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NICCOLO' TOMMASEO
Tommaseo concepisce l'educazione come forza renditrice dell'uomo; infatti fonda essa sulla religione e le assegna come fine l'emancipazione dell'umanità dal male. Nei suoi scritti egli si dimostra acuto moralista e fine psicologo.
Egli descrive il suo modello d'educazione del bambino in varie sfaccettature, diverse ma interdipendenti tra loro. Innanzitutto fa riferimento all'insegnamento dell'aritmetica nelle scuole, e all'influenza che quest'ultima può avere sul singolo individuo. Secondo Tommaseo lo studio dei primi calcoli non doveva essere astratto ma bensì materiale e utilitario, rendendo così l'apprendimento più facile con l'aiuto degli elementi numerabili a loro più comuni nell'ambito della quotidianità(es. somma del numero di penne che utilizzano,del numero di ore che trascorrono a scuola, ecc). In questo modo i fanciulli potranno affezionarsi meglio all'aritmetica, materia che inizialmente può risultare noiosa, utilizzando la capacità d'osservazione e di confronto dei fatti. Effettivamente la vera scuola è quella in cui il maestro e l'alunno partecipano insieme all'educazione; e allora non solo il ragazzo ma anche l'insegnante trae un apprendimento dall'atto educativo.
E' sicuramente noto che nella nostra mente vi è una cosiddetta forza creatrice che permette all'intelletto di elaborare in maniera autonoma tutte le informazioni che vengono fornite al nostro cervello. E' chiaro che il bambino per realizzare pensieri personali, deve far proprio il concetto d'interesse , che lo deve animare spingendolo alla ricerca del sapere. Da tutto ciò, spiega Tommaseo, si trae l'esigenza di adeguare l'insegnamento alle singole personalità, dando così luogo al principio dell'individualizzazione dell'insegnamento.
Infine, lo psicologo cerca di mettere in rilievo l'importanza della ginnastica; questo genere d'educazione, ovvero fisica, se insegnata in modo vario ed armonioso, porta a benefici oltre che fisici, igienici, psicologici, etici e civili. Gli antichi ad esempio dividevano la ginnastica in militare, atletica e medica; certo è che gli esercizi del corpo sono la più sicura di tutte le medicine. Oltre ad alleviare il male, diffondono nell'uomo una corrente di giovinezza che lo matura dandogli forza ed agevolezza nella vita: com'è ben noto, nell'antichità le statue erano ispirate alla forza ed alla bellezza corporale e quest'ultima corrispondeva all'ideale dell'uomo antico.
La ginnastica praticata sin da bambini poteva aiutare in qualsiasi difficoltà che si fosse incontrata nella vita, dalle guerre per i militari alle abitudini più quotidiane, dai lavori manuali non ancora affidati alle macchine alla vita in povertà.
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