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Il darwininismo sociale




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IL DARWININISMO SOCIALE


Il Darwinismo Sociale è una teoria secondo la quale un aspetto particolare della teoria evolutiva o dell'evoluzione naturale di Darwin sarebbe applicabile alle popolazioni umane.

Alla fine del 1700 la teoria predominante era quella fissista dello scienziato Linneo che definiva le varie specie come entità create una volta per tutte ed incapaci di modificarsi (o capaci nei propri limiti.

Ma attorno al 1800 il naturalista Lamark presentò per primo una teoria evoluzionista secondo cui gli organi viventi si modificherebbero gradualmente nel tempo adattandosi all'ambiente, e che l'uso o il non uso di determinati organi porterebbe con il tempo ad un atrofia o ad un potenziamento.Cuvier pubblicò in seguito la teoria delle catastrofi naturali secondo la quale la maggiorparte degli organismi viventi sarebbe stata spazzata via da numerosi cataclismi e secondo la quale il mondo sarebbe stato ripopolato dalle specie sopravvissute.

Darwin dopo 50 anni da queste teorie ne formulo una nuova, durante un viaggio nelle isole Galapagos osservo le varie specie di uccelli presenti, si accorse che in ogni isola abitavano delle specie differenti ma non era in grado di riconoscere da che isola provenissero.Iniziò a pensare che la derivazione doveva essere data da un predecessore comunee dedusse che queste specie si evolvevano attraverso un meccanismo che chiamò Selezione Naturale.Gli individui che sono meglio adattati verrebbero quindi selezionati positivamente e lascerebbero più discendenti e per questo aumenterebbe la loro frequenza nella popolazione e quindi il fattoche tutto fosse incentrato sul concetto di adattamento che consente una maggiore sopravvivenza.

Il pensiero di Darwin prende avvio dalle concezioni di 2 studiosi: Lyell un geologo e Malthus un economista.

Lyell aveva elaborato una teoria sulla creazione del nostro pianeta non attraverso le catastrofi o terremoti ma bensì da lenti e continui fenomeni impercettibili e sollevamenti lenti dei blocchi continentali.

Questa impercettibile trasformazione Darwin la adottò per per affermare che anche le più piccole modificazioni, nel tempo potevano portare a cambiamenti radicali.

Malthus scoprì che la popolazione umana in assenza di controllo tende a moltiplicarsi secondo un andamento geometrico mentre i mezzi di sussistenza seguono un andamento aritmetico , questo divario che si crea può portare a cause disastrose per la stabilità economica.

Darwin utilizzò questo concetto per affermare che anche le piante e animali infatti ogni organismo produce molti più semi o figli di quanti ne sopravvivono,e ciò aumenta la possibilità di adattamento per i successori e portare avanti la specie, solo gli individui che si riescono ad adattare meglio riescono a farcela.Il pensiero centrale che ne risulta è che la lotta per l'esistenza ovvero la selezione naturale fa da "setaceo" che filtra pochi individui destinati a sopravvivere.

In questa lotta vince chi riesce a riprodurre di più per avere maggiore speranze che i propri successori possano adattarsi e sopravvivere.

Egli iniziò a sostenere che la selezione naturale poteva anche spiegare l'origine della nostra specie e che quindi tra tutti gli esseri viventi esistono dei legami di parentela e che ogni specie derivaattraverso qualche comportamento da una specie precedente ma nn riusì mai a spiegare geneticamente questa teoria ed ipotizzo soltanto che dovevano esserci delle variazioni ereditarie,egli affermò però il fatto che l'uomo derivasse dalle scimmie e fu condannato dalla chiesa perché negò le teorie creazionistiche e l'esistenza di un Dio.Spencer cercherà di elaborare una teoria evoluzionistica applicabile sia al mondo meccanico che a quello sociale, nel quale l'evoluzione e il processo durante il quale gli elementi disomogenei e separati entrassero in reciproca dipendenza.Coerentemente con la corrente positivistica,riscontra analogie tra cambiamento dell'organismo il qual eporta ad un rispettivo cambiamento della società in cui esso vive, cioò porta all'innovazione e al progresso.

La concezione della società che si ricava dalle affermazioni teoriche di Verga, è di stampo pessimistico e può rientrare nell'ambito del Darwinismo Sociale.

Egli parla del concetto di lotta per l'esistenza nella "prefazione ai vinti" e di una Fantasmagorica lotta per la vita, frase ripresa dall'opera di Darwin che espose la sua teoria nel 1859 nel suo libro, L'origine della specie.

Alla base della visione di Verga stanno posizioni radicalmente pessimistiche della società umana in cui tutto è domninato dal meccanismo della lotta per la vita , un meccanismo crudele per cui il più forte schiaccia il più debole e ciò non può mutare perché insito nella natura stessa.Quindi l'altruismo, la generosità disinteressata e la pietà sono dei valori ideali che non trovano posto nella realtà affettiva, al contrario l'idea che gli uomini siano mossi dall'interesse economico, ricerca dell'utile ed il volero sopraffare gli altri.

Il verismo di Verga e la sua rappresentazione del reale fu fredda e distaccata, il narratore è in prima persona ovvero si identifica con il personaggio stesso, egli si eclissa, e descrive semplicemente un fatto senza criticare poiché trattandosi di una realtà immodificabile egli non giudica ciò che avviene perché ciò sarebbe inutile e privo si un senso,infatti l'intelletuale deve limitarsi a trarsi fuori dal campo della lotta per studiarla senza passione e rendere la scena con i colori adatti, al contrario di Manzoni in quale contrariamente giudicava i suoi personaggi e le azioni perché affermava che ci fosse un' alternativa e si poneva come un educatore dei valori morali e civili.

I personaggi verghiani non si ribellano infatti poiché la loro vita è dominata dal fatto che non viene concessa loro alcuna liberà di realizzare i propri sogni ed aspirazioni, essi non possono uscire dal loro stato sociale come in Mastro don Gesualdo che invano tenta di diventare don., la società è immobile, si è condannati dal dolore e sconfitta ed il progresso non reca felicità al contrario dei positivisti, ma bisogna affidarsi alle proprie forze,e vana è la ricerca di un benessere, anzi quasi sicuramente ritiene che si vada incontro solo a delle sofferenze. Cosa che accade nei Malavoglia, un romanzo che fa parte del Ciclo dei Vinti, in cui predomina il fatto che la condizione sociale non possa cambiare, se si cerca di uscirne si avranno solo sventure, come accade per Ntoni il quale porterà ad un degrado la sua vita per scelte sbagliate e in seguito alla famiglia stessa.

Anche Svevo ha come punto di riferimento le teorie di Darwin sull'evoluzione fondata sulla selezione naturale e lotta della specie, ed infatti presenta il comportamento dei suoi eroi come prodotto di leggi naturali immodificabili non dipendenti dalla volontà ed in questo modo si rifà anche al filosofo Shopenahuen che parla appunto della negazione della libertà di scelta.Può sembrare un contrasto il fatto che Svevo si rifaccia al Positivismo con Darwin e all'antipositivismo con Shopenhauen, ma egli non ne riprende l'intera ideologia ma assume da questi diversi aspetti critici e analitici.Svevo riprende la la propensione a valersi di tecniche scientifiche di conoscenza ed il rifiuto di attività spiritualistiche, ma di Darwin ne respinge l'ottimismo e fiducia nel progresso, e del positivismo la presunzione che la scienza sia affettiva ed indiscutibile.

L'assimilazione dei vari punti lo porta alla concezione secondo cui i comportamentismi sono un prodotto di leggi immodificabili e indipendenti dalla volontà, ma sa cogliere quali comportamenti hanno radici nei rapporti sociali e nn sian un prodotto di natura ed in questi ne mette in luce la responsabilità individuale dell'agire ed un atteggiamento molto critico contrariamente a Darwin o Verga che nn giudica.

Egli invece diventa lo smascheratore degli autoinganni dei suoi personaggi e smonta gli alibi e autoinganni attraverso cui ciascuno si illude circa il fatto di sentirsi innocente ad aver fatto un azione, e da Marx riprese le influenze del Marxismo e percezione della lotta di classe , attraverso Freud analizza il fatto che tutti i fenomeni psicologici vengono determinati dai conflitti sociali, ciò determinato dalla società in cui si vive.

Egli riprende i temi della psiche di Freud e le sue teorie psicanalitiche che vengono affrontate nei suoi rimanzi in particolare La coscienza di Zeno, e già ripresi prima delle teorie psicanalitiche in Una vita e Senilità. Non apprezza la psicanalisi come terapia che pretendeva di partire alla salute del malato di nevrosi ma come strumento conoscitivo che indaghi la realtà psichica, afferma "grande uomo quel nostro Freud ma più per i romanzieri che per ammalati".

Viene ripresa in modo critico nelle sue concezioni: i personaggi di Svevo sono dei malati estranei alla vita (es Brentani "Salinità", e Nitti "in una vita" come anche Zeno della "coscienza di Zeno".

Egli sono estranei alla vita, disadattati, alienati, nevrotici incapaci di stabilire rapporti sociali e inserirsi nel mondo, sono contemplativi (tendon sempre a guardare dentro e nn agire) e autodifendere loro azioni con giustificazioni assurde.

Ma questa malattia come viene detto nella Coscienza di Zeno è insita nella vita stessa (inquinata alle radici ), solo con catastrofe si può arrivare a SALUTE, l'unica soluzione però è quella di lasciarsi vivere,distacco ironico.

La psicanalisi però nn può guarire la vita stessa  tutti sono malati, i sani sn quelli che nn si accorgono di essere malati, SALUTE=MALATTIA INCONSAPEVOLE,

malattia quindi condizione privilegiata per conoscersi.

L'intetto è un abbozzo, un essere in divenire ed è meglio dei sani, essi infatti poco adattati e ad un cambiamento improvviso nn ne risentono, spiega questo concetto cn la teoria del Mammuth:animale si è subito adattato ma al minimo cambiamento si è estinto,uomini invece deboli,indifesi,conservano delle potenzialità e abitudini e riescono a vivere con cambiamenti.(inetti importantissimi perché poco adattati sono unici che posson portare ad un cambiamento del mondo).

La società è vista come lotta di classe anche per Marx e parla di materialismo storico ovvero la storia umana è caratterizzata dal lavoro sociale, inteso come atto che soddisfi i bisogni naturali.

Il suo momento determinante egli lo trova nel lavoro che produce a sua volta la divisione della società in classi.Tutta la storia quindi è configurata come una continua lotta di classe ed ognuna tende a portarsi in posizione egemonica rispetto alle altre.

Secondo Marx la classe che domina è quella che possiede i mezzi di produzione e la ricchezza sociale ed impone ad altre classi i propri valori e la propria cultura.Da qui nasce il concetto di struttura e sovrastruttura: la struttura è costruita dai rapporti economici tra le persone e l'accesso alle risorse ed è oscurata dalle sovrastrutture culturali ed ideologiche che giustificano il fatto che nelle posizioni più alte devono stare chi possiede i mezzi economici e quindi dominare le classi basse(operai)

Anche in questo caso l'unica cosa da fare secondo Marx è lottare per l'alienazione degli operai (proletariato) da parte dei capitalisti per il raggiungimento di una società senza classi (società comunista)e l'eliminazione di questa lotta millenaria.Marx quindi ritiene ingiusto il capitalismo non tanto perché offirsse agli imprenditori mezzi potenti di controllo nei confronti della plebe, ma era proprio contrario ad una divisione del lavoro(realizzata solo nella società tribale).

Marx quindi non era mosso da sentimenti di compassione verso le classi popolari al contrario di Charles Dickens uno scrittore inglese dell'800.

He observes the gloomy suburbs of the industrial town during the Victorian Age in England and of the dreary life led by the poor and the pitful conditions of the workers in the factories, he do a realistical portrait of Victorian society, and to urge social reforms. exploitation of labour and corruption, by capitalistic and utilitarian means or inadequacy in the social services.

The setting in Dicken's novels it's important to understand the type of life that the people must do, Cocketown in Hard Time is a quite realistic, the tipical industrial towns, and symbolic portrait of the poverty both economic and spiritual that oppresses the working classes.Also children with the Poor Laws are forced to go to work in Parish-run workhouses, in return for whitch they received food to survive.

He denunce this type of condition and in London when he walks down the street try different variety of life, people in poverty and upper classes and middle calsses(bankers,landlord.)

In the novel "David Copperfield" and Oliver Twist", Dickens attacks this condition: debtor's prisons, workhouses, repressive education, capital punishment and conformist masked by religion and justice.

Le teorie Darwiniane furono determinanti per l'affermarsi di ideologie naziste, infatti le teorie di Darwin vennero in qualche modo distorte e interpretate da Hitler secondo la sua ideologia.La teoria di Darwin applicata alla società afferma che ogni forma di lotta tra le specie sia un fattore fondamentale per l'evoluzione ed il progresso sociale.

I Darwinisti in qualche modo sbagliavano però nel ritenere l'uomo come un animale qualsiasi, ma al contrario dotato di ragione e non seguire sempre il proprio istinto.Hitler riprende le concezioni di Darwin secondo cui tra tutti gli uomini vi deve essere lotta aperta e le razze umane più civili stermineranno in tutto il mondo quelle selvagge.

Il nazional socialismo segue Darwin e crede appunto che questa lotta sia necessaria per il miglioramento dell'umanità e della razza e viene negata l'origine divina dell'uomo.

Egli ritiene che la stirpe tedesca sia una stirpe eletta in quanto erede della raza ariana, che nel corso della storia aveva sottomesso le razze inferiori.Quindi la strategia di Hitler era scaricarsi su un capro espiatorio(ebrei) attraverso la campagna antisemita, e cercò consenso verso le classi dirigenti del paese presentandosi ad esse come il restauratore del giusto ordine.

Disse anche che la democrazia non era giusta perché negava i valori particolari del singolo ed al suo posto si affermava un valore complessivo, e quindi la negazione delle differenze di valore all'interno di un popolo, in questo modo i cervelli più capaci sarebbero stati equiparati a tutti gli altri, ma comunque ne sarebbe nata una sopraffazione.

Egli chiama democrazia come dominio della stupidità popolare e della mediocrità e ritiene che sia meglio che governino il mondo gli individui maggiormente adatti "cervelli capaci" e quindi alla supremazia delle razze migliori.Queste ideologie sono basate da un forte etnocentrismo (Sumners) che tende a considerare il proprio gruppo al centro di ogni cosa, tutti gli altri valutati in rapporto ad essi e ciò crea coesione ed aggressività nei confronti dell'out-put, generati conflitti attraverso atteggiamenti di razzismo. Questa tendenza a marcare le differenze tra i gruppi è legato al bisogno fondamentale di identificarsi distinguendosi dalgi altri e ciò da luogo a concezioni secondo cui è naturale che vi siano differenze tra esseri umani (biologiche, fisiche) o pregiudizi(giudizi a priori) e da qui si è disceso al genocidio degli Americani e la Shoa.

Tutto portato a legittimare il fattori come schiavitù come ad esempio le differenze raziali tra i neri prima giustificate in nome di sacre scritture, poi teorie scientifiche sull' inferiorità psicofisica.

E concetto di Intrarazzismo, paura del diverso che portano a disordine sociale causate dal colonialismo es Africa cn tratta degli schiavi ad opera dei più potenti(inglesi) rispetto i deboli, e con Shoah e Deportazione degli ebrei nei campi di Sterminio, tutto questo determinato dal Darwinismo Sociale.

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