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Lo Stato Moderno




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Lo Stato Moderno


Dopo che il feudalesimo era declinato con i relativi poteri della Chiesa e dello Stato, si andarono a formare le cosiddette autonomie territoriali, dalle quali nacque lo Stato moderno. Il termine "Stato", come lo intendiamo oggi, nel 1400 non esisteva in nessuna lingua dell'Europa; si parlava di regnum, respubblica, corona.. . Solo nel 1500 incominciò ad affermarsi il significato attuale della parola; questo era già un primo segno di una lunga evoluzione che si era attuata già nel XV secolo.

Quindi si poteva definire questo nuovo Stato nascente attraversi la comunità degli uomini, uniti dalla coscienza di vivere sotto le stesse leggi e nel territorio governato da uno stesso re: un paese e un re.

DIFFERENZE CON IL FEUDALESIMO:

Mentre nello Stato feudale il potere era legato all'Impero e al Papato e la legge era rappresentata da un signore che decideva in modo personale (Stato di privilegio), ora c'era una concezione più libera e più autonoma: ciò che era giusto o sbagliato non era più deciso da un sovrano ma da una norma scritta uguale per tutti.

Quindi mentre il feudalesimo si manifestò come un potere più personale, lo Stato moderno si affermò come potere più impersonale.

In questo modo lo Stato Moderno assunse caratteri laici poiché il potere non dipendeva né dall'Impero e né dalla Chiesa e trovava motivo della sovranità in se stesso. Per questa laicità era uno Stato sovrano che si governa per mezzo delle leggi: RAGION DI STATO (Stato che esercita il potere per mezzo di leggi).

Inoltre mentre nel feudalesimo il sovrano era al di sopra di tutto, nello Stato moderno il sovrano era al di sotto della legge ed era sottomessa ad essa e quindi alla base di questo Stato non c'era più la volontà del sovrano, ma c'era  la legge (cioè l'esercizio delle leggi).

Quindi in questa nuova concezione il sovrano non era più il re, ma era lo Stato.

In definitiva lo Stato Moderno si poteva identificare come singoli territori a capo dei quali c'era un monarca che gestiva il territorio in nome della legge.


Stato Moderno (del '400):

Lo Stato moderno assunse un carattere di unicità poiché cercò di riunire questi diversi territori in uno solo con eguale lingua e legge. Il primo a teorizzare ciò fu il Machiavelli il quale spiegava che un principato era un territorio con uguale lingua, legge e il principe era colui che riusciva ad unificare il territorio per mezzo delle leggi.

Fece l'esempio di Borgia Cesare che aveva messo insieme un territorio grande come l'Emilia Romagna.

Confini:

Lo Stato da punto di vista territoriale era delimitato da un confine che poteva essere un fiume, una strada o delle montagne, e venivano segnati geometricamente; il confine  assunse inoltre un carattere Geopolitico poiché all'interno di un territorio segnato da quel confine erano in vigore un certo di leggi; al di là di questo confine ce n'erano di altre.

Così nel 1400 si videro persone che oppresse dal fisco fuggivano dai confini e dal regno e passavano le frontiere per sfuggire alle leggi del proprio paese. Così, proprio per questa funzione il confine doveva essere meglio definito.

Successivamente, nella ricerca di risorse indispensabili per gli Stati che si andavano a formare, lungo i confini incominciarono ad apparire le dogane le quali ebbero la funzione di tassare il commercio estero, sia delle merci importate che di quelle esportate.

ESEMPIO: La dogana inglese di Calais sulla Manica aveva deciso di tassare le lane che venivano esportate; in questo modo si venne a formare la Compagnia della Dogane che assunse il monopolio della lana.

Per ricordare ciò il cancelliere dell'Inghilterra si era seduto nel Parlamento su un sacco di lana.

Successivamente per facilitare gli scambi commerciali fu diminuito il prezzo delle merci, durante la rivoluzione industriale furono tolti i dazi doganali.

I confini marini erano invece stabiliti a seconda della profondità del mare; venivano dette acque territoriali di un paese l'area di mare fino a dove era profonda al massimo 20 Km cioè da dove si riusciva a vedere la costa in una bella giornata, oppure come nel caso di Venezia veniva considerata acqua territoriale quell'area che copriva due giorni di navigazione: cioè 150 Km dalla costa.

I confini non ebbero solo una funzione politica e fiscale, ma anche quella militare. Infatti il confine serviva a delimitare il proprio territorio da quello dell'avversario e veniva utilizzato come una sorta di protezione. Esempi furono gli antichi Borders, la linea degli scontri tra l'Inghilterra e la Scozia.




Coscienza nazionale:

Mentre da una parte lo Stato si definì meglio nello spazio, per mezzo dei confini, dall'altra non si identificò sulla base della nazionalità, intesa come una comunità di persone che abitavano all'interno di rigide frontiere; occorsero molte guerre affinché si arrivò a una vera e propria coscienza nazionale.

Inteso nel senso moderno, il quale lo apprendiamo solamente dopo la rivoluzione francese, viene considerato come la consapevolezza di essere un popolo con tradizioni comuni: IL BISOGNO DI UNITA', in cui lo Stato non era più la somma di tanti individui, ma un corpo unico nato dalla consapevolezza di avere una stessa origine, cultura, legge.. .

Il sentimento nazionale del '400 fu inteso invece come il bisogno di vivere insieme con la stessa legge e la stessa lingua. Inoltre a quel tempo la nazionalità era diventata una scelta obbligatoria; ad esempio o si era inglesi o francesi.

Lingua:

Affinché si abbia una lingua comune, il problema fu affrontato ad esempio nel 1300 da Dionigi I, sovrano che aveva esteso il portoghese a lingua nazionale, o da Enrico IV ed Enrico V che vollero estendere l'inglese facendola diventare lingua nazionale sostituendola al francese che era un dialetto, parlato dall'aristocrazia e dalla corte.

Inoltre gli uomini del '400 si resero conto che non si faceva parte solo di un paese, ma anche di una nazione, lasciando da parte un certo Campanilismo (attaccamento al proprio paese nativo).

Sentimento Religioso:

A unire lo Stato Moderno contribuì anche il sentimento religioso in cui ogni Stato aveva un proprio santo che li identificava (San Marco=Venezia, Sant'Andrea=Scozia).

Dalla coscienza nazionale nacque anche un sentimento di autonomia nel campo religioso; difatti nel 1500 grazie alla Riforma Protestante e alla crisi del Papato si aprì il via alle Chiese Nazionali, cioè Chiese autonome svincolata da quella di Roma; in questo modo nacque "l'Ecclesia Anglicana", cioè la chiesa inglese (L'Anglicanesimo).

Grazie alle Chiese Nazionali il volgare = dialetto si diffuse diventando presto lingua nazionale, di modo che ogni popolo andava ad acquistare una sorta di indipendenza linguistica; questo poiché la popolazione non accettò più che ci fossero sacerdoti e vescovi che non fossero della propria nazione e che parlassero una lingua incomprensibile.

Inoltre per la mentalità del '400 e '500 il sovrano doveva essere forte abile, astuto, saggio e bello; quando un sovrano non era così, veniva ucciso. Nel Concilio di Costanza veniva spesso affrontato questo problema e i padri conciliari non dicevano con chiarezza quale fosse il pensiero della Chiesa in proposito a ciò: era giusto opporsi con la forza alla forza di coloro che commettevano tali delitti?

Burocratizzazione e conclusione:

Nel 1300 e 1400 lo Stato incominciò a burocratizzarsi sempre più e si sostituivano ai sovrani dei funzionari sempre più abili.

In più in quel periodo si  osserva che mentre si formarono alcuni Stati con il nome di monarchie nazionali, in Italia si formarono delle città Stato.

Si osservava una parte dell'Europa con una certa centralizzazione politica e una parte dell'Europa in cui questa centralizzazione non era avvenuta;  la Francia e l'Inghilterra iniziavano a tracciare il cammino verso la nascita delle Nazioni.




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