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Scheda del libro:
'VITA DI GALILEO' di Bertolt Brecht
Struttura : testo teatrale in quindici scene
Data di pubblicazione : fu scritta dal 1939 al 1940 ma solo dopo diversi aggiornamenti ,dovuti a tragedie come la bomba su Hiroschima, fu pubblicata a Beverly Hiils nel 1947.
Breve trama :
Il dramma di Bertolt Brecht tratta la vita di uno dei più grandi scienziati della storia, un uomo che ha rivoluzionato il mondo della scienza sia dal punto di vista matematico-scientifico che da quello che filosofico. Il dramma teatrale sintetizza, in quindici scene teatrali, i punti salienti della vita di Galileo.
Nei primi capitoli del libro l'autore ci presenta Galileo come un uomo qualsiasi, bisognoso di servizi e intento a superare i problemi di tutti i giorni. Siamo nel 1609 nella sua dimora a Padova dove ci vengono presentati i primi personaggi, la governante di casa e il suo figlioletto Andrea che avrà un ruolo chiave nella vita di Galileo. Dopo un quadro generale, nella 2a e 3a scena ,Galileo presenta un'invenzione al porto di Venezia : il cannocchiale, strumento già noto in Olanda nel quale lui varia soltanto piccoli dettagli ed esclusivamente per scopi finanziari. Galileo, come scienziato, analizzò il cannocchiale e fece delle scoperte esorbitanti, grazie a questo strumento si rese conto che la luna non brilla di propria luce ma riflette quella del sole. Immediatamente a queste prime scoperte un amico del grande matematico ,Sagredo, si accorge del rischio che corre a pronunciare le sue idee così contrarie ai vecchi principi Aristotelici approvati senza discussione dalla Chiesa ma siccome lo scienziato non può fare delle nuove scoperte e tenerle per se,cosa contro ad ogni suo principio, Galileo decise di trasferirsi nella corte medicea a Firenze dove poteva esercitare la sua professione senza essere oppresso dalle figure religiose residenti a Padova. Galileo acquista popolarità e discute con personaggi di rilievo e cultura come lo stesso Cosimo de medici e i suoi fedeli matematici e filosofi. Parallelamente alle continue scoperte e battibecchi tra scienziati, Brecht ci propone nella 5a scena la peste di Firenze, dove vengono evidenziati usi e costumi della popolazione ma, soprattutto, i caratteri dei vari personaggi; comunque sia nemmeno la peste, mettendo in pericolo la sua vita e quella dei suoi cari,riesce a fermare Galileo nelle sue ricerche. Successivamente l'autore si sofferma sulla questione di Galileo contro la Chiesa dove riesce abilmente a restare neutro sul discorso ma sottolineando chiaramente le tesi di Galileo e le smentite della Chiesa che erano basate su semplici dogmi e non fatti reali che si potevano osservare con lo stesso cannocchiale; si raggiunsero degli accordi e vennero posti dei limiti e delle condizioni che durarono solo pochi anni perché lo scienziato andò avanti nelle sue ricerche principalmente astrologiche come le macchie solari. Nella 9a e 10a scena si da un taglio storico netto e si passa direttamente al 1632 in un piazza dove, sotto forma di spettacolo, viene messa in ridicolo la figura di Galileo che non può confrontarsi con la Chiesa che allora era appoggiata da gran parte dei cittadini che, essendo fedeli, erano convinti dell'assoluta verità delle Sacre Scritture e conseguentemente della teoria eliocentrica. La continua popolarità dello scienziato venne però placata quando nel 1633 venne richiamato a Roma dal papa Urbano VIII, dove il tribunale dell'inquisizione lo condannò come eretico. L'autore in questi passi della 13a scena aumenta il ritmo del racconto creando un momento di suspance, infatti nell' ambasciata fiorentina, a Roma, la figlia e i migliori amici di Galileo pregando attendono il verdetto .I suoi seguaci sono sicuri che non abiurerà, ed eroicamente, come ogni scienziato nel passato ( ad esempio Bruno Giordano morto sul rogo a Roma ), morirà per i suoi ideali; contrariamente la sorella prega per riabbracciare suo padre. Galileo invece smentirà tutte le sue teorie abiurando e considerandosi un eretico. I discepoli, traditi da questo atto, non riescono a perdonarlo ma, più avanti, Andrea il suo primo allievo delle nuove scienze , lo reincontra nella sua casa nei pressi di Firenze prigioniero dell'inquisizione. Quando i due parlano sono passati molti anni è ormai il 1653 e Galileo è quasi cieco e prossimo alla morte e spiega ad Andrea i motivi della sua abiura: la semplice paura di morire ( qui l'autore ci ripropone Galileo come un uomo qualsiasi con i suoi pregi e difetti). Andrea rimane consolato dal regalo di Galileo che gli consegna un manoscritto intitolato ' Discorsi delle nuove scienze' ,documento scritto in massima riservatezza per paura di essere scoperto. Nell'ultima scena Andrea riesce a superare i confini italiani ed arrivare all'estero dove l'influenza della Chiesa è minore e c'è maggior libertà di opinione.
Descrizione con commento personale :
La scienza prima di Galileo non era altro che una branca della teologia, dove non venivano mai messi in discussione i principi di essa, si era sempre propensi alla scoperta di nuove tecnologie e nuove scienze. Galileo grande scienziato, matematico, studioso e letterato invece si è distinto per la sua capacità nel riprendere vecchi principi, modificarli e studiare una tesi che giustificasse le sue teorie, infatti nel testo quando Galileo scopre il cannocchiale viene lodato e stimato per la sua nuova scoperta, ma appena mette in discussione le Sacre Scritture,riguardo lo stesso strumento, viene condannato in primo luogo dai suoi amici e poi dai religiosi. Il nuovo metodo dello scienziato però va oltre, lo stesso Brecht ci descrive Galileo come un uomo comune e pauroso sempre alla scoperta di nuove cose che lo porteranno a un vero e proprio fanatismo; ma Galileo è anche metodo, associa a ogni sua scoperte leggi matematiche e sopratutto scrive in volgare anziché in latino per una maggiore divulgazione e si rende conto che la comunicazione è un grande passo per una cultura collettiva. Quindi la figura di Galileo ci viene proposta come uomo - scienziato che riesce a lottare contro il conformismo della Chiesa e della politica, contro l'ottusità aristotelica pur avendo una personalità fragile e umana in tutti i suoi aspetti. Bertolt Brecht vede sicuramente in Galileo il nuovo scienziato ma lo critica anche mettendo in evidenza le sue debolezze e la sua inevitabile sottomissione a figure più potenti come il sovrano di Firenze , il Papa o la stessa religione; l'autore lo accusa soprattutto di interferire, con le sue teorie, sull'equilibrio di una società serena e stabile, un'inevitabile costo da pagare secondo Galileo ma non secondo Brecht ( più che comprensibile dato il periodo storico in cui è vissuto l'autore ).
Secondo me un atteggiamento critico dell'autore verso lo scienziato è giustificato durante la seconda guerra mondiale , bisogna solo rendersi conto che la libertà che pretendeva Galileo può portare a catastrofi irrimediabili, vedi appunto la bomba atomica; tutte le scoperte hanno un doppio scopo: di sviluppo e bellico, si possono citare come esempio le biotecnologie che oltre a essere un potenziale arricchimento per l'umanità possono essere usate per la fabbricazione di armi chimiche o biologiche.
Il testo è ancora di grande attualità; dal punto di vista letterario mi è piaciuto molto, soprattutto per la facile comprensione, la sintensi del racconto e l'imparzialità dell'autore nel descrivere i fatti.
Vita di Bertold Brecht (1898 - 1956):
Fu un grande scrittore e drammaturgo noto per le sue idee marxiste e rivoluzionarie,l'autore vedeva infatti l'arte come uno strumento di lotta. Cominciò a scrivere nella prima guerra mondiale ma i continui disordini politico - sociali tipici di quell'epoca lo costringono a viaggiare dalla Germania alla Danimarca per poi andare in America e tornare in Europa. Tra le sue opere vengono ricordate soprattutto le poesie e : ' Vita di Galileo' un Opera dal valore autobiografico in cui c vengono raccontate un insieme di esperienze vissute in esilio che ci danno un idea sulla sua concezione del mondo.
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