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IL GOVERNO
Il governo è la parte dell'organizzazione pubblica in cui si accentra la direzione politica dello Stato con tutte le funzioni che derivano ( legislativa, amministrativa, estero, .) ed è disciplinato dagli art. 92 - 96. Può assumere varie forme.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ( art. 95 )
Il Governo della Repubblica è un organo complesso composto dal Presidente del Consiglio
dei ministri e dai ministri che formano per l'appunto il Consiglio dei Ministri. Il Presidente
del Consiglio concorre alla formazione dell'indirizzo politico del Governo e gli è riconosciuta una posizione di preminenza manifesta in due momenti:
Nella composizione del governo: i suoi membri sono scelti dal Presidente del Consiglio
In seno al consiglio dei ministri: il Presidente del Consiglio è responsabile della politica generale del Governo, la dirige ed ha il compito di mantenere l'unità di indirizzo.
lavori
dichiarazioni pubbliche che impegnano la politica generale del Governo
disciplina
MINISTRI E CONSIGLIO DEI MINISTRI
Sono componenti del consiglio dei ministri e sono posti a capo dell' amministrazione che la legge suddivide in Ministeri - Dicasteri.
Essi svolgono funzioni:
politiche ( elaborazione dell' indirizzo politico )
amministrative ( attuazione dell'indirizzo )
Un ministro può essere a capo di più ministeri anche solo come reggente ( interim ). Stessa cosa può fare il PCM. I ministri possono essere di più dei ministeri e in questo caso vengono chiamati senza portafoglio perché alle loro spalle non vi è un vero e proprio apparato ministeriale per poter svolgere le funzioni loro delegate dal PCM.
I ministri si avvalgono di :
I ministri sono responsabili ( art. 96 ):
CONSIGLIO DEI MINISTRI ( art. 95 )
Le deliberazioni del consiglio dei ministri sono adottate a maggioranza dei votanti, ed una volta adottate vincolano tutti i ministri. Le funzioni esercitate nel consiglio consistono nella:
- Elaborazione del programma di governo
- Deliberazione dei disegni di legge di iniziativa del governo
- Deliberazione dei decreti legge, delle leggi delegate e dei regolamenti; nomina della
alte cariche dello stato
- Deliberazione sulle questioni di ordine interno e internazionale e su tutti gli affari di
interesse generale che riguardano lo stato e le regioni
- Nomina di uno o più vicepresidenti del consiglio
Il consiglio dei ministri non ha atti propri.
Il consiglio di gabinetto è costituito dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri da lui designati, sentito il Consiglio dei ministri. Il consiglio di gabinetto è un organo di indirizzo e di composizione dei conflitti tra partiti, ma non ha funzioni deliberative.
I Comitati Interministeriali sono articolazioni del governo e vengono istituiti con legge e comprendono tutti i ministri interessati ad una materia cui si aggiungono funzionari ed esperti, e danno luogo ad una sorta di decentramento di alcune funzioni di governo. Tali comitati danno luogo ad una decongestione del consiglio dei ministri e consentono un esami più specializzato ed attento delle varie questioni, questi ultimi presentano anche inconvenienti, infatti si prestano a scelte eccessivamente settoriali ed ai comitati sono attribuiti anche compiti amministrativi.
I comitati dei ministri possono svolgere funzioni istruttorie e consultive nei confronti del governo o del consiglio dei ministri e sono formati da ministri e possono avvalersi di esperti estranei alla pubblica amministrazione.
FORMAZIONE DEL GOVERNO
La formazione del governo consta di 5 fasi:
1. Incarico: atto che spetta al PdR, con cui si affida al presidente del consiglio-che accetta con riserva- il compito di formare un nuovo governo in grado d'ottenere la fiducia alle camere; tale fase termina con lo scioglimento della riserva e con la presentazione della lista dei ministri al capo dello stato
2. Nomina dei ministri: spetta al PdR su proposta del presidente del consiglio, sia il presidente del consiglio, sia i ministri sono liberi d'accettare o meno la nomina.
3. Giuramento: il presidente del consiglio ed i ministri prestano giuramento nelle mani del PdR, dopo tale giuramento il governo può dirsi formato; in attesa della fiducia da parte delle camere non può compiere atti che lo impegnino politicamente
4. Elaborazione del programma di governo: è un atto con il quale il governo indica gli obiettivi che si propone di raggiungere nel periodo di carica e i mezzi di cui si servirà per farlo-sarà in base al programma che si aprirà il dibattito per ottenere la fiducia alle camere
5. Voto di fiducia: può concludersi in due modi:
Voto di fiducia, mostra l'esistenza d'un accordo in parlamento per dare appoggio al governo
Non ottenere la fiducia, il governo allora presenta le dimissioni e si apre una nuova crisi di governo. Dopo le dimissioni il governo resterà in carica per l'ordinaria amministrazione (nel caso in cui più governi si susseguano presentandosi al parlamento senza ottenere la fiducia il PdR può sciogliere le camere ed indire nuove elezioni sul presupposto che esse non riescano più a trovare un accordo per dar fiducia ad un governo e consentirgli di governare).
Tali fasi sono precedute da un'attività preparatoria che consiste nell'apertura delle consultazioni da parte del PdR, che nomina il presidente del consiglio dei ministri.
CRISI DI GOVERNO
Si possono avere 3 tipi di crisi di governo:
La mozione di sfiducia ( art. 94 ) può essere presentata da 1/10 dei parlamentari.
FUNZIONE DI INDIRIZZO PLITICO
L'attività più importante del governo è l'individuazione dell'indirizzo politico, che può mutare nel corso della vita del governo. Tra gli atti che indicano l'indirizzo politico ci sono:
FUNZIONE AMMINISTRATIVA
FUNZIONE LEGISLATIVA
Alla funzione normativa del governo possono essere ricondotti vari atti:
leggi delega
leggi costituzionali
leggi elettorali
ratifica dei trattati internazionali.
- Il tempo entro cui il governo deve emanare il D.Lgs.
- I principi ed i criteri direttivi del decreto
- L'oggetto del decreto
È sempre ammessa la revoca della delega da parte del delegante. Il D.Lgs. è adottato quando le materie su cui legiferare sono molto complicate ed ampie. Casi particolari:
- stato di guerra ( art. 78 )
- norme sull' attuazione degli statuti.
- Predisposizione da parte del ministro che lo propone
- Parere dell'organo consultivo esistente presso il ministero
- Parere del consiglio di stato
- Approvazione da parte del consiglio dei ministri
- Emanazione con decreto del PdR
- Registrazione della Corte dei conti
- Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiali
Oltre a sottostare alla legge incontrano un limite nella riserva di legge; spesso la costituzione riserva alla legge la disciplina di una determinata materia escludendo che su di essa possa intervenire un regolamento.
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