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P. Cezanne (1839-1906)
Paul Cézanne (Aix-en-Provence, 19 gennaio 1839 - Aix-en-Provence, 22 ottobre 1906) è stato un pittore francese.
Suo padre era Louis-Auguste, un ricco fabbricante ed esportatore di cappelli e sua madre era Anne-Elisabeth Aubert (una sua dipendente). I suoi genitori si sposarono nel 1844, quando Paul aveva già 5 anni. Pare che il cognome Cézanne sia un francesismo e riveli le lontane origini italiane dell'artista: deriverebbe infatti dal nome del paese di Cesana (TO), località delle Alpi Occidentali. Gli antenati del pittore si sarebbero mossi dal Piemonte intorno al 1750, per praticare oltralpe il mestiere di cappellai.
Nel 1858 si iscrisse a giurisprudenza, accorgendosi però di non essere portato agli studi; decise quindi di frequentare la scuola di belle arti ad Aix-en-Provence e successivamente si trasferì a Parigi (1861) dove frequentò l'Académie Suisse e conobbe altri artisti come Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, Alfred Sisley e Frédéric Bazille.
Dopo qualche tempo, deluso, fece ritorno al suo paese dove trovò impiego nella banca del padre.
Tutt'altro che scoraggiato continuò a studiare finché nel 1862 ritornò a Parigi. Due anni dopo presentò al Salon un'opera che però venne respinta; un rifiuto che si sarebbe ripetuto diventando quasi una regola: ogni anno Cézanne presentava un dipinto al Salon ed ogni volta subiva una bocciatura; con la sola eccezione nel 1882 quanto una sua opera venne accettata, ma soltanto perché tra i membri della giuria c'era un suo amico.
Nel 1869 conobbe una giovane sartina, Hortense Fiquet, e andò a vivere con lei; tre anni dopo dalla loro unione nacque un figlio chiamato come il padre, Paul. Non potendo più permettersi di vivere a Parigi si trasferì a Pontoise anche su consiglio di Pissarro, che vi si era stabilito da qualche tempo. Dopo neanche un anno si trasferì ad Auvers per tornare, nel 1874, nella sua amata Parigi. Questi anni furono fondamentali per il pittore; infatti grazie alla vicinanza di Pissarro si avvicinò alla pittura paesaggistica ed allo stile impressionista. Così partecipò alla prima e terza mostra degli impressionisti ma in entrambe le occasioni le sue opere furono stroncate dai critici.
Nel 1878, quando il padre scoprì che il figlio viveva con una donna e che avevano un figlio, smise di sostenerlo economicamente. Cominciò allora un periodo estremamente difficile durante il quale trovò un aiuto economico nel suo amico di infanzia Émile Zola, che nel frattempo era diventato un romanziere di successo ma la loro amicizia si interruppe nel 1886 quando Zola scrisse 'L'Opera', un romanzo sulla vita di un pittore fallito: Cézanne si riconobbe in questo libro e per questo decise di non rivolgergli più la parola. In questi anni si staccò anche dagli impressionisti e cominciò a maturare un nuovo stile pittorico attento alla struttura dello spazio ed ai volumi degli oggetti.
Sempre nel 1886, sposò Hortense (partecipe anche il padre che aveva finalmente accettato l'unione), e dopo alcuni mesi il padre morì lasciandogli in eredità una cospicua fortuna.
Nel 1890 si ammalò di diabete. Negli ultimi vent'anni di vita si dedicò totalmente alla pittura e pian piano si staccò anche dalla moglie fino alla definitiva separazione nel 1895. Mantenne invece sempre i rapporti con l'amico pittore Claude Monet e nel 1894 andò a trovarlo a Giverny.
I dipinti di Cézanne vennero esposti in alcune rare mostre collettive tenutesi a Parigi ed in altre località ma fu trascurato dal mondo artistico sino al 1895 quando il mercante d'arte Ambroise Vollard organizzò nella sua galleria di Parigi una vasta 'personale' dell'artista; la mostra suscitò grande interesse tra i giovani artisti che ne fecero il loro idolo; anche i collezionisti incominciarono a guardare con sempre maggiore interesse il suo lavoro. Sul finire del secolo Cézanne si poté considerare ormai famoso ed 'arrivato'.
Nel 1897 morì la madre e, per sistemare i suoi debiti, fu costretto a vendere la sua casa; in seguito visse in un appartamento in affitto ad Aix-en-Provence. Riuscì lo stesso ad aprire un proprio studio nel 1901 e questo edificio oggi è sede di un museo che contiene i suoi cimeli ma nessun suo dipinto.
Il 15 ottobre 1906, mentre dipingeva all'aperto, fu colto da un improvviso acquazzone e, dopo essere stramazzato al suolo, fu portato a casa privo di sensi. Il giorno dopo cercò di rimettersi al lavoro ma era troppo debole e dopo una settimana, il 22 ottobre 1906, all'età di 67 anni, morì di polmonite.
Nel 1907, a Parigi, venne allestita una grande retrospettiva che si rivelò un vero successo e spalancò la strada a gran parte della ricerca artistica del Novecento.
Cézanne è una delle figure più importanti di tutta la storia della pittura recente. È infatti considerato il fondatore della modernità: fu lui infatti il primo - dopo oltre 400 anni - a violare le leggi della prospettiva albertiana o monoculare. I suoi quadri ispirarono molti artisti più giovani come Pablo Picasso e Georges Braque.
All'inizio della sua attività si ispira all'arte di Eugène Delacroix, Courbet e Manet; infatti i suoi quadri sono cupi e romantici.
Grazie all'amicizia di Pissarro si avvicina agli impressionisti ed allo studio del colore ma non si lascia condizionare totalmente e mantiene la sua visione estetica. In questo periodo dipinge soprattutto paesaggi, vedute, vasi di fiori e spesso ritratti e nature morte; ma a Paul, al contrario degli impressionisti, interessa penetrare nella profondità della realtà e rielaborare col pensiero la sua esperienza sensoriale. Rappresenta le forme secondo una prospettiva di nuovo tipo, basata su schemi geometrici (lo sferoide nella giovinezza e a partire del 1870 il poliedro). Di Cézanne ce n'è uno ogni due secoli! disse di sé nel 1904.
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