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ATOPIA PEDIATRICA
Atopia: capacità geneticamente determinata di produrre IgE specifiche verso i comuni antigeni ambientali.
Allergia: quadro clinico riflettente uno stato atopico. 30% popolazione; può tuttavia esservi allergia senza atopia, es. per determinati farmaci o veleno di imenotteri. L'allergia alimentare è una reazione di ipersensibilità immunologicamente mediata in risposta all'esposizione a un alimento che normalmente è innocuo. La reazione immunologica può verificarsi da pochi minuti a molte ore dopo l'ingestione del cibo e possono essere coinvolti uno o più organi (cute, tratto gastrointestinale, sistema respiratorio). L'intolleranza alimentare è una reazione non immunomediata ai cibi o ai loro additivi (es.: intolleranza al lattosio da deficit di lattasi).
La manifestazione clinica in risposta agli antigeni può essere sistemica (shock anafilattico) o locale:
cute: dermatite atopica, orticaria;
occhio: congiuntivite;
vie respiratorie: rinite, asma bronchiale;
apparato GI: gastriti, enteriti;
sangue: immunocitopenie da farmaci.
Le reazioni immunologiche responsabili del quadro sono classificate in 4 tipi (Gell e Coombs):
IgE mediate: shock anafilattico, rinite allergica, asma bronchiale;
IgG e IgM mediate: gli Ac si legano alla membrana delle cellule ematiche causandone la lisi;
da immunocomplessi (malattia da siero): la precipitazione degli IC e la conseguente attivazione del complemento provoca danno vascolare e tissutale;
reazioni cellulo-mediate: il danno è causato dai linfociti T attivati.
Si è verificato che il 60% degli individui con ambo i genitori allergici sviluppa allergia: deve esserci, pertanto, una base genetica; tuttavia, nella prevalenza Th2 sono molto rilevanti fattori ambientali quali la dieta occidentale, la vita urbana, l'esposizione ad allergeni di acari o scarafaggi. Sembrano invece essere protettivi i fratelli, il precoce contatto con altri bambini (asilo <6 mesi) e la vita rurale.
La storia dell'allergia incomincia in età pediatrica con l'allergia alimentare e le manifestazioni eczematose; seguono poi l'asma e la febbre da fieno, o rinite allergica da pollini, tipica dell'età adulta. Fra le manifestazioni possibili c'è l'anafilassi, sistemica e gravissima.
Test in vivo
Skin Prick Test: sia molto Se. che Sp., economici ed in genbere bel tollerati, si eseguono sulla porzione volare dell'avambraccio a 3 cm dal gomito e 5 dal polso, distanziando le gocce di 3 cm; ci dev'essere un controllo positivo (Istamina 1mg/ml) e uno negativo (soluzione fisiologica con glicerina 50% e fenolo 0,3%). Si valutano poi weal (edema) e flame (eritema). È positivo se in 20' si forma un edema con Ø>3mm; si valuta fino a ++++ (>15mm);
Intradermoreazione: è 100-1000 x più sensibile dello SPT, con pochi falsi negativi; c'è però rischio di falsi positivi, e la metodica non è ben standardizzata. Causa maggior disagio al pz, con rischio di reazioni sistemiche. Viene limitato ad adulti con SPT negativo e storia convincente (specie con estratti poco immunogeni), in USA > Europa. Sono entrambi controindicati nei casi di dermatite attiva, dermografismo, uso di steroidi o antistaminici, punture recenti, età <1°, tatuaggi. In questi casi, oppure nei borderline, si effettuano i test in vitro;
test di provocazione: esposizione all'allergene sospettato; va effettuato in ambiente ospedaliero e si usa soprattutto per la conferma delle allergie alimentari.
Test in vitro
conta degli eosinofili;
dosaggio della proteina cationica eosinofila;
RAST: l'allergene è fatto aderire ad un disco di carta, che viene aggiunto al siero del paziente, e poi lavato. Si aggiungono poi Ac* vs. IgE: se è +, gli Ac* avranno aderito al cartoncino, e potranno essere rilevati tramite il marcatore. Non è attendibile negli individui con molte IgE totali (falsi +);
RIST, radio immuno sorbent test: saggia la quantità totale delle IgE presenti in circolo; è analogo al precedente ma al disco sono fatti aderire Ac. vs. IgE. Il resto è identico. Vi sono però situazioni non atopiche in cui il numero delle IgE aumenta, quali HIV, GVHD, malattie parassitarie, nefrite interstiziale, ecc. è necessaria una buona anamnesi.
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