AUGUSTE COMTE
Fondatore del positivismo francese, Auguste
Comte, nacque a Montpellier nel 1798 e studiò all'Ècole Polytecnique di Parigi.
Nel 1817 conosce il precursore della corrente positivista Saint-Simon e,
affascinato dalle sue ideologie,collaborerà con lui per 7 anni. Nel 1822
pubblica un Piano dei lavori scientifici
necessari per riorganizzare la società, che ottiene notevole successo e verrà
ristampato poi sotto il titolo di Politica
positiva. Dal 1830 al 1842, pubblica la sua opera principale in sei volumi Corso di filosofia positiva. Non
soddisfatto del semplice incarico di ripetitore di matematica ed esaminatore,
sarà costretto ad impartire lezioni private, aiutato economicamente da amici e
discepoli. Del 1842-1854, sarà la nuova opera, in quattro volumi: Sistema di politica positiva. In essa
afferma la necessità di trasformare la filosofia nella "religione
dell'umanità", tema poi ripreso in Catechismo
positivista e Calendario positivista.
Muore nel
1857.
L'interesse
fondamentale della filosofia comtiana ruota attorno all'idea di ordine.
La Rivoluzione Francese, sintomo di grave crisi che investì
la civiltà europea, ed il disordine morale ereditato da questo avvenimento, è
quanto letteralmente ossessiona Comte. A ciò si accosta la sua approfondita
conoscenza della cultura scientifica del suo tempo, ed in particolare
matematica, che gli consentì di individuare i problemi che emergevano entro
queste conoscenze nella prima metà dell'Ottocento, e che gli permise di trovare
una possibile soluzione. Egli, infatti, si ripropone di stabilire un sistema di
verità certo e universalmente accettato, concernente il sapere, il mondo e
l'uomo, sostituendo alle credenze di tipo teologico-metafisico, esortazione
all'egoismo e principio di disordine sociale e morale, il sistema delle
scienze, e quindi una filosofia e morale "positiva" che concentri tutte le
speranze dell'uomo sulla vita reale.
A costituire
la struttura di fondo del suo sistema sono alcuni principi riassumibili in:
I sistemi del sapere sono 'causa dei corrispondenti
socio-politici'.
Il progresso si identifica col progredire delle scienze.
La conoscenza procede per fasi o stati determinati.
Gli stati rispecchiano l'ordine oggettivo delle cose.
Nel rispetto di questi Comte raggiunge il suo
obiettivo principale in primo luogo analizzando lo sviluppo di ogni forma di
sapere nella storia, una sorta di filosofia della storia, e successivamente riorganizzando
questo sapere enciclopedicamente.
Proprio alla filosofia è
affidato il compito di cogliere il senso e le fasi dell'evoluzione del sapere,
motivo per cui parliamo di filosofia
della storia, la quale ha come principio regolatore la legge dei tre stati. Per quest'ultima, ogni forma di sapere passa
per tre stati teorici, che si negano, ma non prevedono sintesi, che indicano lo
sviluppo organico dell'uomo.
Il primo stato è quello teologico, durante il quale l'uomo cerca
spiegazione dei fenomeni naturali e fantasiosamente la attribuisce ad enti
trascendenti.
Il secondo stato è detto metafisico, durante questo periodo di
transizione l'uomo sostituisce la fantasia alla ragione e trova risposte non
più in enti soprannaturali ma in forze della natura astratte.
Il terzo, ed il più
importante, è lo stato positivo, il
quale è definitivo e garantisce l'ordine politico e sociale. Ora l'uomo
rinuncia alle indagini dei primi principi e dell'intima essenza delle cose, e
mediante l'esperienza osserva i fenomeni naturali così come essi accadono,
collegandoli tra loro secondo le loro leggi. "Positivo" infatti, è tutto ciò
che è utile, reale, certo e preciso, proprio come la ricerca
scientifica,principio fondante di questo stato,
ancorata ai fatti reali strettamente legati fra loro da invariabili
leggi. Esso non è ancora entrato in vigore ai tempi di Comte, e si realizzerà
nel momento in cui si riuscirà a realizzare una grande società industriale.
Per la realizzazione dello
stato positivo sono quindi necessarie le scienze, delle quali, come già
accennato, farà un'enciclopedica classificazione.
Il metodo scientifico è
riassumibile nella frase "scienza donde
previsione donde azione". Scienza, infatti significa previsione, e
previsione è sinonimo di azione. Essa ha il compito di formulare un piccolo
numero di leggi che possano spiegare e prevedere i fenomeni naturali
principali, i quali sono invariabili, per poi trovare la connessione con quelli
secondari.
Il sapere diviene così
nomologico: consiste nella conoscenza delle correlazioni e delle leggi generali
che organizzano il comportamento dei fenomeni particolari, in modo tale da
poterli perfino prevedere e modificare a favore dell'uomo.
Per riordinare il sistema
della conoscenza scientifica seguirà due metodi:
-quello dogmatico che prevede
una classificazione per crescente complessità e decrescente generalità, ed in
ordine le cinque scienze principali sono: astronomia, fisica, chimica(dette "corpi bruti" o fisica inorganica),
biologia e sociologia(dette "corpi
organizzati" o fisica organica).
-quello storico, che le
classifica secondo la legge dei tre stati e quindi determina quale scienza sia
arrivata per prima allo stato positivo, la prima è stata la matematica, segue
l'astronomia e per ultima troviamo la sociologia.
Dalla prima
classificazione, come possiamo notare, è esclusa la matematica,
che per il metodo storico è stata la prima ad aver raggiunto l'ordine
definitivo in quanto fin dall'antichità è presupposta a qualsiasi ricerca
positiva. Per Comte la matematica è "la
scienza per eccellenza", base di tutte le scienze e del progresso
scientifico, il quale, se non si servisse di questa, potrebbe ritenersi
fallimentare fin da principio. Il filosofo positivista la suddivide in due
branchie: la matematica astratta (calcolo) che è la parte puramente strumentale; e
la matematica concreta (geometria generale e meccanica razionale) vera e
propria scienza fondata sull'osservazione.
Esclude dalla classificazione anche la psicologia,
definita illusoria, perché l'individuo pensante non può dividersi in due, di
cui l'uno ragioni mentre l'altro lo guardi ragionare. La scienza dell'uomo si deve configurare come 'fisica
sociale' cioè come disciplina oggettiva con proprie leggi. A ricoprire
questo ruolo sarà quindi la sociologia, termine introdotto da Comte, la quale è
la scienza più difficile perché studia scientificamente l'uomo. Essa procede
verso due direzioni complementari di ricerca: quella 'statica' che studia le condizioni strutturali della vita
sociale atte a garantirne le continuità e quindi l'ordine (religione, famiglia,
ecc); e quella 'dinamica'
che studia le leggi secondo le quali tali strutture sono venute via via
mutandosi e cioè le condizioni del progresso.
Comte conclude la sua produzione esaltando la
scienza tanto da farla diventare un vero e proprio assoluto. Nella sua ultima
grande opera "Il sistema di politica
positiva', l'aspirazione ad una rigenerazione dell'umanità fondata su
una chiara consapevolezza delle leggi dell'organismo sociale, prende poi il
tono di una vera e propria religione, in cui l'amore verso Dio viene sostituito
dall'amore per l'Umanità. Il singolo individuo acquista valore solo nella
società, unito agli altri e con i quali collabora per il bene e il progresso di
tutti. In questo sistema lo scienziato diviene il benefattore della specie nel
momento in cui mette a disposizione di tutti le sue scoperte.