La
seconda guerra mondiale
Parola chiave: Genocidio
Le origini e la responsabilità
1939: L'occupazione italiana dell'Albania ebbe solo il risultato di accrescere
la tensione fra l'Italia e le democrazie occidentali e di trasformare il
generico vincolo dell'Asse Roma-Berlino in una vera e propria alleanza
militare. Il «patto d'acciaio»
1939: patto tedesco sovietico, di non aggressione
1939, le truppe tedesche attaccavano la Polonia. Il 3 settembre Gran Bretagna e
Francia dichiaravano guerra alla Germania, mentre l'Italia, dichiarò la «non
belligeranza».
carattere totale della guerra, scontro ideologico.
Guerra-lampo.
Fine della Polonia, attaccata da tedeschi e russi
1939: L'Urss attaccò la Finlandia: rettifica sui confini.
1940: Attacco tedesco a Danimarca e Norvegia. Hitler controllava buona parte
dell'Europa centro-settenrionale. I tempi erano maturi per scatenare l'attacco
a occidente.
francesi, troppo fiduciosi nell'efficacia della linea Maginot.
I tedeschi iniziarono l'attacco violando la neutralità dei piccoli Stati
confinanti. Oltre al Belgio, furono invasi anche Olanda e Lussemburgo.
Sconfitta della Francia
Ogni rapporto con la Gran Bretagna fu interrotto dopo che la flotta francese fu
attaccata e distrutta da quella inglese per evitare che cadesse in mano dei
tedeschi.
L'intervento dell'Italia: classe dirigente e l'opinione pubblica cambiò
orientamento di fronte alla prospettiva di una vittoria da ottenersi con
pochissimo sforzo.
L'offensiva sulle Alpi, grossa prova di inefficienza: la penetrazione in
territorio francese fu limitatissima.
La battaglia d'Inghilterra. Winston Churchill, da sempre deciso fautore di una
linea intransigente contro le pretese hitleriane. Chiamato nel maggio '40 a
guidare il nuovo governo di coalizione nazionale
Hitler dava il via al progetto per l'invasione dell'Inghilterra (l'operazione
Leone marino). bombardamenti tedeschi, la guerra aerea:
Il fallimento della guerra italiana: i Balcani e il Nord Africa
Esito fallimentare della campagna di Grecia, Badoglio dovette rassegnare le
dimissioni
Intanto l'Africa orientale itliana (Etiopia, Somalia, Eritrea), difficilmente
difendibile per la sua posizione geografica, stava cadendo nelle mani degli
inglesi
1941: la Jugoslavia e la Grecia, attaccate simultaneamente da truppe tedesche e
italiane, furono rapidamente travolte, mentre gli inglesi erano costretti a
ritirarsi.
Hitler non aveva più rivali in Europa e poteva concentrare il grosso delle sue
forze verso l'obiettivo più ambito: la conquista dello «spazio vitale» ad est
ai danni dell'Urss.
1941: I russi furono colti impreparati dall'offensiva tedesca, Operazione
Barbarossa
Stalin seppe mobilitare il sentimento patriottico del popolo russo, la
resistenza dei sovietici risultò infatti più efficace del previsto => guerra
d'usura.
L'aggressione giapponese e il coinvolgimento degli Stati Uniti
1940: Roosvelt si impegnò in una politica di aperto sostegno economico alla
Gran Bretagna, rimasta sola a combattere contro la Germania.
Ufficiale incontro tra Roosvelt e Churchill: ribadivano la condanna dei regimi
fascisti
A trascinare gli Stati Uniti nel conflitto fu l'aggressione improvvisa subita
nel Pacifico da parte del Giappone
1941: L'aviazione giapponese attaccò, senza previa dichiarazione di guerra, la
flotta degli stati Uniti ancorata a Pearl Harbor. Pochi giorni dopo, anche
Italia e Germania dichiaravano guerra agli Stati Uniti.
Alleati «minori»: Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovacchia, Croazia e Francia di
Vicky. Olanda, in Norvegia e in Boemia, Spagna, Turchia e Svezia
Controllo basato sulla rigida subordinazione degli altri popoli, trattamento
particolarmente duro e inumano fu riservato ai popoli slavi.
Questo sistema di dominio costrinse però i tedeschi a mantenere nei territori
occupati forti contingenti di truppe, sollevò infine contro la Germania nazista
un'ondata di odio
Salto decisivo fu poi rappresentato dall'attacco tedesco all'Urss, che portò i
comunisti di tutta Europa a impegnarsi attivamente nella lotta armata contro i
nazisti.
1943: venne sciolto il Comintern
In Jugoslavia Tito.
1942-43: la svolta della guerra e la «grande alleanza»
Prime sconfitte giapponesi.
Battaglia di El Alamein: 1943 le truppe dell'Asse prese tra due fuochi
dovettero arrendersi. definitiva cacciata dall'Africa di itliani e tedeschi
Fra il '41 e il '42: Conferenza di Washington. Tutte le 26 nazioni in guerra
contro il Tripartito si erano riunite per sottoscrivere il patto detto delle
Nazioni Unite: i contraenti si impegnavano a tener fede ai princìpi della Carta
atlantica e a combattere le potenze fasciste.
1943: Conferenza di Casablanca, fu deciso che lo sbarco sarebbe avvenuto in
Italia.
Principio della resa incondizionata
Lo sbarco in Sicilia
25 luglio 1943: approvazione a forte maggioraza di un ordine del giorno
presentato da Dino Grandi, che invitava il re a riassumere le sue funzioni di
comandante supremo delle forze armate. Mussolini, convocato da vittorio
Emanuele, fu invitato a rassegnare le dimissioni e immediatamente arrestato dai
carabinieri. Capo del governo era nominato il maresciallo Pietro Badoglio
L'uscita dal conflitto si sarebbe però rivelata per l'Italia più tragica di
quanto non fosse stata la guerra stessa: atto di resa senza nessuna garanzia
per il futuro.
8 settembre 1943: Fu annunciato l'armistizio, gettò l'Italia nel caos più
completo.
Porta San Paolo a Roma: primo episodio della Resistenza italiana.
A Cefalonia fu sterminata un'intera divisione italiana che aveva rifiutato di
arrendersi ai tedeschi.
Autunno 1943: l'Italia fu spezzata in due entità distinte,
Mussolini fu liberato e diede vita a un nuovo Stato fascista: la Repubblica
sociale italiana (Rsi): Repubblica di Salò.
16 ottobre del '43, oltre 1000 ebrei di Roma furono prelevati nelle loro case e
inviati nel campo di sterminio di Auschwitz.
La resistenza armata: le prime formazioni armate antifasciste si raccolsero
sulle montagne dell'Italia centro-settentrionale
I tedeschi risposero con spietate rappresaglie, come quella particolarmente
feroce in risposta a un attentato in cui avevano trovato la morte 33 militari
tedeschi, furono fucilati alle Fosse Ardeatine 335 detenuti, ebrei,
antifascisti e militari «badogliani».
Ricostruzione dei partiti antifascisti: il Partito d'Azione (Pda), la
Democrazia Cristiana (Dc), il Partito liberale (Pli), il Partito Repubblicano
(Pri) e quello socialista (Psiup), oltre alla Democrazia del lavoro, appena
fondata da Ivanoe Bonomi.
Nell'ottobre del '43 il governo dichiarò guerra alla Germania e ottenne per
l'Italia la qualifica di «cobelligerante»: 24 aprile, il primo governo di unità
nazionale.
Nel giugno del '44, dopo che Roma era stata liberata dagli alleati, Umberto
assunse la luogotenenza generale del Regno. Badoglio si dimise e lasciò il
posto a un nuovo governo di unità nazionale presieduto da Ivanoe Bonomi,
emanazione diretta del Cln.
Feroci rappresaglie effettuate dai tedeschi ( a Marzabotto, nell'Appennino
bolognese, dove fu sterminato un intero paese).
Le vittorie sovietiche e lo sbarco in Normandia
Nuovo ruolo dell'Urss. conferenza interalleata di Teheran, la prima in cui i
«tre grandi» - Roosvelt, Stalin, Churchill - si incontrarono personalmente. Il
piano prevedeva lo sbarco sulle coste settentrionali della Normandia
(operazione Overlord). In settembre la Francia era quasi completamente
liberata.
La fine del Terzo Reich
Autunno 1944: la Germania poteva considerarsi virtualmente sconfitta.
1945: la conferenza di Yalta, in Crimea.
25 Aprile 1945: (giorno della liberazione e festa nazionale). Mussolini che
tentava di fuggire, fu catturato e fucilato dai partigiani il 28.
7 maggio 1945: capitolazione delle forze armate tedesche.
il Giappone, continuava ostinatamente a combattere facendo ampio ricorso
all'azione dei kamikaze.
Harry Truman decise di impiegare la bomba atomica.
6 agosto 1945: Hiroshima. Tre giorni dopo Nagasaki.
Con la firma dell'armistizio, il 2 settembre 1945, si concludeva così il
secondo conflitto mondiale.