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IL PRINCIPIO DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI
Stato liberale (dopo lo Stato assoluto). Obbligatorio il richiamo a Montesqieu ( "Esprit des lois", 1748); individua il tipo ideale di forma di governo, quella in cui le principali funzioni dello Stato sono assegnate a organi distinti, in posizione di interdipendenza e parità (contrapposizione dialettica e controllo reciproco).
Quindi, le tre funzioni statali: LEGISLATIVA, GIURISDIZIONALE, ESECUTIVA.
Nella Costituzione italiana manca un espresso richiamo alla SEPARAZIONE dei poteri. In realtà, tale principio è presupposto (vedi gli articoli 70 e 76; articoli 102 e 104) .
Implicita l'accettazione del principio della SEPARAZIONE DEI POTERI da disposizioni che impongono determinate incompatibilità (art. 104, ultimo comma e art. 135, sesto comma della Costituzione); o che riservano all'organo stesso la competenza a giudicare della propria legittima costituzione (art. 66 della Costituzione ); o che vietano a un potere di influire sullo status soggettivo degli appartenenti a un altro potere (vedi art. 107, primo comma della Costituzione).
Poi, la regola generale del RISPETTO del GIUDICATO, che preclude al legislatore di incidere sulle decisioni ormai definitive, pronunciate dai magistrati. PRINCIPIO DELLA INTEGRAZIONE DEI POTERI, che tempera quello della separazione. (Esempio, la promulgazione delle leggi da parte del Presidente della Repubblica).
L'attività normativa è svolta anche dal Governo (con i decreti legge, con i decreti legislativi, con i decreti di attuazione degli Statuti delle Regioni a autonomia speciale;) e dal corpo elettorale (mediante il referendum abrogativo).
Attività giurisdizionale: competenza del Parlamento quando mette in stato di accusa il Presidente della Repubblica (art. 90); o giudica, sempre il Parlamento, dei titoli di ammissione dei suoi componenti (art. 66 ).
Attività amministrativa: del potere legislativo: per la nomina degli impiegati alle Camere di organi di rilevanza costituzionale (Consiglio Superiore della magistratura e Corte dei Conti); dell'ordine giudiziario, (art. 105).
Si ha riserva di legge quando
Nata agli albori del costituzionalismo inglese per limitare il potere regio nell'imposizione fiscale ("no taxation without representation"), cioè nessuna imposta può essere introdotta senza il consenso dei rappresentanti del popolo.
Negli Stati sociali contemporanei
RISERVA DI LEGGE:
TIPI DI RISERVA DI LEGGE.
Il controllo di costituzionalità delle leggi.
Il principio di legalità (nato come riferimento ai rapporti tra legge e attività amministrativa) pone limiti allo stesso legislatore, nel senso che le leggi ( e gli atti aventi forza di legge) debbono risultare conformi ,o, comunque, compatibili con le disposizioni costituzionali.
Il controllo di costituzionalità nacque
nel 1804 negli Stati Uniti, quando
Gli ordinamenti degli Stati liberali erano retti da Costituzioni flessibili, le cui norme avevano una forza giuridica uguale a quella della delle leggi ordinarie: di conseguenza, una legge poteva abrogare o modificare il testo della Costituzione. Tale principio, in pratica, non era così assoluto. Ad esempio, con lo Statuto albertino, le Camere erano comunque, tenute al rispetto di un particolare "iter legis" per modificare lo Statuto. In seguito, furono accentuati tali vincoli formali, richiedendosi, per la modificazione della Costituzione, procedimenti particolari, AGGRAVATI, rispetto a quelli previsti per la legislazione ordinaria.
In alcune Costituzioni sono previsti i
RECLAMI che i cittadini potevano presentare al Parlamento contro comportamenti o
atti ritenuti lesivi della Costituzione; il "recurso de contrafuero", Spagna, sotto
Franco, veniva presentato al Capo di Stato, perché fossero annullate leggi che violavano
i pincìpi fondamentali del regime (controllo politici costituzionale). Con l'affermarsi
delle Costituzioni rigide; con un sistema di gerarchia tra le fonti del diritto,
che ha al suo vertice non più la legge ma
I vizi di merito riguardano l'opportunità politica delle scelte del legislatore.
Esempio: la promulgazione delle leggi da parte del Presidente della Repubblica. (rinvio alle camere ecc ). si può arrivare al conflitto tra i poteri, secondo l'art. 134 della Costituzione.
I vizi di legittimità: quando le norme poste dal legislatore violano disposizioni della Costituzione o di altre leggi costituzionali.
Vizi formali: quando il legislatore viola le regole PROCEDURALI.
Vizi sostanziali: si verificano in caso di CONTRASTO tra legge e Costituzione: e sono: violazione di legge, incompetenza, eccesso di potere.
Principali ipotesi: il Governo emana decreti
legge al di fuori dei casi straordinari di necessità e urgenza (articoli 76 e 77
della Costituzione) ; il Ministro della giustizia incide sulle competenze che
ECCESSO DI POTERE
quando una autorità adotta un provvedimento per un FINE DIVERSO da quello specifico previsto dall'ordinamento. (Esempio: il legislatore contraddice alle clausole di utilità sociale art. 41 della Costituzione).
I controlli di legittimità costituzionale delle leggi possono essere fatti nelle diverse fasi del procedimento legislativo.
LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELLA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE.
a) E' compiuta da un organo esterno al procedimento legislativo, con i. requisiti di imparzialità e professionalità.
b) avviene sulla base di un procedimento che presenta i caratteri tipici di un processo.
c) E' operata utilizzando le tecniche proprie del metodo giuridico.
Controllo che limita, dunque, il criterio dell'onnipotenza delle maggioranze parlamentari.
Negli assetti contemporanei, la legge più che espressione omogenea della volontà generale; di fronte alla contrapposizione radicale degli interessi, diventa UN ATTO DI SCELTA, come risultato di una complessa MEDIAZIONE; quindi, la giustizia costituzionale rappresenta una garanzia contro gli abusi eventuali delle maggioranze politiche.
La giustizia costituzionale opera in quasi tutti gli Stati dell'Unione Europea: Portogallo, Spagna ("recurso de amparo", per violazione dei diritti e libertà fondamentali), Italia, Grecia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio. Non appena si consolidano i regimi democratici, si introducono gli organi di giustizia costituzionale: esiste, tale giustizia, anche negli Stati sorti dopo la crisi dei regimi comunisti: Polonia, Ungheria, Russia, Slovenia, Slovacchia,Boemia. Si trovano anche in alcuni ordinamenti autoritari: per esempio, in Turchia, in Cile sotto il generale Pinochet.
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