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HEINRICH PESTALOZZI
Pestalozzi pedagogista svizzero, fondò nel 1805 a Yverdon un istituto che divenne modello delle moderne scuole elementari. Tra le sue opere più importanti troviamo "Leonardo e Geltrude" e "Come Geltrude istruisce i suoi figli". Egli ai tempi di Napoleone si dedicò ad assistere ed istruire i ragazzi vittime delle guerre in Svizzera, allora contesa tra gli eserciti francesi ed astro-russi; successivamente ha preso in considerazione le idee di Jean Jacques Rousseau cercando di elaborarle e ponendosi l'obiettivo di svilupparle ed effettuarle. Già onorato con la cittadinanza francese nel 1792, poi sostenitore della Repubblica Elvetica, fu osteggiato dai conformisti.
Pestalozzi intende l'educazione come libera e spontanea formazione della personalità del bambino, che lo deve guidare alla luce di una coscienza morale e religiosa verso la società e la vita.
Secondo il suo metodo, giunto a buon fine nella sua scuola a Yverdon, i bambini invece di occuparsi dei ragionamenti e degli ideali dovrebbero essere istruiti con attività concrete e con le realtà oggettive; inoltre, dovrebbero essere lasciati liberi di perseguire i propri interessi e di ricavare le proprie conclusioni dai concetti che gli vengono posti di fronte.
Riferendosi essenzialmente a Rousseau, riconosceva anch'esso «le immutabili leggi della nostra natura» rinnegando ogni azione repressiva ed ogni punizione. Quest'ultima, secondo il pedagogista, «non farebbe che aggravare il male», quindi egli si richiama all'amore materno e ad un rapporto fondato sulla bontà. Inoltre, riprendendo i motivi della pedagogia umanistica delle satire del pedante (elogio della pazzia di Erasmo), egli affermava che «fra tutti i tiranni i più feroci sono i più piccoli e fra i più piccoli i più terribili sono i tiranni della scuola»; riteneva di fondamentale importanza il tendere a tener vivo lo stimolo ad apprendere, operando sulla mente del fanciullo con elementi presi dalla realtà.
Accanto a questa didattica puerocentrica e concreta c'era l'interesse per la ginnastica, la cui utilità per il corpo è innegabile ma è altresì notevole il guadagno morale che se ne ricava. Altrettanto diceva della musica, che considerava per l'efficacia che possiede nel far nascere ed alimentare i più elevati sentimenti di cui l'uomo sia capace.
Pestalozzi si proponeva un'educazione sia del corpo che della mente, perché affermava che tutte le facoltà umane dovevano venir trattate con la medesima attenzione in modo che nessuna predominasse sulle altre. Il fine di questo ragionamento era la preparazione dell'individuo all'uso libero ed integrale di tutte le facoltà.per diventare utile alla società.
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