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LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
In ogni ordinamento moderno sono previste strutture formate da pubblici impiegati con specifiche competenze professionali il cui compito è quello di coadiuvare le istituzioni pubbliche, statali, regionali o locali nell'azione di governo. Curano specifici interessi pubblici dando attuazione all'indirizzo politico espresso dagli organi di governo. Producono beni e servizi a favore delle collettività amministrate. Questa è ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA e si distingue dal'attività normativa in questo: la prima consiste nel PROVVEDERE con atti specifici alla cura di determintai interessi pubblici mentre la seconda (sia primaria che secondaria) consiste nel PREVEDERE casi e situazioni cui applicare norme generali e astratte. L'atto amministrativo si esaurisce nel momentod ella sua esecuzione. Nell'esercizio di queste attività le pubbliche amministrazioni operano come AUTORITÀ AMMINISTRATIVE cioè come soggetti erogatori di servizi pubblici. Esse utilizzano gli strumenti del diritto amministrativo ovvero un insieme di regole speciali volte a garantire immediatamente il perseguimento di un pubblico interesse. Fra le regole speciali hanno particolare rilevanza le PROCEDURE D'APPALTO, attraverso di esse l'amministrazione stipula un contratto con un imprenditore privato per la realizzazione di determinate infrastrutture o per la fornitura di beni e servizi. La legge può lasciare all'autorità amministrativa la DISCREZIONALITÀ di scegliere fra diritto comune e diritto amministrativo.
ATTIVITÀ DISCREZIONALE: si ha nei casi in cui la legge lascia alla pubblica amministrazione un margine di scelta circa le modalità di esercizio del potere (ad es quando un comune nel disporre un piano regolatore vieta alcune attività in certe zone della città). La discrezionalità non impedisce che l'attività sia sindacabile in sede giurisdizionale.
ATTIVITÀ VINCOLATA: si ha nei casi in cui l'amministrazione deve necessariamente adottare una decisione.
La funzione amministrativa può essere svolta attraverso l'AMMINISTRAZIONE DIRETTA: ad es. nella scuola attraverso il ministero dell'istruzione o con AMMINISTRAZIONE PER ENTI: ad es. nella sanità attraverso le ASL. Attraverso l'AMMINISTRAZIONE PER REGOLE cioè con la regolazione di soggetti privati che operano sul mercato. Con la crescita del welfare state (fine prima guerra mondiale) si sono notevolmente allargate le attività delle pubbliche amministrazioni, dagli anni 70 in poi invece c'è stata la tendenza a rivolgersi al mercato predisponendo regole per la produzione di beni o servizi da parte di privati e la loro acquisizione a vantaggio della collettività. Le pubbliche amministrazioni possono svolgere ATTIVITÀ NORMATIVA nelle forme e nei modi previsti dalla elgge, per regolare l'accesso e gli usi di determinati servizi.
L'unità organizzativa dell'amministrazione centrale è rappresentata dal ministero. Il tutto si basa sul concetto di IMMEDESIMAZIONE ORGANICA tra il soggetto che agisce per l'amministrazione e l'amministrazione stessa. Questo modello è stato progressivamente ridimensionato ma non soppiantato dalle riforme che si sono succedute negli anni attraverso:
il decentramento: progressivamente ha trasferito funzioni e risorse dal centro agli enti regionali e locali
costituzione e riorganizzazione di enti pubblici dotati di autonoma personalità giuridica
privatizzazioni: che hanno investito il settore delle partecipazioni statali che hanno investito il settore dei piu importanti enti pubblici economici.
All'interno dei ministeri sono previsti numerosi ORGANI CONSULTIVI o di controllo. Assumo importanza particolare due organi ausiliari previsti dalla costituzione che sono IL CONSIGLIO DI STATO e la CORTE DEI CONTI.
CONSIGLIO DI STATO: è un organo di consulenza giuridico amministrativa del governo, in sede consultiva può esprimersi attraverso pareri facoltativi o pareri obbligatori, in ogni caso il governo è libero di uniformarsi o meno alle indicazioni del consiglio
CORTE DEI CONTI: esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del governo e il controllo sulla gestione del bilancio dello stato.
CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO (CNEL)
Le autorità indipendenti sono collocate in posizione autonoma rispetto al governo e formate da personalità scelte con criteri che dovrebbero garantire autonomia e indipendenza di giudizio rispetto ai ministeri. Nell'esercizio della loro attività si COLLEGANO DIRETTAMENTE ALLA COSTITUZIONE saltando la mediazione parlamentare e ministeriale. Un esempio di autorità indipendente antesignana è la BANCA D'ITALIA il cui governatore nominato senza vincoli di durata gode di garanzie di autonomia. Essa svolge il servizio di tesoreria dello stato.
Le pubbliche amministrazioni devono essere organizzate in base alla costituzione secondo i seguenti principi:
PRINCIPIO DELL'AUTONOMIA: l'amministrazione è affidata agli enti locali e regionali tendenzialmente più vicini agli interessi da soddisfare secondo il principio di sussidiarietà (scelta del livello territoriale più adeguato)
PRINCIPIO DEL DECENTRAMENTO: le funzioni amministrative svolte da organi dello stato non conferite alle regioni o agli enti locali devono essere decentrate nel territorio nazionale o a livello burocratico (attraverso funzionari dipendenti dagli apparati centrali ma collocati in sedi locali) o a livello isittuzionale (attraverso enti autonomi)
RISERVA DI LEGGE PER L'ORGANIZZAZIONE: la legge non è tenuta a disegnare l'intera organizzazione delle pubbliche amministrazioni ma solo a fissare i criteri di legge
PRINCIPIO DI LEGALITÀ: l'attivita delle p.a deve mantenersi sui binari stabili dalla legge o da altre fonti normative abilitate. È un limite esterno ma anche interno all'attività amministrativa
PRINCIPIO DEL GIUSTO PROCEDIMENTO: garantisce alcune forme di pubblicità e trasparenza osservando determinate procedure
PRINCIPIO DEL BUON ANDAMENTO: impone efficacia, efficienza ed economicità.
PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ: il perseguimento dell'interesse pubblico sacrificando quello privato
PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DEI FUNZIONARI: i funzionari e i dipendenti pubblici dello stato sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione di diritti
PRINCIPIO DI ACCESSO MEDIANTE CONCORSO ALI IMPIEGATI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Le p.a producono atti amministrativi. Essi sono emanati seguendo determinate procedure amministrative e sono detti "perfetti" allorchè emanati a conclusione di un procedimento e quindi diventano efficaci se non sono sottoposti a termini o condizioni. Essi posso comunque essere nulli ad esempio per mancanza di un elemento essenziale oppure se è stato emanato in violazione dei principi che regolano l'attività delle pubbliche amministrazioni (atto illegittimo). Il pricnipio di legalità prevede che contro gli atti della p.a è sempre ammessa la tutela giurisidzionale dei diritti e degli interessi legittimi, a tutti cioè è data la possibilità di ricorso presso gli organi della giustizia amministrativa. La competenza di tali atti è divisa fra il giudice ordinario e quello amministrativo.
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