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P. Gauguin ( 1848-1903)
Eugene Henry Paul Gauguin, pittore francese, nasce a Parigi il 7 giugno 1848 da Clovis Gauguin, un giornalista antimonarchico, e da Aline Marie Chazal. Muore ad Atuana Hiva-Oa, nell'arcipelago delle Isole Marchesi, l'8 maggio del 1903, all'età di 54 anni.
Precursore del 'fauvismo'
Accolto tra gli impressionisti, Gauguin gettò le basi del 'sintetismo' ispirandosi alle stampe giapponesi e all'arte primitiva e rifiutando la prospettiva; dette la preferenza ai colori violenti e ad un marcato contorno delle figure; fu anche il precursore di quel movimento pittorico sviluppatosi tra il 1898 e il 1908 che prese il nome di 'fauvismo'.
La vita
Un anno dopo la sua nascita, la famiglia di Gauguin parte per il Perù abbandonando la Francia che in quei giorni vedeva l'ascesa al potere di Napoleone III; durante il viaggio il padre muore e la madre trova ospitalità presso dei parenti a Lima. Nel 1855 fanno ritorno in Francia, ad Orléans, dove trovano ospitalità presso lo zio Isidore; qui Gauguin inizia gli studi dal 1859 al 1865. Dopo aver svolto svariati lavori sulle navi mercantili e partecipato alla guerra come marinaio sulla corvetta 'Jerome Napoleon', torna a Parigi e trova lavoro presso l'agenzia di cambio Bertin, diventando un abile uomo d'affari, ma ci rimarrà solo fino al 1883 quando crollerà la borsa e lui verrà licenziato. Il 22 novembre 1872, sposa Mette Sophie Gad, una bambinaia danese dalla quale avrà cinque figli: Emile, Aline, Clovis, Jean-Renè e Pola.
L'amicizia con Pissarro e Van Gogh
Incomincia ad appassionarsi di arte quando col suo tutore Arosa,collezionista d'arte che gli insegna i primi dettami dell'arte contemporanea, incomincia a frequentare le mostre d'arte parigine, e la figlia di Arosa gli insegna a dipingere. Gauguin nel 1874 si iscrive all'academia Colarossi e in quegli anni stringe amicizia con Pissarro che gli fa conoscere pittori impressionisti con i quali espone dal 1880 al 1886; sempre sotto la protezione e la tutela di Gustave Arosa, frequenta Schuffenecker, pittore e gallerista e nel 1876 riesce ad esporre uno dei suoi dipinti.
Cinque anni dopo, nel 1881 ha una critica favorevole per il dipinto 'Suzanne che cuce'. Un crac in borsa nel 1882 gli fa perdere il posto di lavoro: per lui è un ottimo pretesto per dedicarsi completamente alla pittura; ma, oltre al lavoro, perde anche la famiglia: la moglie non condivide la sua scelta di vita e torna dalla madre in Danimarca coi figli; si convince sempre più della opportunità di allontanarsi da una vita che non ama e da un mondo che non condivide.
Ritrova la fiducia in sé stesso a Pont-Aven, in Bretagna, dove fa la conoscenza di Bernard, e anche se non guadagna nulla, elargisce con soddisfazione consigli ai giovani pittori, perfezionando la sua arte. Nel 1886 conosce Theo e Vincent van Gogh; impara l'arte della ceramica con Chaplet, ma la sua vita inizia ad essere influenzata dal desiderio di visitare paesi esotici e parte così con l'amico Laval per la Martinica. L'anno dopo però i due fanno ritorno a Parigi, poveri e ammalati; Gauguin trova ospitalità presso Theo van Gogh il quale gli espone dei suoi quadri nella propria galleria.
Ritorna a Pont Aven e qui abbandona l'impressionismo gettando le basi insieme a Bernard del 'simbolismo sintetico'.
Nel 1888 è ospite per un paio di mesi nella casa di Vincent Van Gogh, ma dopo una lite furiosa nata tra i due Gauguin scappa e torna a Parigi. Organizza mostre e, grazie a due articoli favorevoli di Octave Mirbeau, vende alcuni dipinti per finanziarsi, nel 1891 il suo espatrio verso Tahiti.
Nell'isola dell'Oceano Pacifico inizierà a scrivere un racconto autobiografico ('Noa Noa'): Il suo soggiorno durerà solo due anni; infatti una malattia agli occhi, la solitudine ed anche la mancanza di denaro lo costringono a far ritorno a Parigi insieme alla sua compagna giavanese Anna. In Francia inaspettatamente lo attende un'eredità avuta dalla morte dello zio Isidore. Dopo uno scarso successo di vendita dei suoi quadri riparte per Tahiti nel 1895. Due anni dopo muore la figlia Aline e viene pubblicato il suo libro 'Noa Noa'. Gauguin si ammala di sifilide e il suo fisico è irrimediabilmente compromesso anche per l'eccessivo uso di alcool e una grave cardiopatia. Nel 1898 tenta il suicidio e l'anno dopo la sua nuova compagna, Pau'ura, gli dà un figlio: Emile.
La salute di Gauguin peggiora: entra ed esce dagli ospedali e nel 1901 si trasferisce nell'arcipelago delle isole Marchesi, vorrebbe ritornare in patria ma il medico gli sconsiglia il viaggio: morirà l'8 maggio del 1903. Una raccolta delle sue lettere ad amici e familiari è stata pubblicata postuma.
Resta nell'aneddotica la storia legata al suo ultimo dipinto. Il quadro, giunto a Parigi, non rappresentava un soggetto chiaro e nessuno riusci ad identificare cosa Gauguin intendesse rappresentare; quale elemento di Tahiti l'avesse ispirato nell'ultima opera. Ci volle del tempo perché qualcuno capisse che il quadro era stato esposto capolvolto. Ruotandolo appariva un paesaggio innevato con un gruppo di case. Nella calda Tahiti aveva ricordato la sua amata terra natale.
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