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L'ORDINAMENTO GIURIDICO
L'ordinamento giuridico non è altro se non un gruppo di soggetti dotati di un'organizzazione e regolati da norme. Esempi di ordinamenti giuridici sono: l'ordinamento sindacale, lo stato e l'ordinamento internazionale. Le caratteristiche dell'ordinamento giuridico in genere sono:
Nel sistema di norme troviamo, per l'appunto, norme condizionali, che disciplinano i rapporti tra i soggetti dell'ordinamento stesso, e norme finalistiche che, invece, organizzano e stabiliscono il cosìdetto "programma di attività".
2.LE NORME
Bisogna innanzitutto fare differenza tra:
LE FONTI
Le fonti del diritto sono gli atti di produzione normativa e di solito sono determinate da leggi che contengono norme sulla produzione normativa ( per es. art. 70 ss della Cost. o il codice civile ). Sulla base delle fonti traggono origine regole e divieti alla base della società civile. Le fonti possono essere:
GERARCHIA DELLE FONTI
Una norma posta su un livello superiore nella scala gerarchica non può essere modificata se non da una norma di livello superiore o dello stesso, e in ogni modo le norme inferiori devono essere conformi a quelle di livello superiore, stabilendo in questo modo quale atto ha maggior forza ed è più importante. Oltre al principio della gerarchia s'aggiunge il principio della competenza. Talune materie o zone del territorio possono essere attribuite alla disciplina d'organismi non statali ai quali è conferita la potestà di emanare norme equiparate alle fonti primarie e statali, e proprio per questo motivo costituiscono le fonti subprimarie.
Tutto ciò ha fondamento nella Costituzione: art. 117.
Leggi regionali
Regolamenti comunali
- Regolamenti statali, se promanano da organi dello Stato e a loro volta si distinguono in:
-Regolamenti per l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi
-Regolamenti per l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio
-Regolamenti per le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge
-Regolamenti per l'organizzazione e il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge
-Regolamenti per l'organizzazione del lavoro e i rapporti di lavoro dei pubblici dipendenti in base agli accordi sindacali
- Regolamenti non statali se adottati da regioni, enti locali o altri enti pubblici.
Altri criteri che distinguono le leggi possono essere:
Efficacia della legge nello spazio
Efficacia della legge nel tempo
Leggi applicabili a rapporti non esauriti
Leggi espressamente retroattive ( escluso campo penale)
Leggi temporanee come le disposizioni transitorie
Interpretazione
Trarre una norma da un principio normativo. Si attua tramite:
Per limitare comunque gli abusi, l' art. 12 delle preleggi elenca alcuni strumenti per l'interpretazione da utilizzare in successione:
significato delle parole in senso linguistico
intenzione del legislatore ( ricostruendo l'iter formativo )
disposizioni che regolano casi simili ( "analogica" )
ricorso ai principi generali dell'ordinamento giuridico
l'interpretazione serve per adattare le leggi alla mutevole realtà in cui devono essere applicate e può essere compiuta da:
5. SOGGETTI
Possono essere:
Cittadinanza:
Filiazione
Nascita o adozione in Italia
Concessione
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