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Scheda del libro
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Autore: Erich Maria Remarque
Titolo: Niente di nuovo sul fronte occidentale
Casa editrice: Mondadori
Data della prima edizione
Genere del libro: Guerra
Vita e opere dell'autore: Remarque nacque in Westfalia, a Osnabruck nel 1898 da una umile famiglia di origine francese. Appena diciottenne prese parte alla 1° guerra mondiale rimanendovi ferito. Le terribili esperienze del fronte, i massacri e i terrori dei quali fu testimone, segnarono in modo incancellabile la sua coscienza.Tra il 1918 e il 1926 scoprì la sua vocazione a narrare e cominciò a scrivere la sua opera principale 'Niente di nuovo sul fronte occidentale' che pubblicò nel 1929 e che ottenne subito vasto successo. Questo, è forse uno dei più significativi romanzi di guerra del nostro secolo; la prima grande guerra è vista dalla parte dei vinti, un gruppo di studenti tedeschi che, illusi dalla propaganda militarista, partono per il fronte sognando gloria e conquiste. Ma Erich Maria Remareque, che ha vissuto da umile protagonista quei mesi tragici narra con una prosa miracolosamente povera di retorica i più profondi conflitti di quella giovane generazione ingannata e delusa. Alla fine la guerra si rivela per quella che realmente è: un massacro privo di senso. In 'Niente di nuovo sul fronte occidentale', Remarque individua le cause della 1° guerra mondiale in una conseguenza dell'imperialismo; nello stesso tempo il dramma dei combattenti tedeschi viene indagato alla luce dell'educazione falsa e corruttrice che essi hanno ricevuto fin dall'adolescenza. Il professore che, in questo libro, spinge i suoi allievi ad arruolarsi e il sergente che li addestra prima che vengano mandati al fronte, sono in senso oggettivo, fra i responsabili del loro disorientamento e della loro morte.. Remarque in questo come nei romanzi successivi fa parlare i fatti, procedendo mediante rigorose testimonianze ed evitando di commentarle. Remarque visse prevalentemente a New York; negli ultimi anni della sua vita si era stabilito in Svizzera; morì il 25 settembre 1970 in una clinica di Locarno, stroncato da un infarto.
Epoca e luoghi della vicenda: Periodo e luoghi della 2° guerra mondiale.
Trama del libro Il romanzo inizia con una descrizione del fronte dove i reduci del secondo squadrone ricevono razione doppia di viveri e sigarette poiché lo squadrone era stato decimato. Si procede quindi ad una breve descrizione dei personaggi: Alberto Kropp testardo; Muller 5° che ancora sotto il fuoco ripete le formule di fisica e ripensa continuamente alla scuola; Leer donnaiolo e infine il protagonista Paolo Baumer. Tutti e quattro provengono dalla stessa classe. Oltre a questi vi sono Tjaden il fabbro con uno stomaco di ferro, Haje Westhus scavatore di torba, Detering un contadino che pensa solo alla famiglia e Stanislao Katzinski il capo della squadra con un infallibile ingegno e sesto senso. Essi in coda per il rancio con una furba mossa riescono a convincere il cuciniere a distribuire tutto il rancio, i sigari e le sigarette. Sono descritte le latrine come il luogo ove il soldato ritrova tranquillità. Inizia ora l'analessi in cui è descritto il professore che li spinse all'arruolamento: Kantorek.
Egli con i suoi discorsi ha spinto perfino Giuseppe Behm all'arruolamento. Egli è stato uno dei primi a cadere e morì orribilmente.
Paolo e i suoi compagni vanno a trovare all'ospedale da campo il compagno ferito Kemmerich. Scoprono che gli sono state amputate le gambe e che morirà quasi sicuramente. Poche ore dopo Kemmerich muore. Katzinski è insostituibile per la squadra: egli dovunque vada riesce trovare cibo e tutto ciò che serve. A sera di solito si beve birra, si mangia qualcosa e si fuma o si gioca a carte o ancora si scommette sui duelli aerei.
La squadra era accecata dal desiderio di vendetta e così una sera Kropp, Tjaden, Haje e Paolo lo aspettano nascosti in una stradina buia e fermatolo iniziano a picchiarlo fino a quando non è costretto alla fuga. Una notte la squadra è inviata a stendere reticolati e sono lasciati in una foresta vicina alla trincea. Le reclute sono terrorizzate dai bombardamenti. Durante il ritorno, un attacco li raggiunge e sono costretti a nascondersi in un cimitero e nelle buche delle bombe. Sono lanciate granate a gas e tutto il cimitero è rivoltato. Nonostante ciò non ci sono molte perdite. Giunti alle baracche iniziano a discutere di ciò che farebbero se ci fosse la pace. Finalmente anche Himmelstoss giunge in trincea e iniziando una discussione è schernito e mette in prigione semplice Tjaden. La squadra giunta a discutere capisce che la guerra li ha resi inetti a tutto. Ora credono solo alla guerra. Katzinski e Paolo vengono rimandati in trincea, la quale è man mano demolita e i soldati alcuni dei quali impazziscono sono assorti in uno stato di terrore. Di notte non si può dormire , il cibo quando arriva e se arriva è freddo e cattivo, piovono bombe e pallottole , il terrore di un attacco fa rimanere sempre allerta : è un ritmo insostenibile. Le reclute si fanno prendere dalla fobia da trincea finché l'attacco nemico giunge. La ritirata è rapida ed è subito seguita da una nuova avanzata fin nelle linee nemiche dove si fa strage e da una nuova ritirata nelle vecchie trincee. Queste sono a pezzi e per guadagnare cento metri sono morti altrettanti uomini. Le giornate di riposo passano cercando gli anelli dei razzi e i teli dei paracadute . Tornati in trincea ci si ritrova con Himmelstoss e avuto l'ordine di avanzare , le reclute escono falciate dalle mitragliatrici mentre Paolo inferocito cerca di tirare fuori Himmelstoss dalla trincea. Ci riescono le parole del superiore che giunto con i rinforzi si getta all'assalto. Nelle poche ore di riposo la squadra cerca di erudire le reclute che altrimenti sarebbero pane per i corvi. Giunti in trincea però il terrore li fa dimenticare. Haje muore con la schiena fracassata. Da 150 uomini , ora del secondo squadrone ne rimangono 32. Tutti vengono mandati a riposo. Se essi ripensassero alla guerra , morirebbero certo di dolore quindi cercano di non pensarci e si comportano come ragazzini. Ormai della vecchia classe non rimangono che in una dozzina. In questa nuova località , scoprono tre ragazze francesi e passano con loro la notte in cambio di cibo. Per loro ciò è una cosa stupenda poiché al fronte non ci sono donne. Paolo va in licenza a casa per 15 giorni e scopre che sua madre ha il cancro. I soldi scarseggiano e le sue giornate passano velocemente in tristezza e solitudine. Un giorno però è piacevole poiché va a trovare il suo amico Mittelstaedt che è diventato un superiore del vecchio professore Kantorek. Mittelstaedt lo fa lavorare come un forsennato per prendersi la rivincita su ciò che gli ha fatto passare al liceo. Oltre a lui c'è anche il bidello Boetcher che aiuta sempre Kantorek ad andare a prendere il pane dall'altra parte del paese. Per Paolo la licenza è un momento di sosta che rende tutto più penoso. Poi va anche a trovare la madre di Kemmerich che lo tortura per sapere come è morto il figlio. Terminata la licenza viene mandato 4 settimane in un corso.
Le baracche si trovano vicino a un campo di prigionia per russi. Egli impietosito da essi è gentile e generoso con loro. Qui viene a sapere che la madre è ricoverata in ospedale e sarà operata per il cancro. Appena giunto dai suoi compagni vengono distribuite divise nuove perché l'imperatore fa un'ispezione. Dopo ciò gli sono però ritirate. Dopo un po' di riposo sono rimandati in linea e dopo aver attraversato un bosco pieno di cadaveri Paolo sceglie di andare in ricognizione per non fare un torto ai suoi compagni. Uscito , si rintana in una buca e preso dalla paura non riesce più a muoversi. Solo quando sente le voci dei compagni riprende coraggio ma dopo essere avanzato un po' si accorge di aver perso l'orientamento. Sentendo degli spari e combattimenti si rintana per più di un giorno in una buca finché non vi cade dentro anche un tipografo francese che viene accoltellato. Accorgendosi di ciò che ha fatto viene preso dallo sconforto e vi rimane per ore a fissarlo. Accorgendosi che è ancora vivo , lo cerca di curare ma muore. Ripresa la via di casa giunge finalmente in trincea dove racconta tutto agli amici. Dopo aver ricevuto l'ordine di sorvegliare un villaggio, si rintana con dei compagni in una cantina ben difesa. Qui mangiano a crepapelle e raccolgono letti , materassi e poltrone che quando il villaggio è quasi distrutto caricano su camion. Tornando indietro il convoglio è assaltato e Alberto e Paolo vengono feriti. Corrono per i campi fino a che non giungono a un ospedale ove ingessano la gamba e tolgono una scheggia a Paolo. Anche Alberto è ferito sopra il ginocchio e vengono trasportati in treno a un ospedale cattolico. Qui viene amputata una gamba ad Alberto.
Dopo un po' di tempo Paolo viene mandato di nuovo al fronte. La guerra ha ridotto la squadra ad animali che usano l'istinto per sopravvivere.
Detering scappa ed è ucciso per diserzione; Bergher per salvare un cane riceve una pallottola nello stomaco; Muller muore con un razzo in pancia; Bartinck, il comandante muore in battaglia con una ferita al petto e una scheggia che gli fracassa il mento; la stessa scheggia uccide Leer; Katzinski muore mentre Paolo lo porta all'ospedale perché colpito da una scheggia alla testa e lo stesso Paolo muore nell'ottobre 1918 mentre il bollettino diceva: " niente di nuovo sul fronte occidentale ".
Protagonisti principali del romanzo:
Paolo Baumer: ragazzo diciannovenne proviene da una piccola cittadina tedesca ed è il protagonista. Molto sensibile , cerca di accantonare ciò che la guerra gli scatena dentro altrimenti ne rimarrebbe schiacciato. Così giovane è già così adulto ed è travolto dalla realtà che è la guerra anche se cerca di non farlo trasparire.
Alberto Kropp: anche lui diciannovenne, compagno di classe di Paolo è testardo e anche lui come Paolo è travolto dalla guerra. Con Paolo trascorrerà il periodo d'ospedale.Questo periodo lo distrugge in seguito all'amputamento della gamba che lo salva però da una morte orribile in trincea.
Muller V: anche lui compagno di Paolo era molto bravo a scuola e cerca ancora sotto le armi di ricordarsi quegli anni per lui felici tanto che si ripete le formule di fisica in battaglia e commenta con se stesso i romanzi che lesse.
Leer: ultimo compagno di classe di Paolo, è stato il primo ad avere una ragazza e quando vanno a riposo nel paese ove incontrano le tre ragazze francesi è lui che trascina tutto il gruppo dando consigli e fantasticano.
Tjaden: fabbro tedesco è un compagno di Paolo di camerata e prova un odio profondo verso Himmelstoss che gli fece numerosi dispetti durante il periodo d'addestramento e quando giunge in trincea, per avergli risposto male finisce tre giorni in prigione.
Haje Westhuss: scavatore di torba ha due mani che sembrano due vanghe. Partecipa all'agguato teso a Himmelstoss e lo sculaccia talmente forte che lo fa cadere per terra.
Detering: contadino che pensa alla famiglia e alla sua fattoria per tutta la guerra e anche nella morte poiché scappa per tornare a casa ed è ucciso per diserzione.
Stanislao Katzinski: sulla quarantina, è il capo del gruppo e in ogni luogo si trovi riesce sempre a scovare cibo e qualsiasi cosa possa servire. Ha un infallibile sesto senso e fiuta anche il pericolo. Infatti, prima di morire aveva avuto paura ed era la prima volta che provava veramente paura.
Messaggio: L'autore cerca di raffigurare una generazione distrutta dalla guerra. Penso che questo tema non possa considerarsi attuale perché, anche se nel mondo ci sono continue guerre, come quella in Afganistan, non possiamo dire di provare ciò che hanno provato i protagonisti del romanzo.
Passi descrittivi che mi hanno particolarmente colpito: Sembra musica profonda che salga dal grembo di oscure colline; sopra vi danza la voce di del violino, e pare una fanciulla snella, tutta chiara e sola. A un tratto le voci cessano e contina da solo il volino, voce esile della notte, come se avesse freddo; bisogna starle vicini vicini: come sarebbe meglio un locale chiuso. Qui fuori ci si sente così tristi, quando la musica erra sola e smarrita. (pag. 152)
Giudizio complessivo: Il libro ha una trama scorrevole, ance se sono presenti ellissi e pause, e tratta argomenti contemporanei. I fatti non sono sempre presentati in ordine cronologico, ma affiorano lungo il racconto anche una serie di flashback in cui i protagonisti ricordano, per es., la loro infanzia. Questo libro si adatterebbe molto, secondo me, a persone a cui piacciono romanzi e film di guerra ed anche a persone che si interessano della storia contemporanea. Concludendo, affermo che il romanzo si sia meritato il successo che ha avuto proprio perché ha la capacità di tenere incollato il lettore alle sue pagine.
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