti eziologici si riferiscono per lo meno al
gonococco sono labili in ambiente esterno cioè muoiono allora l'unica modalità di
trasmissione è la trasmissione diretta se invece i microrganismi riescono a
sopravvivere e dipende sia dalle condizioni del microrganismo e allora il
tetano perché riesce a sopravvivere? per le spore, quindi la sorgente di
infezione è rappresentata da escrementi dei cavalli dei conigli anche in altri
animali e nell'intestino dell'uomo vengono eliminati all'esterno vanno subito
incontro alla formazione di spore e le spore poi possono resistere anche per
decenni; una condizioni particolare come un trauma un ustione avviene che le
spore possano penetrare e non solo devono trovare un ambiente di totale assenza
di ossigeno che è favorito dalla presenza di sali di calcio e quando si creano
bassi potenziali di ossido-riduzione e allora in quelle condizioni la spora
vegeta e produce la tossina che poi è responsabile della malattia. Fra questi
due tipi di trasmissione possiamo fare anche altri esempi il virus dell'epatite
A e la salmonella che sono eliminati con le feci attraverso i liquami
raggiungono l'ambiente esterno possono sopravvivere nell'ambiente esterno fino
a 40giorni e poi ci saranno delle condizioni o diffusione ambientale o
contaminazione di alimenti che le faranno arrivare all'individuo recettivo a
distanza sia temporale quindi a distanza di giorni ma anche a distanza spaziale
quindi una trasmissione anche a distanza notevole. Fra questi due tipi di
trasmissione vi è una terza modalità di trasmissione che è la trasmissione
semidiretta in cui non c'è rapporto di contiguità da sorgente di infezione ed
individuo sano, ma la trasmissione avviene nelle immediate vicinanze della
sorgente di infezione ad esempio i virus influenzali li vediamo attraverso le
goccioline possono trasmettersi e attraversare i rami di uno stesso piano
quindi non è una trasmissione diretta ma non è neppure indiretta nel senso
classico, non c'è questa trasmissione a distanza temporale e spaziale. Se
parliamo di trasmissione verticale abbiamo visto quali sono i microrganismi che
possono attraversare la placenta e quindi dare o un'infezione fetale o la
trasmissione può avvenire al momento del parto per cui si parla di infezione
perinatale e questo vale per l'epatite B e quindi dare una malattia che viene
detta congenita non ereditaria per il fatto che viene acquisita durante la
gravidanza o al momento del parto. Allora nella trasmissione indiretta
intervengono veicoli e vettori: i veicoli sono oggetti inanimati mentre i
vettori sono agenti viventi. I veicoli sono l'aria degli ambienti confinati,
l'aria atmosferica invece non è veicolo di trasmissione di malattie infettive
perché si ha una tale diluizione per cui è difficilissimo che il virus
eliminato raggiunga l'individuo sano quindi perché vediamo che le malattie
trasmissibili attraverso l'aria aumentano durante i mesi invernali?per il fatto
che si conduce più la vita in ambienti chiusi nelle aule scolastiche nelle sale
cinematografiche nei mezzi di trasporto per cui la trasmissione è facilitata.
Un altro importantissimo veicolo di trasmissione sono gli alimenti ogni giorno
ci nutriamo quindi ingeriamo alimenti e i veicoli di trasmissione importanti
sono tutti una serie di alimenti che possono essere contaminati in partenza
come contaminazione primaria oppure possono subire una contaminazione
secondaria: gli ortaggi che se consumati crudi possono veicolare questi
microrganismi che sono responsabili di colera gastroenteriti acute epatite A
cioè tutte quelle malattie a localizzazione intestinale e eliminazione fecale,
in realtà ci sono una serie di disposizioni legislative che sono molto severe per
cui gli ortaggi non dovrebbero mai essere irrigati con acque ma in sicilia e in
tutte le zone in periodi estivi in mancanza di acqua qualche agricoltore a
volte per fortuna non è sempre perché altrimenti ci sarebbe un incidenza di
queste malattie invece la situazione è
molto migliorata rispetto al passato perché c'è una legge molto restrittiva e
si rischia moltissimo li irriga con acqua potabile e questo sicuramente è..
l'acqua se noi la definiamo acqua potabile è un'acqua che è destinata al
consumo umano quindi non deve contenere microrganismi patogeni ma può accadere
e questo dicevo accadeva con una certa frequenza in passato, l'acqua è sempre
sottoposta ad un trattamento ma può accadere e questo è in relazione alle
condizioni ambientali quindi l'ambiente svolge un ruolo determinante che una
rete idrica vecchia che scorre nel sottosuolo assieme ad una rete fognaria in
occasione di piogge persistenti o per lavori nel sottosuolo uno scambio fra
terreno e acqua potabile. I frutti di mare per nutrirsi necessitano di decine e
decine di litri d'acqua al giorno quindi concentrano all'interno tutti i
microrganismi che sono presenti anche qui abbiamo una legislazione molto severa
per cui i frutti di mare vanno allevati in bacini di saturazione che devono
rispondere a tutta una serie di caratteristiche ma cosa succede al momento
della vendita?vengono immerse nelle acque o vengono spruzzate con delle acque
contaminate e quindi si ha una contaminazione secondaria. Le carni qui abbiamo
dei controlli veterinari ma può accadere che ci sia qualche animale portatore
sano che sfugga al controllo quindi salmonelle e altri microrganismi .Il latte
era importante in passato oggi nessuno più beve che non sia liofilizzato
sterilizzato e pastorizzato e così come tutti i derivati del latte. Gli oggetti
di uso comune allora alcuni di questi hanno perduto importanza erano importanti
in passato perché le condizioni igienico-sanitarie sono molto migliorate in
ogni casa c'è una lavatrice per cui la biancheria che prima poteva essere veicolo
di trasmissione oggi può essere facilmente sterilizzata con le temperature che
si raggiungono all'interno della
lavatrice e così tutta quella serie di pericoli che si corrono nelle toilettes
frequentate da diverse persone hanno una serie di dispositivi che impediscono
che lavarsi le mani piuttosto che essere un'azione preventiva,per esempio
prendiamo il sapone una saponetta poteva essere contaminata,l'aria calda al
posto della carta,invece della manopola del rubinetto abbiamo raggi infrarossi
e tutta una serie di presidi che servono ad evitare il contagio e lo stesso poi
deve avvenire in uno studio odontoiatrico. Poi c'è tutto lo strumentario
medico-chirurgico poi di questo ne parleremo; il sangue e gli emoderivati lo
sono stati in passato sicuramente in periodi di prevenzione non molto
efficienti e tutto lo strumentario se non è monouso o non è opportunamente
sterilizzato, disinfettato può rappresentare un veicolo di trasmissione per
esempio nei quozienti di incidenza dell'epatite B nel tempo si è vista una
riduzione notevole prima ancora dell'obbligo della vaccinazione perché si è
fatto uso di cliniche queste in passato erano di vetro e venivano fatte
condividere per un periodo che non era sufficiente a eliminare il virus dell'epatite B ed è stato
per tanto tempo veicolo di trasmissione anche intra familiari e passiamo ad
aria degli ambienti contaminati abbiamo detto che tutti i microorganismi che
penetrano e vengono eliminati attraverso la via respiratoria rientrano in
quelle malattie che vengono definite aereo-diffuse per cui l'aria rappresenta
il veicolo di trasmissione e nell'aria dobbiamo individuare delle goccioline
che sono le famose goccioline di flugge che furono individuate in un periodo
molto lontano da flugge come veicolo di trasmissione; oggi sono stata studiate
con mezzi moderni e ognuno di queste goccioline, ogni gruppo svolge un ruolo
differente. Allora le goccioline cosiddette della bocca,nella bocca ci sono una
serie di saprofiti nei portatori ma la flora orale è ricchissima di batteri virus,miceti
e queste goccioline della bocca hanno dimensioni abbastanza grandi vanno da 25
a 2000 micron vengono eliminate con la parola e hanno una proiezione diciamo
non molto a distanza in genere 30cm e sono in relazione al tipo di
discorso,all'intensità del discorso ,al tipo di vocali che si pronunciano ma
non vanno molto lontano circa 30 cm e quelle più pesanti addirittura per la
forza di gravità sedimentano e in passato quando le studiò flugge sembrava che
non avessero importanza in realtà oggi si è visto che in questa parte liquida
che evapora residuano microrganismi e si tratta di microrganismi
resistenti all'aria fra i bacilli
asporigeni possono essere risollevati nuovamente con la polvere quindi gli
ambienti o in cui si manipolano alimenti o negli ambulatori in genere questi
interventi di pulizia spazzando gli ambienti non vanno mai effettuati proprio
per impedire il risollevarsi della polvere e rimettono in sospensione di nuovo
i microrganismi. Poi abbiamo le goccioline eliminate con gli starnuti che hanno
una dimensione inferiore da 0 e in ogni caso sono inferiori a 100 micron anche
queste rimangono nell'aria non sedimentano evapora la parte liquida e residuano
i nuclei di goccioline che possono essere trasportati a distanza. Poi abbiamo
le goccioline bronchiali che sono di diametro ancora più piccolo che provengono
dai distretti più profondi dell'apparato respiratorio vengono emessi con i
colpi di tosse e questi sono anche molto pericolosi. Allora cosa sono i
vettori?abbiamo detto che sono dei microrganismi viventi quasi sempre sono
artropodi e in particolare sono insetti e ne abbiamo di due tipi vettori
cosiddetti obbligati o vettori attivi e vettori passivi o vettori facoltativi.
Quelli obbligati sono rappresentati da alcuni insetti che sono indispensabili
alla trasmissione della malattia cioè la malattia esiste laddove esiste
l'infetto e la malattia si trasmette esclusivamente con la presenza del vettore
perché all'interno del vettore avviene una fase del ciclo riproduttivo del
microrganismo un esempio tipico di vettore obbligato è il vettore della
malaria, le zanzare che appartengono al genere anopheles sono vettrici dei
protozoi,del plasmodio e di altre specie all'interno dell'organismo della
zanzara si compie una parte del ciclo la malattia si trasmette esclusivamente
attraverso la presenza degli insetti infatti in tutta l' Europa si è giunti
alla eradicazione della malaria eliminando gli insetti con interventi di
disinfestazione, poi abbiamo l'edis egipty che trasmette la febbre gialla il feblotomus
che nella nostra area trasmette la leishmaniosi alcune specie di zecche che
trasmettono la rickettsiosi o gli arbovirus mentre il vettore passivo
facoltativo è la mosca che viene detto passivo perché la malattia in ogni caso
si trasmette lo vedremo attraverso modalità differenti per esempio attraverso
il contatto interumano o attraverso veicoli alimentari quindi le mosche
contribuiscono a diffondere alcune malattie per le loro abitudini,hanno il
corpo tutto ricoperto di pelucchi per cui posandosi per esempio su escreati su
feci si imbrattano e trasportano i microrganismi passivamente infatti anche in
passato c'è stata una lotta contro le mosche. Nelle migliorate condizioni
igienico-sanitarie l'allontanamento delle mosche impedisce la persistenza di questa
trasmissione. Allora nelle malattie a trasmissione fecale-orale dalla sorgente
di infezione l'uomo malato o portatore si può avere una trasmissione per
contagio interumano, si può avere l'intervento di veicoli diversi contaminazione dell'ambiente e l'intervento
di un vettore passivo quale la mosca. Questo è un modello a trasmissione aerea
in cui attraverso l'aria e queste goccioline i microrganismi possono giungere
all'ospite recettivo si può avere anche una contaminazione del suolo come
abbiamo detto delle superfici e poi attraverso l'aria di nuovo aerea l'arrivo
all'ospite recettivo. Una contaminazione anche in ambiente medico-ospedaliero
anche di oggetti quindi questi sono tutti i modelli a trasmissione in questo
caso aerea, a trasmissione fecale-orale questi sono invece modelli di
trasmissione dall'animale all'uomo tutte quelle malattie che vengono indicate
con il nome generico di zoonosi sono tute malattie dell'animale trasmissibili
anche all'uomo per il fatto che gli agenti patogeni possono causare malattia
anche nell'uomo e quindi qui possiamo avere una trasmissione per contatto
diretto per esempio nella brucellosi la trasmissione può avvenire dall'animale
all'uomo può essere l'allevatore che vive a contatto o per motivi professionali
sta a contatto con l'animale o una trasmissione indiretta attraverso gli
alimenti. Questa è invece il modello di trasmissione di tutte le virosi
ematogene i cui agenti eziologici più importanti sono il virus dell'epatite
B,dell'epatite C e il virus dell'HIV vedete un lungo periodo di incubazione e
questa è una caratteristica ; si può avere una trasmissione di tipo
cutaneo:attraverso il contagio sessuale, attraverso le secrezioni,attraverso il
sangue, una trasmissione verticale dalla madre al feto frequente per l'epatite
B nel caso di portatrici per cui il bambino neonato viene vaccinato alla
nascita e viene protetto anche con un intervento di sieroprofilassi epoi una
trasmissione percutanea attraverso il sangue ed emoderivati legati a
trasfusioni qualora il sangue non sia opportunamente, le terapie interventi
chirurgici e altre pratiche mediche; nell'ambito odontoiatrico questi sono gli
agenti eziologici che svolgono un ruolo importantissimo nella trasmissione
della malattia non soltanto da paziente a paziente ma anche da paziente ad
operatore e tutti gli oggetti di uso comune soprattutto nell'ambito familiare
quando parliamo di spazzolini rasoi e così via. Che cosa sono le catene di
contagio? Questo è importante conoscerle e poi anche ai fini della prevenzione
una catena omogenea e omonima è una catena caratterizzata dal fatto che il
microrganismo si trasmette all'interno della stessa specie ed è in relazione
allo spettro d'ospite del microorganismo quindi se è patogeno esclusivo
dell'uomo la trasmissione avverrà da uomo ad uomo; se invece è patogeno per
l'animale la trasmissione, la catena viene definita omogenea eteronima per
esempio la rabbia la brucellosi e così via; eterogenea omonima quando la
malattia si trasmette sempre da uomo ad uomo attraverso l'intervento di un
vettore, abbiamo fatto l'esempio della malaria in cui l'anopheles è vettore
obbligato; eterogenea eteronima quando la trasmissione avviene tra soggetti di
specie diversa con l'intervento del vettore il modello più complesso è la peste
attraverso il vettore che è la pulce del ratto il serbatoio è rappresentata dai
ratti. Perché è importante conoscere queste catene di prevenzione? Perché la prevenzione verrà attuata in maniera
diversa a seconda della modalità di trasmissione per cui microrganismi per cui
l'uomo rappresenta sorgente e serbatoio avendo a disposizione un vaccino
efficace sicuro si può arrivare anche all'eradicazione della malattia come è
avvenuto per il vaiolo, se invece la catena è più complessa come nell'ultima
eterogenea eteronima sarà più difficile l'eradicazione, si è giunti
all'eradicazione della malaria eliminando il vettore perché la malattia si
trasmette da uomo ad uomo ma esclusivamente con l'intervento del vettore.
Allora vediamo questi termini che ci indicano come le malattie possono
presentarsi all'interno della popolazione: una malattia si definisce sporadica
quando non è autoctona cioè quando non è presente in un determinato territorio
ma viene importata così come accade oggi per la malaria che è stata eradicata ,
viene importata da coloro che si recano in paesi con l'insetto vettore queste
persone rientrando in Italia manifestano questa malattia e quindi una malattia
di importazione oppure il tetano volendo fare un esempio sono 80-100 casi
l'anno oggi anche meno che si manifestano in tutta Italia, i casi non hanno
alcun tipo di collegamento proprio perché abbiamo detto che il bacillo del
tetano vive sotto forma di spore nell'ambiente esterno e solo occasionalmente e
in situazioni particolari può infettare l'uomo ci deve essere sempre una via di
penetrazione, una spina di un carciofo, di una rosa, una ferita lacero-contusa
sono stati segnalati dei casi legati anche all'agricoltura quando ma qui mi
riferisco al fatto che la malattia si definisce sporadica perché i casi non
hanno alcun tipo di collegamento; malattia endemica invece è una malattia i cui
agenti eziologici sono presenti nel territorio e determinano un certo numero di
casi con delle esacerbazioni che vengono definite stagionali, abbiamo detto
tutte le malattie a trasmissione fecale orale sono più frequenti nel periodo
estivo i cicli stagionali, in inverno il contagio diretto per tutte le
infezioni delle vie respiratorie mentre in estate sono soprattutto
tossiinfezioni alimentari quindi malattie trasmesse con gli alimenti oppure dei
cicli pluriennali che sono legati o al cambiamento dello stato immunitario per
esempio il morbillo in assenza di vaccinazione una volta che si diffonde in una
popolazione infantile tutti coloro che vengono a contatto con il virus ammalano
è necessario che ci sia così come per la rosolia una coorte di nuovi nati dove
il virus possa nuovamente diffondersi e questo avviene in 2-4 anni o per
l'influenza legato invece alle variazioni che subisce il virus influenzale come
variazioni maggiori o variazioni minori. L'epidemia è invece un aumento di
incidenza di una determinata malattia che si verifica in una popolazione e deve
essere almeno di 4 volte superiore al tasso di incidenza registrato nella
stessa popolazione nello stesso periodo di tempo perché abbiamo detto ci sono
le esacerbazioni stagionali negli anni precedenti e bisogna che si riconosca un
movente comune una origine comune, un movente comune. Parliamo di pandemia
quando la malattia si diffonde a continenti differenti quindi abbiamo una
diffusione a livello mondiale, spesso sono rappresentate da curve endemiche
quindi su un sistema di assi cartesiani si inserisce il periodo di incubazione
che può essere in giorni o in ore e il numero dei casi, questa è una tipica
curva epidemica a trasmissione alimentare in cui tutti coloro che hanno
consumato un determinato alimento trascorso il periodo di incubazione
presentano la malattia, quindi si raggiunge un acme c'è una curva ascendente
rapidamente che raggiunge l'acme e poi la curva discende,; questa invece è una
curva bimodale ha 2 picchi, ai casi primari seguono casi secondari o casi
satelliti che si realizzano per esempio nell'ambito familiare per contagio
interumano. Allora quando noi parliamo di manifestazioni legate ad eventi
infettivi facciamo riferimento al tasso di attacco riferendoci al numero dei
nuovi casi in un tempo t che corrisponde al periodo di incubazione rispetto ai
soggetti che sono esposti. Poi volendo ancora differenziare abbiamo il tasso di
attacco primario e al tasso di attacco secondario