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L'OCSE (Organizzazione Europea per lo sviluppo economico) è un organismo internazionale a cui partecipano 29 paesi membri, tra cui : Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, ecc., intenzionati a coordinare le proprie politiche economiche e sociali stringendo rapporti di cooperazione permanente, rendendo disponibili così, le informazioni indispensabili affinché ogni paese formuli le più efficaci direttive politiche nei vari settori economici.
Gli obiettivi dell'OCSE sono di promuovere l'occupazione, la crescita economica e il miglioramento della qualità della vita negli stati membri, di contribuire ad una solida e compatta espansione economica di tutti i paesi, infine, di stimolare l'entità del commercio mondiale in conformità con gli obblighi internazionali stabiliti.
Questo tipo di cooperazione, motivata anche dalla crescente interdipendenza delle economie nazionali, ha preso avvio nell'Aprile del 1948, quando 16 paesi europei costituirono l'organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE) per coordinare l'attuazione dell'European Recovery Programme (ERP), meglio conosciuto come Piano Marshall.
Il piano Marshall consisteva in un piano di aiuti economici realizzato dagli Stati Uniti d'America a favore dei paesi europei, negli anni immediatamente successivi alla fine della II Guerra Mondiale, piano proposto appunto dall'omonimo segretario di stato G.C. Marshall nel 1947.
L'ERP nasce, per rispondere all'esigenza di trovare uno sbocco all'enorme quantità di merci, capitali e mezzi di pagamento accumulati negli USA; a questo aspetto si aggiungeva anche l'esigenza di attrarre l'Europa nell'orbita dell'influenza statunitense negli anni della guerra fredda.
Con lo scopo di sostituire l'OECE, che ormai risultava obsoleto, con una più nuova organizzazione che rispondesse all'ormai mutata situazione economica Europa ed internazionale, il 30 settembre del 1961 l'OCSE venne formalmente costituito, con l'intenzione primaria di ampliare la portata degli interventi cooperazione.
Gli organi che costituiscono l'organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico sono:
Il Consiglio, organo supremo composto dai delegati di tutti i paesi membri, che si occupa di eleggere i 12 rappresentanti del Comitato Esecutivo, e costituisce commissioni di studio incaricate di elaborare proposte in materia di politica economica, scambi commerciali, e assistenze allo sviluppo, da sottoporre ai governi.
Il Comitato Esecutivo, che si riunisce settimanalmente per esaminare le questioni sottoposte al Consiglio.
Il Segretariato, con a capo un Capo Segretario Generale designato per cinque anni dal Consiglio.
Vari comitati tecnici ed organi speciali.
Le relazioni, che inequivocabilmente si istaurano fra i vari stati, li collocano in un particolare tipo di società che viene chiamata società internazionale o comunità internazionale.
I soggetti che attivamente vi partecipano non sono costituiti da persone fisiche, ma dagli stati in quanto tali, e poiché ogni stato è a se un'entità sovrana e indipendente, le relazioni che si stabiliscono fra gli stati, sono regolate da norme giuridiche basate su un comune piano di parità.
L'insieme di tutte queste norme costituisce il diritto internazionale, ovvero il sistema giuridico che ha come finalità prima, quella di contemperare gli interessi dei vari stati membri della comunità internazionale ogni qualvolta vengano ha contrasto, e nel contempo di regolare la cooperazione fra di essi in modo che soddisfi le comuni necessità.
Come possiamo benissimo notare a differenza dell'ordinamento nazionale nel quale esiste un'autorità superiore centralizzata (l'apparato Statale) che è in grado di imporre, anche con la forza, il rispetto delle norme e quindi di assicurare il mantenimento della pace e dell'ordine del paese, nella società internazionale non esiste nessuna autorità superiore agli stati, che abbia il potere di emanare leggi e di farle rispettare con la forza.
Le norme di diritto internazionale possono quindi derivare da due fonti diverse:
La Consuetudine
Si tratta di norme non scritte, ma nate spontaneamente per il condizionamento istintivo dei soggetti; esse sono generalmente riconosciute da tutti gli stati, in quanto nel compiere quel determinato comportamento ci si riscontra doverosità giuridica, ovvero lo si ritiene giuridicamente obbligatorio.
La norma consuetudinaria fondamentale, ossia la pacta sunt serranda, è quella che stabilisce l'obbligo di rispettare i patti. Negli ultimi 40 anni si è cercato di attuare la completa codificazione delle suddette norme, ma essendo necessario il consenso di un gran numero di stati, procede a rilento.
L'Accordo
L'accordo è una fonte di tipo contrattualistico, che si instaura tra due o più stati che regolano questioni di interesse comune. Si tratta perciò di accordi bilaterali o multilaterali. A differenza delle norme consuetudinarie che hanno una portata generale, le norme contenute nei trattati vincolano soltanto gli stati che li hanno sottoscritti. La sottoscrizione del trattato è preceduta dalle negoziazioni (trattative), dirette dai ministri degli esteri di ciascun stato e dall'accordo. Successivamente alla firma del trattato si procede alla sua ratifica (approvazione) che nei paesi democratici viene posta dal parlamento.
Il WTO
Il WTO (World Trade Organization), è un organismo istituzionale del commercio internazionale. Al suo interno operano una Conferenza Ministeriale che si riunisce ogni due anni, un Consiglio Generale in carica permanente e un Segretariato con a capo un direttore generale.
Le finalità del WTO riguardano in particolare:
la gestione dei vari accordi del sistema commerciale multilaterale, così da favorirne l'attuazione;
l'organizzazione dei futuri negoziati in materia;
la risoluzione delle controversie e l'esame delle politiche commerciali nazionali.
Possono essere membri del WTO tutti gli stati purché ne accettino integralmente gli impegni.
L'UE
L'EU (Unione Europea), come si può facilmente dedurre dal nome, è un unione tra gli stati europei aventi soggettività internazionale.
Lo scopo principale dell'Unione Europea è l'integrazione economica tra i paesi che ne fanno parte.
L'integrazione economica è stata perseguita attraverso le seguenti tappe:
la creazione di un'unione doganale, cioè di un sistema all'interno del quale i prodotti degli Stati membri possano circolare senza l'impostazione di dazi ed altri diritti doganali;
la creazione di un mercato comune, cioè di un mercato al cui interno è ammessa la libera circolazione, non solo delle merci, ma anche dei fattori produttivi come la forza lavoro, i capitali, le varie professionalità e capacità imprenditoriali, ecc.;
la costituzione di un mercato unico, cioè di un mercato nel quale la libera circolazione delle merci sia realizzata non solo mediante l'abolizione dei dazi, ma anche mediante la rimozione di tutti gli altri fattori che di fatto impediscono l'effettiva unificazione commerciale consentendo delle disparità tra le merci provenienti dai vari stati.
L'effettiva integrazione economica europea viene in pratica perseguita con una politica economica comune destinata ad armonizzare le scelte economiche e commerciali dei vari Stati componenti.
Col trattato sull'Unione Europea ci si è posti obiettivi assai significativi come:
l'adozione di una moneta unica europea (l'euro) sotto il controllo di una sola Banca Centrale per tutta l'Unione;
L'organizzazione di una difesa comune;
La tutela dei diritti dei cittadini degli Stati membri, attraverso l'istituzione di una cittadinanza dell'Unione;
La cooperazione del settore della giustizia e degli affari interni.
Capitolo Terzo:
Come si può chiaramente dedurre, la telematica e più in particolare l'utilizzo delle reti, costituiscono la base sulla quale la New Economy ha impiantato le radici per potersi sviluppare.
In questo capitolo, quindi, andremo a sviluppare più approfonditamente il concetto di telematica, ed a individuare le sue più comuni applicazioni, qualora non le avessimo ancora citate.
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