Giustizia italiana, rischio paralisi

GIUSTIZIA ITALIANA, RISCHIO PARALISI

Il Governo ha confermato il taglio dell'80% delle sedi dei Giudici Di Pace, con la soppressione di 667 uffici su 846. Su questo tema l'Esecutivo non ha ascoltato gli stessi Giudici Di Pace, né ha mai sentito le regioni che dal punto di vista costituzionale hanno competenza in materia, ma non ha nemmeno colto le indicazioni provenienti dal Parlamento, che andavano nel senso di soluzioni meno radicali.

Sarebbe stato preferibile operare un'effettiva razionalizzazione, accorpando il 50% delle sedi, ma non privare il cittadino del giudice di prossimità; a fronte di un risparmio di 25 milioni di £, il nostro Paese rischia di pagarne 500 per la irragionevole durata dei giudizi.

La riforma della magistratura del giudice di pace è attesa da anni, al momento è all'esame del Senato, ma la scadenza naturale della legislatura è ormai prossima.

E' necessario che il Governo assuma l'iniziativa con la massima urgenza e la prossima scadenza di circa 800 Giudici Di Pace può rappresentare l'occasione per adottare almeno una norma che preveda la continuità delle funzioni.

Del resto la Giustizia Di Pace ha dato ottimi risultati in termini di efficienza (la Magistratura Di Pace definisce oltre 2 milioni di procedimenti annui) ed è apprezzata sia dai cittadini, sia dalla classe forense. Sotto il profilo giuridico la continuità non costituirebbe un unicum nel nostro ordinamento, perché è stata già prevista per i Magistrati tributari.

La continuità delle funzioni consentirebbe di salvaguardare professionalità formatesi in quasi 20 anni di esercizio delle funzioni giurisdizionali e produrrebbe un sostanziale risparmio di spesa per lo Stato.

La giustizia necessita di interventi strutturali rapidi ed efficaci. Il problema fondamentale è quello dell'eccessiva durata dei processi. L'Italia spende già oggi 200 milioni di £ per l'irragionevole durata dei giudizi.

Il Ministro della Giustizia Paola Severino ha proposto la realizzazione di una task force per lo smaltimento dell'arretrato e gli stessi giudici di pace hanno dichiarato la loro disponibilità a far parte della task force ipotizzata dal Ministro per aggredire l'arretrato civile, magari per un periodo di tempo limitato.

Questo problema della durata irragionevole dei processi può essere risolto in modo strutturale con un aumento delle materie attribuite alla competenza del Giudice Di Pace.

Si potrebbe aumentare a 25 mila £ (dai 20 mila attuali) il valore delle controversie attribuite alla Magistratura Di Pace e in più affidare a quest'ultimo "blocchi di materie" come quella condominiale e delle esecuzioni mobiliari, per cui i tribunali potrebbero occuparsi con maggior continuità delle materie specialistiche.

Anche in materia penale si potrebbe attribuire una parte sostanziale dei reati contravvenzionali alla Magistratura Di Pace.