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Italo Calvino: vita e opere




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Italo Calvino: vita e opere


Italo Calvino:  vita  e  opere Italo calvino nasce il 15 ottobre 1923 a

G. ungaretti


G. UNGARETTI Ungaretti, Giuseppe (Alessandria d'Egitto 1888 - Milano 1970),
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Italo Calvino:  vita e opere


Italo calvino nasce il 15 ottobre 1923 a Santiago de las Vegas,Cuba,da genitori italiani. Il padre,agronomo,è di Sanremo,sua madre,anch'essa laureata in scienze naturali, è sarda. Nel 1925 la famiglia ritorna in Italia,a Sanremo. I genitori, liberi pensatori, non gli impartiscono nessuna educazione religiosa. Dopo il liceo, Italo Calvino s'iscrive alla facoltà d'agraria. Nel 1943 partecipa alla resistenza in Liguria. Più tardi si iscrive al Partito Comunista Italiano e nel '47 si laurea in lettere. Nel '48 pubblica il suo primo romanzo"Il sentiero dei nidi di ragno",sul tema della resistenza. Nel '49 "Ultimo viene il corvo",dopo questi due romanzi seguono i tre romanzi fantastici: "Il visconte dimezzato"('52), "Il barone rampante" ('57), "Il cavaliere inesistente"('59). La sua produzione si arricchirà inoltre con "La giornata di uno scrutatore"('63), "Le città invisibili"('72), "Il castello dei destini incrociati"('73), "Se una notte d'inverno un viaggiatore"('79) e infine "Palomar"('83). Dopo la sua morte, avvenuta a Siena nel 1985, sono state pubblicate " Le lezioni americane" che Calvino avrebbe dovuto tenere di li a pochi mesi in un ciclo di conferenze all'università di Harward.


Come tutti i romanzi di Calvino, anche "Il Visconte dimezzato" è difficile collocarlo in uno specifico genere letterario, in quanto è costituito da numerosi filoni narrativi. Al suo interno compaiono infatti elementi filosofici illuministici, elementi fiabeschi ed elementi storici. Ma senza dubbio il genere prevalente è quello fantastico, anche se, le vicende e i luoghi di contorno sono realistici.


La vicenda inizia quando il giovane visconte, Medardo di Terralba, si dirige col suo scudiero all'accampamento dei crociati per prendere parte alla guerra tra Austria e Turchia. Medardo partecipa alla guerra e la sua inesperienza lo porta a commettere un grave errore, cioè avvicinarsi a piedi alla bocca di un cannone: un colpo lo centra in pieno ed il suo corpo viene diviso verticalmente in due parti,una parte buona e una cattiva. La parte buona viene    trovata e curata da un gruppo di eremiti; quella cattiva, dopo essere stata raccolta e curata dai medici dell'accampamento, fa ritorno al castello. Una volta arrivata si ritira in una stanza del castello. Il giorno dopo, il padre di Medardo,Aiolfo, viene trovato morto a causa del dispiacere procuratogli dal figlio che non solo si era rifiutato di comunicare con lui,ma gli aveva anche rispedito mutilato l'amato uccello che aveva utilizzato per comunicare col figlio. Infatti la metà cattiva,oltre a compiere opere puramente maligne e crudeli, ha il vizio di dividere tutto ciò che incontra a metà. Un giorno,questa parte cattiva decide di innamorarsi e sceglie una giovane pastorella, Pamela; lui le fa una proposta di matrimonio, ma lei, terrorizzata da quello che potrebbe accadergli se accettasse ciò, si nasconde in una grotta nel bosco. In questo frangente la parte buona fa ritorno al castello ed al contrario dell'altra è premurosa e gentile, forse anche troppo, ed infatti risulta invadente ed inopportuna. Anche il "buono" si innamora di Pamela, la quale decide di sposarli entrambi, e fissa le nozze lo stesso giorno. Il giorno del matrimonio Pamela sposa il "buono" perché il " cattivo " a causa di un contrattempo arriva in ritardo. Quest'ultimo rivendica la sposa e le due metà si affrontano in un duello .I colpi che entrambi ricevono provocano la riapertura della lunga cicatrice.Qui interviene il medico Trelawney che li ricuce insieme. Finalmente il visconte intero,nè troppo buono né troppo cattivo, si sposa con Pamela e i due ebbero una vita felice.

All'inizio del romanzo si ha una grande scena in cui il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono. Dopo il ritorno a casa di Medardo,la narrazione scorre più veloce,anche se non mancano i dialoghi. La storia si incentra anche su due flash-back: il salvataggio del buono da parte degli eremiti e la storia del medico Trelawney.


La voce narrante è del giovane nipote di Medardo,è un narratore omodiegenico,infatti è un personaggio che agisce nella storia. La focalizzazione è interna al personaggio in quanto non si conosce in anticipo lo svolgersi della vicenda, ma bisogna attendere che il narratore venga a conoscenza dei fatti accaduti.


I personaggi principali del romanzo sono:

VISCONTE MEDARDO DI TERRALBA: è sicuramente il personaggio principale. All'inizio è un giovane inesperto in cerca di avventure.Durante la guerra coi turchi viene colpito da una palla di cannone e diviso in due parti, l'una l'opposto dell'altra: il buono e il gramo. La parte sinistra è quella buona; va in giro vestito di stracci in sella ad un mulo; il suo scopo è quello di aiutare tutti ad avere una vita migliore. Spesso però risulta invadente ed inopportuno. Il gramo è la parte destra ed è il completo opposto di quella sinistra. Gira avvolto in un mantello nero in sella ad un cavallo e si regge con una stampella; abusa del suo potere contro tutti, amici, familiari, ed anche sconosciuti. Tuttavia entrambe le due parti soffrono per la separazione sia fisica che psicologica.

IL NIPOTE DI MEDARDO: è il figlio della sorella del visconte e di un bracconiere; rimasto subito orfano viene accolto da Aiolfo, padre di Medardo, ed allevato dalla balia Sebastiana. Perde la maggior parte del suo tempo dietro il professor Trelawnei.

PASTORELLA PAMELA: è una ragazza di basso ceto sociale, trascorre le sue giornate in giro per il bosco facendo pascolare le capre e parlando con le sue anatre. Non è una ragazza bella,anzi, è grassottella, porta i lunghi capelli raccolti ed è rozza nei modi. E' di lei che si innamorano ambedue le metà e dopo varie proposte da parte dei due decide di sposarli entrambi.

DOTTOR TRELAWEY: proviene dall'Inghilterra. Ha circa 60 anni, con il viso rugoso e veste con marsina, stivaloni, parrucca e tricorno. Più che occuparsi dei malati pensa a stravaganti scoperte scentifiche. Sarà lui a riunire le due metà alla fine del romanzo riscoprendo l'amore per la medicina.

I personaggi minori sono: la Balia Sebastiana, colei che ha allevato tutti i giovani della famiglia e che ha sempre considerato le due parti separate come una persona unica; il Mastro Pietrchiodo,carpentiere, dotato di un grande ingegno nel costruire macchinari per uccidere le persone, in seguito ad una richiesta del "buono", inizierà a costruire mulini; infine c'è Ezechiele, il capo degli Ugonotti e il figlio ribelle Esaù, che fuma,beve,bestemmia e ruba.


E' uno stile limpido ed arioso,evita i toni troppo alti e una caratteristica saliente dell'opera è la leggerezza che vi si respira, sia rigurdo al linguaggio, semplice, quotidiano,scorrevole e di facile comprensione, sia riguardo il costante accento ironico che pervade tutto il racconto racconto e che impedisce a Calvino di essere macabro di fronte alle crude nefandezze del Medardo maligno o di essere lacrimevole e retorico raccontando della zuccherosa e lagnosa metà "buona".


L'autore tratta un problema che da sempre affligge l'uomo: la contrapposizione tra Bene e Male, un problema difronte al quale l'Uomo è costretto a confrontarsi ogni giorno e che non può essere risolto senza affrontarlo, avviando un processo di accettazione dei suoi aspetti positivi e negativi che ciò comporta.

L'autore vuole trasmettere al lettore un messaggio che al giorno d'oggi  assume impoprtanza più che mai: sebbene l'uomo ricerchi la perfezione nelle azioni che compie non la raggiungerà mai con l'eccedere nel bene o nel male poiché si giungerebbe comunque ad una situazione negativa in quanto la perfezione sta nell'armonizzazione tra Bene e Male.



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