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Lo stato




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LO STATO

Definizione di stato


Stato: Organizzazione politica e giuridica di una collettività su un dato territorio.


Stato - apparato, quale insieme degli organi politici, amministrativi e giurisdizionali

Stato - comunità, intesa come collettività sociale

Stato - istituzione, come:

particolare forma storica di organizzazione sociale.

.che da vita ad un ordinamento giuridico.

.il quale esercita il monopolio dell'uso legittimo della forza (potere politico).

.su un dato territorio.

avvalendosi di un apparato amministrativo


La costituzione e lo Stato sono fortemente correlate


Quali elementi definiscono lo Stato?


  • Lo Stato è caratterizzato da:
  1. politicità
  2. sovranità
  3. monopolio della forza legittima

Caratteristica distintiva dello stato moderno è la sovranità, ossia il riconoscimento, sia all'interno sia da parte degli altri stati, di un potere che non ha sopra di sé nessun altro potere. La forma di governo e i rapporti tra i poteri dello stato sono fissati da una legge fondamentale detta Costituzione. Lo stato moderno predispone inoltre le leggi alle quali la collettività deve conformarsi e ne sorveglia il rispetto al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, dotandosi di assemblee legislative, tribunali e polizia, nonché di forze armate per difendersi da minacce esterne. Uno stato si compone di tre elementi: un territorio, una popolazione e un governo.


Per aversi uno Stato devono essere compresenti:

un popolo

un territorio (terraferma, mare terr.le, piattaforma cont. Le) Elementi coessenziali

un governo sovrano


Non si ha uno stato:

quando c'è un popolo senza territorio (rom= zingari)

quando un popolo non è sovrano su un territorio (palestinesi)


Si ha quindi uno Stato quando una popolazione si sottopone ad un potere politico per dare vita ad un ordinamento in grado di soddisfare i suoi interessi generali.


Nascita dello Stato moderno


Dal sistema feudale caratterizzato da:

diritto di proprietà su cose e persone

dispersione del potere


Sistema feudale: sistema sociale affermatosi nell'Europa occidentale (e, con modalità molto simili, in Giappone) e durato per oltre un millennio e mezzo, tra il declino dell'impero romano d'Occidente, nel IV secolo, e la nascita dei primi stati moderni, nel XVIII secolo. Esso si fondava sull'identificazione dei rapporti personali, sociali e politici con quelli patrimoniali, rendendoli di natura contrattuale. In particolare, si intende per feudalesimo il sistema politico, economico e sociale su cui si reggeva il Sacro romano impero, incardinato sul feudo, trasformazione del beneficio - già previsto dal diritto romano (ad esempio, le terre concesse ai veterani) - da temporaneo a permanente.

Non esisteva proprietà dello Stato; solo proprietà privata.

.allo Stato moderno (trattato di Westfalia, 1648= Pace di Vestfalia,Trattato di pace, siglato il 24 ottobre del 1648, che sancì la fine della guerra dei Trent'anni e stabilì un nuovo equilibrio politico-religioso in Europa. In base ai termini del trattato, che unificava due trattati conclusi separatamente a Münster -tra il Sacro romano impero e la Francia con i suoi alleati- e a Osnabrück -tra l'impero e la Svezia e le altre potenze protestanti-, venivano pienamente riconosciute la sovranità e l'indipendenza di tutti gli stati appartenenti all'impero.)


Gli Stati moderni si affermano allorché in varie parti dell'Europa alcuni ordinamenti conquistano progressivamente autonomia ad identità. Tale processo si svolge in un una duplice direzione:

  1. autonomia esterna rispetto agli ordinamenti universali del sacro Romano Impero e del Papato,
  2. supremazia interna nei confronti degli ordinamenti particolari, feudali corporativi e municipali

Stato moderno : Il concetto di stato qual è modernamente inteso non esiste nel pensiero filosofico e politico greco né in quello romano; in entrambi, piuttosto, sono presenti - con l'idea di polis e di res publica - elementi sociali e amministrativi intesi, genericamente, in senso democratico, dove i protagonisti sono ancora i cittadini. Lo stato come struttura rigidamente gerarchizzata, con un sovrano a regnare sui sudditi, che gli devono incondizionata obbedienza, si definisce nelle sue caratteristiche sul finire del Medioevo, quando il crollo del sistema feudale e l'ascesa della borghesia creò le condizioni per avviare un accentramento del potere nelle mani del sovrano. Furono istituiti in tal modo un apparato burocratico attraverso il quale organizzare il prelievo fiscale, un esercito, una legislazione unica per la regolamentazione dei commerci.


Il processo di costruzione dello stato raggiunse la fase culminante nell'età dell'assolutismo, ossia entro un sistema politico in cui il sovrano non era soggetto al controllo dei governati; a partire dal XVIII secolo, tuttavia, con la diffusione di idee illuministe, la borghesia scatenò un'offensiva al fine di condizionare alla volontà dei cittadini l'autorità politica. Dopo la Gloriosa Rivoluzione inglese, la guerra d'indipendenza americana e la Rivoluzione francese, si affermò così il principio della sovranità popolare, in base al quale può governare soltanto chi abbia ricevuto il consenso dei governati, che esprimono la loro volontà attraverso il Parlamento.


Definizione di forma di Stato


" il modo in cui si atteggia il rapporto fra i cittadini e il potere politico, vale a dire il rapporto fra governanti e governati, nonché i fini ultimi che si pone l'ordinamento"


l'evoluzione delle forme di Stato è in relazione al diverso contesto storico.


Il nesso tra forma di Stato e forma di governo (insieme delle istituzioni che partecipano all'attività di direzione politica di uno stato)


L'evoluzione delle forme di Stato


Caratteri dello Stato assoluto (XV - XVIII sec.):

  1. accentramento dei poteri in capo al Sovrano in relazione al pluralismo feudale,
  2. giustificazione teocratica del potere tradizionale- carismatico
  3. rigida divisione in classi sociali, con supremazia dell'aristocrazia.













la trasformazione dello Stato assoluto in:

Assolutismo illuminato (Stato di Polizia - intesa come polis-): Prussia ed Austria (1740 - 1790)

Il potere del sovrano, pur autorizzato a gestire lo stato senza interventi da parte di alcun ente esterno, trovava una serie di limitazione nella necessità di osservare le leggi di natura e le norme religiose.

Il sovrano, per spirito filantropico agevola le esigenze della comunità


Stato mercantile (Luigi XIV),

Nello stato mercantile la libertà dei traffici prevale sulle esigenze finanziarie del Re.


Lo stato liberale


Origini Storiche: Rivoluzioni inglesi (1689), americana (1776), francese (1789), europee (1848)

Conseguenza: dell'economia di mercato borghese ( lo "stato minimo" o "guardino notturno", nel senso che è il mercato che si autoregolamenta, lo Stato deve solo assicurare la protezione del popolo).

Giustificazione: dottrine contrattualistiche (Locke vs. Hobbes):


Loke: lo stato come strumento per la tutela dei diritti naturali intangibili del cittadino (giusnaturalismo)

Hobbes: lo stato come "Leviatano", colui che detiene la forza e quindi protegge il cittadino dai disordini che esso stesso causa (Homo homini lupus), quindi detentore del monopolio della forza legittima perché fondata sul consenso dei cittadini.


Lo stato liberale


Caratteri strutturali

Stato monoclesse borghese (suffraggio limitato). La borghesia voleva la libertà dallo stato e la libertà personale. Libertà che venivano rivendicate dalla sovranità del Re.

tutela delle libertà negative e dei diritti (di proprietà, d'iniziativa economica) del singolo individuo.

.tramite Stato di diritto, uno Stato che garantisca la libertà, quindi vi sono: divisione dei poteri, codificazione costituzionale e civile, principio di legalità, giudici indipendenti, supremazia delle leggi.

sovranità assoluta non del Re ma della

Nazione

Stato (XIX- XX sec.) come persona giuridica

Volontà generale del popolo (Rousseau)


Classificazione delle forme di stato


Stato totalitario ( Italia 1922-1943, Germania 1933-1945, Spagna 1936-1975)


Giustificazione: dottrine statolatrie ( Hegel, culto assoluto ed esclusivo dell'autorità dello Stato. Stato al di sopra                   di tutto)

lo Stato come totalità che assorbe l'individuo

lo Stato etico basato su valori assoluti (fascismo, nazismo, franchismo= Regime dittatoriale instaurato in Spagna, dal 1939 al 1975, dal generale Francisco Franco.)

In un regime totalitario i membri del partito al potere diventano l'élite del paese; tutta la società è assoggettata a un'organizzazione gerarchica nella quale ogni individuo deve rispondere a qualcun altro sopra di lui, con l'unica eccezione del capo supremo, che non risponde a nessuno. Tutti i gruppi non allineati al potere vengono annientati. La soggezione totale dei singoli individui al partito è ottenuta mediante un'estesa burocrazia, il monopolio dei mezzi di comunicazione, un'efficiente polizia segreta, il controllo politico delle forze armate e una forte centralizzazione dell'economia. Il partito possiede tutti i mezzi di comunicazione attraverso i quali i cittadini ricevono informazioni, orientamenti, direttive. Giornali, riviste, radio e televisione, teatro e cinema sono controllati dal centro. Infine, le forme di manifestazione del pensiero che non si conformano alla linea del partito - ossia alla sua interpretazione ideologica della realtà - sono colpite dalla censura.


Stato confessionale (Stati islamici)


Diritto identificato con la religione

Stato Socialista (1917-1989 Urss, oggi Cina, Cuba)


Giustificazione: dottrine marxiste (Marx=  abbattimento dello Stato liberale come sovrastruttura istituzionale strumentale al dominio della classe egemone borghese)

  1. lo Stato come strumento di dominio della classe egemone
  2. carattere strutturale: statalizzazione dei mezzi di produzione per debellare borghesia tramite lo Stato espressione della dittatura del proletariato.
  3. Partito Unico, esso assume una funzione educativa.
  4. Politica: associata sin dagli inizi alle istanze della classe operaia, il cui programma può essere riassunto nel seguente modo: abolire le classi, giungendo così a una reale eguaglianza sociale; porre le risorse economiche sotto il controllo diretto delle classi lavoratrici; limitare il diritto di proprietà; incoraggiare una nuova morale basata sulla solidarietà e la cooperazione. Benché nel corso dell'Ottocento e del Novecento il fine ultimo del socialismo sia stato spesso descritto come il raggiungimento di una società senza classi, il movimento socialista si è orientato sempre più verso una politica riformista, tesa alla realizzazione di sostanziali modifiche del sistema capitalista piuttosto che alla sua abolizione.

Stato fascista (Italia, Germania, Portogallo)


Carattere strumentale: Partito unico con funzione educativa. Collaborazione classi (corporativismo).

Ideologia: fondata sul culto del capo (il "duce"); dal disprezzo per i valori della civiltà liberale, che si concretizzò nella soppressione delle libertà politiche e civili (di pensiero, di stampa, di associazione ecc.); dall'ideale della collaborazione tra le classi, opposto alla teoria socialista e comunista della lotta di classe; dal dirigismo statale; da un apparato di propaganda che mirò a mobilitare le masse e a inquadrarle in organizzazioni di socializzazione politica funzionali al regime; dall'integrazione nel partito o nello stato dell'insieme dei rapporti economici, sociali e culturali.

Finalità: Dio, Patria e famiglia.


Classificazione delle forme di stato


Stato liberaldemocratico (dopo la II guerra mondiale)


Giustificazione: potere legale-razionale leggittimitato dal libero consenso popolare e giuridicamente limitato.


Caratteri

Stato pluriclasse (suffragio universale)

Tutela dei diritti civili e dei diritti sociali

Intervento statale per correggere distorsioni del mercato (Stato sociale) e per offrire servizi di pubblica assistenza

Stato costituzionale. Costituzione come fonte primaria a cui la legge deve rifarsi.

Sovranità (limitata) del popolo. Libere elezioni e suffragio aperto a tutti.

Sistema politico: basato sulla sovranità dei cittadini, ai quali è riconosciuto il diritto di scegliere la forma di governo e di eleggere direttamente o indirettamente i membri del supremo corpo legislativo dello stato, così come i funzionari addetti all'amministrazione locale, nonché, in alcuni casi, anche il capo dello stato.

Nell'accezione moderna, il termine implica anche l'eguaglianza giuridica dei cittadini nell'esercizio del voto, dal quale non deve essere escluso nessuno per motivi di razza, di religione, di censo e di sesso; l'esistenza di alcune condizioni che garantiscano una condizione di libertà nell'esercizio del voto (l'assenza di coercizione, la pluralità delle opzioni a disposizione, la possibilità di formarsi una propria opinione); l'accettazione della validità del principio di maggioranza.


La crisi della sovranità dello stato?

Lo stato oggigiorno non esiste, perché i riflessi economici globali sono così tanti che lo Stato deve far conto a tali.


Es. Un agenzia di Reting (In economia, valutazione della solidità finanziaria di un'impresa o di uno stato che abbia contratto dei debiti, per esempio tramite l'emissione di obbligazioni.= Strumento legale o creditizio che promette di erogare una somma di denaro in una data certa a determinate condizioni.


Le valutazioni e le previsioni delle società di rating hanno un'influenza molto importante sull'andamento del mercato delle azioni, delle obbligazioni, dei titoli di stato e delle monete, quindi sull'andamento di una determinata nazione; anche se non sempre si rivelano corrette.


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