|
Visite: 1412 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:Pablo nerudaPABLO NERUDA BIOGRAFIA Nace en Parral el 12 de Julio P. Cezanne (1839-1906)P. Cezanne (1839-1906) Paul Cézanne (Aix-en-Provence, 19 gennaio 1839 - Aix-en-Provence, 22 P. Gauguin ( 1848-1903)P. Gauguin ( 1848-1903) Eugene Henry Paul Gauguin, pittore francese, nasce |
Henri Bergson
Il pensiero di Bergson costituisce uno dei momenti più alti del movimento di reazione al Positivismo che caratterizza i primi decenni del XX secolo.
Per Bergson la realtà è fluire, vita, divenire complessivo, slancio creatore. La cultura positivista aveva privilegiato una visione della realtà centrata sui fatti e sulle loro relazioni quantitative; l'approccio alla vera realtà delle cose è invece quello fornito dalla metafisica: la scienza si ferma al relativo, la metafisica giunge all'assoluto. La scienza usa l'analisi, la metafisica l'intuizione. Ma Bergson non è ostile alle scienze, bensì allo scientismo: egli tiene conto delle ricerche che avvengono in alcuni campi scientifici, e il suo ideale è quello di una filosofia positiva che sappia procedere in collaborazione con la scienza.
La vita della coscienza, col suo incessante fluire, è irriducibile ai dati: non è statica ma dinamica, non è costituita da fenomeni quantitativi ma qualitativi, non è caratterizzata da estensione ma da intensità. Dalla scienza il tempo viene considerato come una successione di istanti descrivibile attraverso una linea costituita da una serie infinita di punti. Ma quella della scienza non è l'unica concezione possibile del tempo: la scienza, anzi, non è in grado di cogliere la caratteristica originaria del tempo stesso, che è il fluire. Il tempo vissuto (tempo della coscienza) non è costituito da una successione di momenti statici, ma avvertito come flusso continuo e movimento incessante di stati di coscienza, ciascuno dei quali contiene quello che lo precede. Il tempo della coscienza è durata reale, in cui non vi sono due momenti identici (è irreversibile, mentre il tempo della scienza è reversibile).
La coscienza è tutt'altro che "funzione" del cervello: il cervello è solo un tramite della coscienza, uno strumento di mediazione con la realtà esterna.
La memoria è il presupposto del tempo interiore e della coscienza. C'è una memoria meccanica, regolata dalle abitudini, e una memoria spirituale, in cui il passato vive continuamente nel presente facendo un tutt'uno con esso. Il passato non é cancellabile, né lo è il ricordo puro, anche se non viene percepito dall'individuo nella sua proiezione del mondo.
Si ha dunque l'affermazione di un inconscio (dato che i ricordi puri sussistono a livello profondo, pur senza essere più coscienti) e di una connessione (non più contrapposizione) tra il profondo della coscienza e la sua superficie.
Fondamentale in Bergson è il concetto di evoluzione creatrice: slancio, progresso, creatività infinita e imprevedibile.
L'istinto è la capacità innata di usare strumenti organizzati forniti dalla natura (organi del corpo) e ha suo fondo la necessità della vita; l'intelligenza è la capacità umana di fabbricare strumenti artificiali per fini pratici e utilitari; l'intuizione è fusione di istinto e intelligenza, istinto consapevole e disinteressato, capace di cogliere la "durata reale", la "memoria pura", lo "slancio vitale": essa è l'autentico organo della filosofia. L'intuizione coglie lo slancio originario della vita, che né il meccanicismo né il finalismo possono individuare in quanto non colgono il movimento, che è la realtà stessa.
Bergson distingue una società chiusa, basata su automatismi sociali, condotte abitudinarie, passive e meccaniche, da una società aperta, dinamica, caratterizzata dall'amore dell'umanità. Distingue inoltre una religione statica, che pone l'uomo al riparo dal rischio, da una religione dinamica, azione efficace nel mondo, intuizione piena dello slancio vitale e dell'evoluzione creatrice.
Appunti su: |
|
Appunti Arte cultura | |
Tesine Musica | |