|
Appunti universita |
|
Visite: 1680 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Storia cinese dal 1930 ad oggi - le riforme strutturali alla base della crescitaSTORIA CINESE DAL 1930 AD OGGI - LE RIFORME STRUTTURALI ALLA BASE DELLA CRESCITA Il decentramento tributarioIl decentramento tributario La crescente consapevolezza della necessità Beni pubblici le e le imprese pubbliche il demanio e il patrimonio degli enti pubbliciBENI PUBBLICI LE E LE IMPRESE PUBBLICHE IL DEMANIO E IL PATRIMONIO DEGLI ENTI PUBBLICI IL |
Scienza delle Finanze
L'imposta
Fondamento dello stato di diritto è il principio di uguaglianza . Secondo come esprime l'articolo 3 della Costituzione : <<Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali>>. Correlativamente, a tutti si richiede: <<l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale>>. Corollari del principio di eguaglianza sono, in materia tributaria, l'universalità, che stabilisce che tutti coloro che beneficiano dei servizi dello stato e hanno capacità contributiva sono tenuti al pagamento dei tributi e non sono ammessi ne privilegi ne esclusioni totali e generalizzate da tale dovere(esenzioni fiscali sono previste o per ragioni di interesse economico collettivo o per ragioni di giustizia sociale), e l'uniformità dell'imposizione,che stabilisce che tutti i contribuenti devono sopportare il carico dell'imposta in condizioni di eguaglianza, in modo che le reciproche posizioni,dopo il prelievo, rimangano come prima,o subiscano quelle modifiche che sono necessarie a correggere eventuali situazioni di sostanziale diseguaglianza, la cui osservanza costituisce la base dell'equità fiscale e il fondamento del moderno diritto finanziario.
L'imposta è un prelevamento coattivo di ricchezza effettuato dallo Stato o da altro ente pubblico per far fronte a fini di interesse generale. Il dovere di pagare le imposte sorge sulla base di presupposti stabiliti dallo Stato nell'esercizio del potere di sovranità. Oggi il parametro utilizzato dallo stato è quello della capacità contributiva, ossia della possibilità economica di sostenere il peso dei tributi.
L'imposta si basa sui seguenti elementi:
il presupposto d'imposta, che consiste nel fatto economico, o fattispecie imponibile, il cui verificarsi fa sorgere obblighi tributari, formali e sostanziali;
-il soggetto attivo è lo Stato o altro Ente pubblico che, in base alla legge, ha la possibilità di istituire tributi e riscuoterli;
-il soggetto passivo è la persona fisica o giuridica ovvero l'Ente che si trova in condizione di dover pagare l'imposta;
-l'oggetto è la ricchezza che viene colpita dall'imposta;
-la base imponibile è la quantità di ricchezza, espressa in denaro, su cui viene effettivamente calcolata l'imposta;
-l'aliquota è la percentuale della base imponibile che determina l'ammontare di imposta dovuta;
-la fonte è la risorsa alla quale il contribuente attinge per pagare l'imposta. Normalmente, sia che l'imposta colpisca il reddito o il patrimonio, viene pagata con il reddito.
Può essere fatta una distinzione secondo le varie forme del prelievo fiscale:
Una prima distinzione è tra le imposte dirette e le imposte indirette:
-Le imposte dirette colpiscono direttamente il reddito conseguito o il patrimonio posseduto dal contribuente(Irpef,Ici);
-Le imposte indirette colpiscono le manifestazioni mediate della capacità contributiva, cioè la ricchezza in quanto viene consumata o trasferita(Iva,imposta di registro).
Un ulteriore distinzione può essere fatta tra imposte reali e imposta personali:
-Le imposte reali colpiscono determinati beni o attività economiche tenendo conto solo della loro entità e natura, senza tener conto delle condizioni del contribuente(Ici);
-Le imposte personali colpiscono la ricchezza complessiva del contribuente tenendo conto delle condizioni personali, familiari ed economiche in cui egli si trova(Irpef).
Distinguiamo inoltre le imposte generali e le imposte speciali:
-L'imposta generale colpisce tutti gli elementi di una data manifestazione di ricchezza e li colpisce con la stessa aliquota;
-L'imposta speciale colpisce solo determinate categorie di redditi, di beni o di attività o colpisce tutte le categorie ma con aliquote differenziate.
L'ultima distinzione è tra Imposte fisse, proporzionali, progressive e regressive:
-L'imposta è fissa quando il suo ammontare non varia in relazione all'imponibile, ma è predeterminato dalla norma tributaria: qualunque sia l'imponibile, tutti i soggetti saranno tenuti a pagare la stessa cifra;
- È proporzionale quando il suo ammontare aumenta in misura direttamente proporzionale all'aumentare dell'imponibile: ciò significa che, qualunque sia l'imponibile, la percentuale che il soggetto passivo dovrà pagare sarà la stessa;
-L'imposta è invece definita regressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, l'ammontare dell'imposta aumenta in misura meno che proporzionale;
- È progressiva quando, all'aumentare dell'imponibile, il suo ammontare aumenta in misura più che proporzionale( l'Irpef appartiene a quest'ultima categoria).Esistono tre tipi di progressività:per classi, continua e per scaglioni.
Nella progressività per classi, vengono stabilite varie aliquote a seconda dei redditi.
Nella progressività continua, l'aliquota cresce ad ogni minimo incremento dell'imponibile secondo una funzione matematica: questo tipo di progressività, che un tempo caratterizzava l'imposta sul reddito, è stato abbandonato per la difficoltà del calcolo che essa comportava e perché ritenuto disincentivante l'incremento di reddito del contribuente. Nella progressività per scaglioni, invece, l'imponibile viene suddiviso in parti (dette scaglioni) a ciascuna delle quali viene associata un'aliquota che cresce man mano che si passa da uno scaglione a quello successivo: questo criterio è stato adottato per l'Irpef.
Importante è il procedimento con il quale le imposte vengono applicate:
Per l'applicazione delle imposte vi sono tre fasi:
-L'accertamento, che consiste nell'insieme degli atti mediante i quali il credito dell'Amministrazione finanziaria viene reso certo e liquido. La procedura di accertamento comprende: la determinazione dell'imponibile attribuito ad un dato soggetto, la liquidazione dell'imposta dovuta e la notificazione al contribuente;
-La riscossione,che comprende le operazioni dirette a ottenere il pagamento del tributo da parte del soggetto passivo,o l'esecuzione forzata nel caso di inadempimento. Il più importante tipo di riscossione è quello per versamento diretto(applicato per le imposte determinate tramite autotassazione) ;
-Il versamento, che ha luogo quando l'incaricato della riscossione consegna le somme riscosse all'ufficio che gestisce il servizio di cassa dell'ente impositore.
L'imposizione dei tributi ha notevoli ripercussioni sull'intera economia nazionale, poiché incide sulla produzione, sul risparmio, sugli investimenti. Tali effetti dipendono sia dal livello complessivo della pressione fiscale, sia dalle specifiche caratteristiche delle singole imposte . Un aumento della pressione tributaria provoca una contrazione dei consumi e degli investimenti , e quindi, una riduzione della domanda globale. Per cui la pressione tributaria può essere manovrata come strumento di politica economica , al fine di frenare l'inflazione da domanda nelle fasi di espansione del ciclo economico.
Tuttavia un aumento eccessivo del prelievo fiscale può provocare una fuga dei capitali verso l'estero o addirittura delle reazioni da parte dei contribuenti i quali potrebbero reagire in diversi modi all'applicazione delle imposte:
Evasione
E' un comportamento illecito che nasce quando il contribuente, tenuto al pagamento dell'imposta, si sottrae in tutto (evasione totale) o in parte (evasione parziale) all'obbligo tributario, ricorrendo ad azioni dolose, come per esempio l'omissione della dichiarazione, l'occultamento del reddito, la fuga di capitali all'estero, ecc.L'evasione viene quindi considerata un'infrazione volontaria alla legge fiscale vigente, e viene punita con sanzioni più o meno gravi a seconda della gravità dell'evasione stessa. L'evasione fiscale produce effetti considerevoli all'interno del sistema economico, non solo perché priva il fisco di un'entità tributaria, ma compromette il raggiungimento di obiettivi pianificati dalla politica economica nazionale.Ma la conseguenza più pesante è l'inesatta distribuzione del carico tributario, che costringe i contribuenti onesti a sopportare una pressione fiscale maggiore, dovuta alla soddisfazione del bisogno finanziario, una condizione che per essere fronteggiata dallo Stato, costringe i non evasori a pagare per gli evasori.
Elusione
Si ha l'elusione dell'imposta quando il soggetto pone in essere operazioni o atti che,
pur non essendo di per sé illeciti, non hanno alcuna valida giustificazione economica e
sono diretti esclusivamente ad aggirare obblighi o divieti previsti dalle leggi fiscali, e
a ottenere una indebita riduzione del carico tributario(una società ne incorpora
un'altra in dissesto al solo scopo di iscriverne le predite nel proprio bilancio e ridurre
così il reddito imponibile). Gli effetti negativi dell'elusione sono simili a quelli
dell'evasione: riduzione del gettito delle imposte,sperequazione del carico tributario e
distorsioni nelle condizioni di concorrenza.
Rimozione ed elisione
Consiste nell'eliminare la materia imponibile evitando e contraendo la produzione o il
consumo dei beni colpiti(ad esempio la riduzione della produzione da parte di
un'azienda in modo tale da diminuire le entrate ed essere sottoposto ad un imposizione
tributaria inferiore). Il risultato della rimozione è negativo sia per il fisco sia per il
mercato.
L'effetto opposto è l'elisione che ha luogo quando il contribuente, mediante un
incremento di attività, si procura un maggior reddito con il quale far fronte
all'imposta. Diversamente da ciò che avviene con la rimozione, qui il contribuente paga
effettivamente l'imposta ma riesce, per altra via, a neutralizzare gli effetti, nessun
danno ne viene al fisco e se ne avvantaggia anche la produzione.
La traslazione dell'imposta
Consiste in un processo economico, attraverso il quale il contribuente colpito
dall'imposta riesce a trasferire in tutto o in parte, attraverso l'aumento del prezzo,
l'imposta su uno o più altri soggetti, fino a raggiungere un ultimo soggetto che ne
supporta l'onere effettivo. Il soggetto che per legge è tenuto al pagamento
dell'imposta si chiama contribuente di diritto o percosso, in quanto la percussione, in
ambito economico, individua quel fenomeno per cui una persona è chiamata al
pagamento dell'imposta.
Il contribuente di fatto invece è colui che supporta effettivamente, in tutto o
in
parte, l'onere dell'imposta; il contribuente di fatto viene detto anche inciso.
La traslazione dell'imposta tra i due
soggetti sopra citati avviene con la presenza
delle seguenti condizioni:
- L'imposta deve colpire beni e servizi di scambio;
- Il prezzo dei beni o servizi può essere aumentato.
A seconda della direzione della traslazione dell'imposta si individuano:
- Traslazione verticale, quando il
trasferimento riguarda il bene o servizio colpito
dall'imposta. In particolare si parla di traslazione progressiva o in avanti se segue il
senso dello scambio, o regressiva o all'indietro, se va nel senso opposto, tramite una
riduzione dei prezzi dei beni o servizi acquistati dal soggetto percosso;
- Traslazione obliqua (o laterale),
se il trasferimento riguarda beni o servizi diversi
da quello colpito realmente dall'imposta, ma a questo collegati.
A differenza della rimozione, dell'evasione e dell'elusione, la traslazione non reca
danno al fisco poiché l'imposta viene effettivamente pagata. Essa, però, modifica la
ripartizione del carico tributario, in quanto l'imposta finisce con l'incidere su persone
diverse da quelle indicate dalla legge come soggetti passivi.
Appunti su: |
|
Appunti costruzione | |
Tesine Contabilita | |
Lezioni Statistica | |