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JHON LOCHE:(1632-1704)fu una persona molto importante nella storia dell'inghilterra e del pensiero inglese(molto importante è stato il suo intervento in campo politico).Grazie alla politica viene in contatto con realtà fortemente importanti che hanno contribuito alla sua formazione.La sua prima attività inizia durante la rivoluzione inglese,grazie all'indipendenza e alla tolleranza di quei tempi Locke inizia i suoi studi teologigi.Con la monarchia si dedica alla ricerca filosofica.Era un astrologo e uno storico.Nel 1666 conosce lord Ashley Cooper e diventa suo consigliere e si trasferisce a Londra, dove fa delle riflessioni etico-politiche.Nel 1667 scrive l'epistole sulla tolleranza e comincia a dedicarsi di più alla filosofia.Diventa membro della Royal society.Viaggia molto continuando a stare vicino a Cooper (che diventa sempre più importante). Nel 1682 entrambi lasciano la corte (perché erano contro gli stuart). Locke va ad Oxford e in Olanda dove studia e fa sua opera più importante (saggio sull'intelletto umano).Rientra in Inghilterra con Gulielmo D'Orance (gloriosa rivoluzione) e gli stuart vengono cacciati.Ottiene così grande fama di antistuartino grazie alla quale può ottenere grandi incarichi pubblici.
Lock è considerato l'autore dell'empirismo(basato e tratto dall'esperienza, empirea = esperienza).è una filosofia che basa la propria conoscenza sull'uso fondamentale dell'esperienza.Locke concentra la propria riflessione su tre ambiti tematici:1-teoria delle conoscenza;2-la politica;3-la religione.
1-Il suo obiettivo è quello di indagare i limiti delle possibilità del pensiero umano,dell'intelletto.Il proponimento di Locke è quello di eliminare le pretese della metafisica e determinare concretamente il funzionamento dell'intelligenza umana.Da qui parte la ricerca sull'origine della conoscenza umana.23-L'indagine si basa sui limiti di azione e di controllo delle istituzioni della società,sul rifiuto di ogni forma di finalismo e intolleranza e sulla rivendicazione della separazione tra sfera pubblica e privata,tra stato e chiesa,tra diritti/doveri civili e la fede.
Nonostante Locke sia l'iniziatore dell'empirismo,egli non è totalmente empirico,mantiene infatti ancora stretti legami tra intelletto ed esperienza.Locke si trova a cavallo tra due secoli e tra varie culture e cerca di mettere insieme diverse realtà culturali.Secondo Locke la conoscenza deriva dai sensi e ciò che sta al di fuori della nostra esperienza non è conoscibile.Diversamente dagli altri empiristi Locke continua ad usare molto l'intelletto e la ragione(che rielabora la conoscenza data dai sensi catalogano e percepiscono le sensazioni).Locke critica molto il razionalismo di Cartesio,è più vicino a Bacone e al metodo induttivo analitico di Bacone(che porta ad analizzare,smembrare,catalogare),finalizzato a far acquisire all'intelletto certe nozioni e a stabilire sia i gradi di certezza della nostra conoscenza,sia i fondamenti di credenze e opinioni(queste variano di persona in persona poiché in ognuno c'è una diversa certezza nella propria conoscenza).Locke fugge sia il dogmatismo Cartesiano e razionalista,sia lo scetticismo(che dice che non è possibile conoscere).Ciò che importa non è conoscere ogni cosa,ma solo quello che è importante per la propria vita pratica.La natura della conoscenza è pratica,(c'è ancora la possibilità di una conoscenza diversamente dagli empiristi che sono totalmente scettici).
Teoria delle idee:come primo passo per l'analisi della conoscenza,Locke parte dalla critica all'innatismo.Per Locke la mente umana all'inizio è una tabula rasa,priva di idee e di conoscenza.la mente umana quindi non contiene nessun elemento a priori e deriva totalmente dall'esperienza.Non è possibile che ci sia una conoscenza cronologicamente antecedente all'esperienza.Locke si pone anche il problema dell'idea di dio:secondo lui è erroneo pensare che ci siano delle regole assolute e innate(dio;princ.di non contrad.)perché non esiste nessun principio universale su nessuna idea poiché quelle idee che si pensava fossero innate, in realtà non sono universalmente condivise,attorno ad esse non esiste un accordo comune.Con questo Locke vuole negare solo l'innatismo di tali idee, non il fatto che si tratti di verità certe.Si può arrivare alla certezza dell'idea di dio allo stesso modo in cui si può dimostrare che tre angoli interni di un triangolo diano un angolo piatto.L'esperienza è il fondamento di tutta la conoscenza,sia per quanto riguarda oggetti e rappresentazioni della natura, sia per quanto riguarda percezioni e sensazioni. IDEE=tutto ciò che è oggetto della nostra intelligenza quando pensiamo(sensazioni,ricordi.)L'esperienza per Locke è di due tipi:ESTERIORE(sensazione) e INTERIORE(riflessioni)la conoscenza è un'insieme di idee.Ci sono idee semplici e idee complesse(o di riflessione).Le idee semplici si formano attraverso l'esperienza, sono alla base della conoscenza,provengono dalla qualità delle cose,da una percezione passiva data dall'esterno.Le idee complesse sono prodotte dall'associazione di varie idee semplici.Le qualità degli oggetti si dividono in primarie(oggetto di più sensazioni,oggettive)e secondarie(oggetto di una sola sensazione,soggettive).Le idee infine vengono mantenute e contemplate attraverso la memoria.La contemplazione è l'avere un'immagine ben chiara di qualcosa;la memoria è il raffiorare di un'immagine.per Locke l'idea di sostanza non è conoscibile poichè siamo privi delle facoltà atte a raggiungere la conoscenza dell'essenza delle cose.Viene quindi rifiutata la possibilità di una conoscenza sul piano ontologico,per Locke l'intelletto umano non può andare oltre l'ambito dei fenomeni. Le attività dell'intelletto sono 4:1-perczione passiva delle idee semplici(derivano dalla qualità)2-combinazione delle idee semplici in idee complesse(per es. spazio e tempo)3-relazioni:sono rapporti tra cose e idee(es.identità-diversità;causa-effetto)4-astrazione:attraverso l'astrazione Locke coglie gli elementi comuni a più esperienze(con la ragione).Il linguaggio deriva da un progetto di astrazione.Questo è fatto di segni convenzionali di cui gli uomini si servono per fissare,ricordare e comunicare i loro pensieri.Locke è il primo a ragionare sul linguaggio.Il linguaggio astrae dei suoni e li mette su carta.La parola è una convenzione,è diversa dalla realtà delle cose e può rimandare a un'idea o a un'altra,a seconda delle persone,delle culture. Una delle maggiori critiche mosse a Locke è quella che in realtà lui recupera un certo innatismo e quindi si contraddice.le idee sono innate,ma la funzione conoscitiva e la conoscenza della percezione si. La filosofia di Locke non coglie più l'essenza delle cose,la loro specificità.non si coglie più la metafisica perché di questa non c'è esperienza(scetticismo).La ragione non è infallibile,ma probabile.Locke definisce la conoscenza come la percezione della concordanza o discordanza tra le nostre idee. Ci sono tre modi per l'intelletto di conoscere:-attraverso i sensi(è una conoscenza immediata)-attraverso l'intuizione (è una conoscenza chiara e certa che non ha bisogno di prove)-attraverso la dimostrazione(è una conoscenza che si muove in modo mediato attraverso le prove). Intuizione,sensazione e dimostrazione conducono ad una conoscenza certa ed evidente. Nonostante inizialmente Locke neghi l'innatismo delle idee e la possibilità di conoscere che dio esista,alla fine si contraddice, dicendo che dio, essere eterno e infinitamente potente, ha generato ogni cosa,poiché dal nulla non nasce nulla e quindi dio esiste(deve per forza esistere una causa prima di tutte le cose).Dio(dal nulla non nasce nulla quindi dio esiste), anima(l'anima è la conoscenza della propria esistanza),mondo(il mondo è la causa delle nostre sensazioni):sono le tre idee metafisiche. Tra ragione e fede non c'è contraddizione.La fede si occupa di ciò che è al di sopra della ragione,ma non può andare contro a quelle che sono le certezze della ragione.
In accordo con i Wighs(partito liberale inglese)Locke scrive i due trattati sul governo, in cui espone la sua concezione politica e in qualche modo cerca di giustificarela gloriosa rivoluzione.Il testo venne anche definito il manifesto del primo liberalismo inglese.l'opera mirava all'istituzione di governi costituzionali fondati sul consenso,sui diritti civili e sulla divisione dei poteri.Locke ripudia assolutismo e dispotismo.Secondo lui tutti gli uomini sono per natura liberi e uguali.Uno stato, secondo locke,si può conseguire a mantenere solo attraverso il diritto e la legittimità.Gli uomini si differenziano tra loro da età,virtù,capacità,educazione,merito,ma questo non contraddice l'eguale diritto che essi hanno di libertà naturale.Anche se esistono poveri e aristocratici la legge è uguale per tutti.I 4 grandi diritti naturali degli uomini sono:il diritto alla vita,alla sicurezza,alla libertà e alla proprietà.La politica ha il compito di garantirli. Si va verso uno stato civile,verso la democrazia.C'è la neccessità di superare la precarietà dello stato di natura e di prevenire lo stato di guerra.A tal fine ognuno subordina alla comunità politica la libertà di provvedere alla propria conservazione e rinunzia al diritto di farsi giustizia da sé.L'esistenza di un'autorità a cui appellarsi denota lo stato civile.Nemmeno lo stato civile tuttavia offre assoluta sicurezza al cittadino.Per Locke la proprietà privata è un diritto originario,connaturato all'essere umano.Lo stato ha il dovere di salvaguardare questo diritto.Il passaggio dallo stato di natura allo stato civile non è immediato e automatico.L'uomo,secondo Locke,non è predisposto ne ad una vita sociale del tutto armoniosa,né a una vita solitaria e associale. Per Locke la famiglia,l'attività economica,le opinioni culturali e religiose esulano dalle competenze dello stato e non ne tollerano l'invadenza.Locke classifica tre forme di governo:democrazia(molti esercitano il potere)oligarchia(un piccolo gruppo esercita il potere)monarchia(il potere è tutto concentrato nelle mani di uno solo).
Per Locke in uno stato il potere supremo è il potere legislativo.Ci sono tuttavia tre limiti fondamentali che vengono posti al potere legislativo:1-il legislatore emana le leggi solo in vista del bene pubblico;2-tutto ciò che riguarda lo stato riguarda l'individuo,ma non viceversa;3-il campo degli interessi privati va oltre il raggio d'azione dello stato. L'individuo conserva una sua autonomia rispetto allo stato.Infine le leggi dovranno essere stabili e uguali per tutti. Il potere esecutivo presiede all'esecuzione delle leggi ed è sempre in atto. Il potere federativo presiede alle relazioni internazionali,esercita la sua autorità nell'ambito dei rapporti interstatali. Questi due poteri sono subordinati al potere legislativo,che è nelle mani del popolo(o meglio di chi il popolo decide di delegare). Locke teorizza la divisione e l'equilibrio dei poteri:le funzioni principali dello stato devono venire esercitate da persone e organi diversi,fra poco cooperanti e in controllo reciproco. Questo serve a garantire i diritti del popolo. Locke condanna despoti e tiranni. La legge del più forte infatti ignora il consenso,calpesta i diritti altruie impedisce pace e stabilità. Solo il consenso,mai la forza,vincola un popolo all'obbiedenza. Non nascendo da un accordo,il potere dispotico non è un potere politico.Tiranno è colui che esercita il proprio potere a proprio vantaggio,contro il bene di chi gli è soggetto. La tirannide azzera lo stato civile e dissolve le istituzioni pubbliche,quindi:il popolo ha diritto a ricorrere alla forza per liberarsi dalla sua oppressione. Locke riconosce il diritto di rivoluzione come resistenza a un potere illegittimo e come restaurazione dello stato.
Epistola sulla tolleranza:Locke pone la tolleranza alla base dei rapporti tra religione e amministrazione politica. Ambito religioso e politico devono rimanere distinti:i diritti individuali della coscienza sono infatti inalienabili(non possono essere ne ceduti,ne venduti).Lo stato può intervenire solo nel regolamento delle pratiche religiose le quali non devono interferire con l'ordinamento della società umana.Il culto e la fede rientrano nell'ambito interiore della coscienza e quindi sono cose private.autorità religiosa e civile risultano nettamente separate. Locke è deista.Crede cioè in un solo dio,ma non nel cristianesimo.Il contenuto della sua ricerca religiosa è razionale e antidogmatico.
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