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REAZIONE CONTRO LUTERO E RINNOVAMENTO DELLA CHIESA
Per combattere e opporsi alle dottrine protestanti la chiesa reagì con condanne e scomuniche. La necessità di avere una struttura ecclesiastica compatta ed efficace, per combattere il protestantesimo, favorì una profonda riorganizzazione della chiesa intorno a un forte centro propulsore (Inquisizione, papa, curia romana). La reazione contro la riforma protestante caratterizza le vicende della chiesa romana, e per questo tale periodo della storia ecclesiastica viene definito Controriforma.
Tuttavia, le profonde trasformazioni sono dovute anche a autonome spinte all'interno della chiesa. È per questo che tale periodo viene anche definito Riforma Cattolica.
Un aspetto importante del rinnovamento cattolico fu la ricerca di un rapporto diretto con Dio attraverso un percorso di ascesi (percorso di rinuncia alle cose terrene e di elevazione, alla ricerca di un rapporto privilegiato con Dio). Un esempio fu la spagnola Teresa d'Avila che, entrata nel 1536 nell'ordine carmelitano, si dedicò a riformarlo. I conventi delle carmelitane scalze da lei promossi, offrirono un modello per tutti i conventi di clausura dell'epoca della controriforma (prevedendo unicamente la preghiera ed il completo distacco dal mondo esterno)
Teresa d'Avila si inserisce in una più generale tendenza al rinvigorimento degli ordini tradizionali e al fiorire di nuovi ordini religiosi
o I frati predicatori DOMENICANI si impegnarono con vigore nella lotta contro l'eresia luterana.
o I FRANCESCANI conobbero nuove proposte di rinnovamento, alcune rimasero all'interno dell'ordine, altre furono l'origine di un nuovo ordine: i cappuccini.
o I CAPPUCCINI proponevano una severissima osservanza della povertà francescana.
o I TEATINI (1524) noti per l'elevata cultura e l'impegno nella predicazione.
o I BARBABITI (1530) attivi nel campo dell'educazione.
o I FATEBENEFRATELLI (1540) dediti all'assistenza dei malati.
o Gli ORATORIANI (1552) noti per l'assistenza e la formazione dei giovani.
Il
più potente degli ordini di nuova formazione fu
Il rapido successo della compagnia è legato a:
o Alla spregiudicatezza con cui spesso i gesuiti si muovevano per realizzare la propria missione
o All'organizzazione interna rigidamente accentrata e strutturata gerarchicamente secondo il modello militare con a capo un "generale" nominato a vita.
o All'assoluta sottomissione al papa, nei confronti del quale i gesuiti proclamavano un'obbedienza cieca.
Un'altra manifestazione innovatrice fu quella di
o Erasmo da Rotterdam (critico nei confronti del malcostume ecclesiastico,rifiutava le tesi teologiche più radicali del protestantesimo e auspicava che le parti in conflitto ritrovassero un terreno di dialogo e pacificazione)
o Juan de Valdès (rifiutava la polemica luterana ma negava il valore degli aspetti esteriori della vita religiosi, ponendo l'accento sulla coscienza individuale del rapporto con Dio)
Questo atteggiamento venne condiviso da esponenti di primo piano dell'aristocrazia e del mondo intellettuale come dai cardinali Pole e Morone, entrambi per decenni ai vertici delle istituzioni ecclesiastiche e tra i membri più influenti della collettività dei cardinali. Coloro che intrapresero questo pensiero furono definiti "spirituali", essi erano quindi sensibili ad alcuni aspetti della predicazione protestante e si opponevano alla rottura dell'unità dei cristiani promuovendo il dialogo con i riformatori.
Un'interpretazione
diametralmente opposta fu offerta dai cosiddetti intransigenti, il cui
esponente era Carafa. Questa corrente riconosceva l'esigenza di una riforma
della chiesa, di una maggior severità dei costumi, e di una più efficace
organizzazione, ma a tutto ciò associava anche l'energia nella difesa del
patrimonio dottrinale ricevuto dalla tradizione cattolica e per la lotta alle
dottrine luterane e calviniste e la repressione degli eretici. Lo strumento
usato per l'attuazione di questo programma divenne
Il Sant'Uffizio agì contro gli eretici e contro orientamenti di pensiero interni alla chiesa romana colpendo sprtt le correnti spirituali: Pole e Morone furono sottoposti a processo d'inquisizione e Morone fu addirittura incarcerato per quasi due anni a Castel Sant'Angelo.
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