Potenziamento delle
monarchie
Sia durante
che dopo la guerra dei Cent'anni si manifestò una tendenza al potenziamento delle monarchie.
Molti fenomeni,tra cui l'indebolimento del potere nobiliare,l'ascesa dei
nuovi ceti emergenti,la creazione di apparati fiscali e di forme di prelievo
stabili,potrarono alla piena affermazione dello Stato moderno.
L'aumento dei costi bellici comportò una maggiore pressione fiscale e questa
provocò a sua volta il potenziamento degli apparati amministrativi.
Eserciti
permanenti:
I primi eserciti permanenti furono
istituiti in Francia e in Inghilterra.
Carlo VII avviò una vasta riforma
dell'esercito,con la costituzione di più compagnie meno stabili per un totale di
7200 combattenti.
Furono istituite alcune circoscrizioni
territoriali deputate al mantenimento di un certo numero di soldati e le
truppe che avevano partecipato alla guerra dei Cent'anni,dopo che questa si
concluse,non furono congedate.
La nuova tendenza provocò scandalo tra i tradizionalisti:l'idea che migliaia di
soldati ricevessero regolarmente il soldo senza combattere,sembrò a molti una
scelta bizzarra.
Questa scelta rappresentava però una forza d'intervento sicura,prontamente
schierabile in campo.
L'aumento dei costi bellici fu determinato anche dall'utilizzo dell'artiglieria.
La polvere da sparo era stata utilizzata per la prima volta in Oriente (Cina e Siria).In Europa
l'artiglieria pesante venne utilizzata per la prima volta nella battaglia di Crecy.Originariamente i cannoni erano molto
lenti e non erano precisi,ma con il
passare del tempo queste macchine da guerra diventarono sempre più veloci e
terrificanti.Il costo dei cannoni,rafforzava i re e indeboliva i signori.
Gli Introiti Statali:
La potenza
del re era strettamente legata all'importanza del suo dominio.Il
sovrano,infatti,traeva dalle terre di sua diretta proprietà i mezzi di
finanziamento della propria famiglia e degli apparati statali.
Durante il Medioevo,queste risorse non
erano più sufficienti e i sovrani furono costretti a ricorrere a metodi
alternativi di autofinanziamento.
I signori nel XIII secolo avevano le loro zecche personali che coniavano monete
di valore differente.Dato che i traffici commerciali erano scarsi,questa
situazione non creò molti problemi.
Ma quando ci fu la rinascita del commercio e il rafforzamento delle autorità
monarchiche,questa situazione diventò intollerabile.
I sovrani ripresero saldamente in mano la situazione grazie al signoraggio e alla svalutazione.
Il signoraggio consisteva nel profitto che il principe traeva dalla
fabbricazione dei pezzi,il cui valore legale era superiore alla quantità di
metallo in essi contenuta.
La svalutazione era la diminuzione della quantità di oro contenuta in ciascuna
moneta,mantenendo immutato il valore legale.
Un altro mezzo per incrementare le finanze pubbliche era rappresentato dalle imposte indirette.
Le autorità
imposero diritti doganali ed
esemplare è il caso della lana inglese
(Edoardo III decise nel 1361 che tutta la lana inglese esportata nel
continente,tranne quella destinata al mercato italiano,doveva essere
convogliata a Calais,dove veniva riscosso il dazio).
Gli introiti della corona aumentarono considerevolmente e questi servirono
inoltre come garanzia per i prestiti
che i re contrassero durante la Guerra dei Cent'Anni.
Si imposero anche tasse sui prodotti di
prima necessità,come il sale,il grano,l'olio e il vino.
Nel XV Sec. le imposte dirette si affiancarono alle imposte indirette.Queste
potevano essere rappresentate dalla tassazione delle rendite o dei capitali.
La Guerra dei Cent'Anni cominciò come
guerra feudale e si concluse come guerra "nazionale" e questa è considerata da alcuni la prima guerra
nazionale nella storia d'Europa.
Tra gli inglesi si ebbe una forte accentuazione di un sentimento insulare,nutrito
dalla consapevolezza della propria superiorità nei confronti delle altre
popolazioni del continente europeo.
In Francia l'emergere della coscienza nazionale era stato direttamente
provocato da più di un secolo di occupazione straniera e da avvenimenti
gravissimi come la sconfitta di Azincourt.
Prima della Guerra dei Cent'anni,la
lingua parlata dagli inglesi era il francese.Durante la guerra,però,il
francese fu sentito inevitabilmente come la lingua dei nemici e alcune
ordinanze regie ne abolirono l'uso.
Infatti la lingua era il carattere che prima e meglio di ogni altro serviva a
distinguere una nazione.
Dato che non c'era una totale identità tra ambito politico e linguistico,si
cercò la necessità di trovare una lingua
destinata a diventare la lingua della nazione.
Il fenomeno si colorò inoltre si elementi religiosi.I
santi nazionali in questo periodo erano molto importanti perché
caratterizzavano l'identità nazionale di ogni nazione.
L'inclinarsi del monopolio del latino come unica lingua di cultura,portò alla traduzione della Bibbia in lingue locali
(inglese,ceco).
Durante il Concilio di Costanza,i padri votarono divisi per "nazioni" e
si prese così atto che la Cristianità era frammentata in Stati e divisa in
comunità nazionali.Si cominciò a parlare
così di chiesa anglicana,gallicana,tedesca,ceca.
Gli ebrei,in questa situazione,si
rirovarono doppiamente emarginati,dal punto di vista religioso e da quello
politico.
Cambia anche la concezione dello straniero
(colui che non è nato nel regno).Nell'idea moderna concide il concetto di
"nazione " e "popolo".