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"IL PARTIGIANO JOHNNY" di Beppe Fenoglio
1.Descrizione:
autore: Beppe Fenoglio (Alba 1922 - Torino 1963)
titolo:Il partigiano Johnny
anno di pubblicazione:1978, Einaudi editore
edizione:Einaudi tascabili
prezzo:
pagine:
genere:romanzo di formazione, storico-narrativo.
2.Schema della narrazione:
PROLOGO O
SITUAZIONE
INIZIALE
ESORDIO
PERIPEZIE E
MUTAMENTI
SCIOGLIMENTO
O SITUAZIONE
FINALE
senza munizioni, Johnny riesce ad afferrare l'arma di un caduto e si alza per sparare ancora. "Due mesi dopo la guerra era finita".
3.Riassunto:
Johnny, studente di letteratura inglese, ritorna ad Alba, in quanto disertore di leva, è costretto a nascondersi in una villetta nelle vicinanze della città, controllato dal padre. Egli non ha dubbi sulla necessità di combattere il regime nazifascista: il punto è scegliere come e con chi. Per quanto sia affascinato dai suoi professori, Johnny decide di non seguirli nelle nascenti bande comuniste. Parte invece solitario per le colline delle Langhe e si unisce alla prima banda che incontra sul suo cammino: casualmente, anche questi partigiani, per quanto ideologicamente impreparati, sono guidati da un comunista. Ma, soprattutto, sono male armati e vivono in condizioni disastrose. In breve tempo, Johnny impara che la vita del partigiano non è quell'avventura poetica che si era immaginato nei suoi sogni di letterato. Quando la sua formazione è costretta a sbandare sotto l'attacco tedesco, Johnny non prova a riunirsi ai superstiti, né cerca di tornare a casa. Va invece a cercare le formazioni azzurre, composte da militari dell'ex-esercito regio. Il loro capo, Nord, lo affida al presidio di Mango, come secondo di un tenente. Anche tra questi nuovi partigiani, però, Johnny non si sente a suo agio: la decisione di occupare Alba, pur sapendo che è impossibile tenerla vista la debolezza delle forze partigiane, esaspera il suo disagio verso i tatticismi e le strategie 'formali' degli azzurri. Dopo la drammatica perdita di Alba, le mal conciate formazioni di Nord subiscono il devastante rastrellamento dei nazifascisti. In fuga per giorni e notti, nei boschi delle Langhe, insieme agli amici Pierre e Ettore, Johnny riesce miracolosamente a salvarsi, trovando infine rifugio nella cascina di una contadina amica dei partigiani. Ma anche questo nuovo assetto è destinato a frantumarsi: Nord ordina ai pochi partigiani rimasti di nascondersi per l'inverno; il febbricitante Pierre si rifugia presso la fidanzata; Ettore è fatto prigioniero con la contadina e la lupa dai fascisti. Johnny, dopo un inutile tentativo di scambiare Ettore con un soldato fascista (catturato in un'azione rischiosa e in più disertore), passa il duro inverno del '44 da solo nella cascina saccheggiata. Ma proprio in questa condizione estrema, fatta di freddo, spie e fame, rifiutando coerentemente ogni invito a nascondersi, Johnny trova finalmente la sua dimensione ideale, la sua ragione d'essere partigiano, il senso di tutta quella assurda, benché necessaria violenza. Alla fine dell'inverno, Johnny è uno dei pochi partigiani sopravvissuti di Nord. Solo che adesso, di nuovo in mezzo ai compagni che sognano la ripresa della vita civile, non si ritrova più. Ma quando la rinata formazione parte all'inseguimento di una pattuglia fascista, Johnny è il primo a farsi avanti. I partigiani, però, cadono in un'imboscata: Johnny assiste impotente alla morte di altri due reduci dell'inverno. Sordo ai richiami di ritirata, rimasto senza munizioni, Johnny riesce ad afferrare l'arma di uno dei due e si alza per sparare ancora. Il libro conclude: "Dopo due mesi la guerra è finita".
4.Caratterizzazione e funzione dei personaggi:
Johnny:PROTAGONISTA, Johnny è il personaggio principale della storia, è un giovane molto colto e deciso che vuole diventare partigiano pur sapendo che la sua vita avrebbe subito un cambiamento radicale. Il suo unico scopo è quello di essere un partigiano e di riportare la giustizia nella sua città; la solitudine, la tristezza e le difficoltà non provocano reazioni nel suo orgoglio, infatti lui ha sempre in mente l' antifascismo e non considera nient' altro. Alla fine non si capisce se muore o no, in ogni modo Fenoglio gli attribuisce una scomparsa gloriosa, e lascia capire quanto johnny si riconoscesse nei partigiani.
Nord: AIUTANTE-GUIDA, Trentenne capo della Seconda Divisione dei partigiani azzurri. Uomo bellissimo e molto robusto davanti al cui carisma i partigiani ''soccombevano all'immediata, integrale devozione indiscriminata''. Appare come un personaggio statico e consapevole delle proprie capacità.
Ettore: AIUTANTE, Vecchio amico di Johnny, cerca di farlo svagare portandolo alle feste di Santo Stefano. Ha buone capacità nei rapporti con le ragazze e fa conoscere all'amico Elda, una giovane ragazza di Torino. Partecipa con Johnny al duro inverno di rastrellamenti, ma è più sfortunato dell'amico e viene catturato. Johnny proverà inutilmente a riscattarlo in cambio di un fascista catturato.
Elda: ANTAGONISTA, Elda è una donna affascinante che conosce Johnny durante una festa, s'innamora subito di lui e cerca inutilmente di fargli cambiare idea, dicendogli di nascondersi e di fuggire con lei. Elda rappresenta la figura di distrazione dalla missione partigiana.
Pierre: AIUTANTE, tenente dell'aeronautica francese assegnato a capo del presidio di Mango, dove suo malgrado si trova a dirigere un gruppo di adolescenti. E' un esperto conoscitore d'armi e un'eccellente tiratore. Ha una ragazza di Nieve i cui parenti sono filofascisti ma che non rinunceranno ad nasconderlo quando si ammalerà. Diventerà il miglior amico di Johnny.
Michele: AIUTANTE, Braccio destro di Pierre, è un meridionale dal fisico tozzo e resistente. Impartisce ordini ai giovani partigiani con autorevolezza e con un lieve disprezzo nei loro confronti. Quando Johnny lo supererà di grado non proverà la minima invidia, ma al contrario sarà il primo a eseguire i suoi ordini, riconoscendo la sua superiorità. Muore durante una battaglia.
Kyra Partigiano semplice del presidio di Pierre, egli è benvoluto da tutta la popolazione di Mango per la sua semplicità e la sua cortesia. Esperto maneggiatore di congegni, gli viene affidata la mitragliatrice per la facilità con cui la sblocca quando si inceppa. Ha un fratello ufficiale fascista che gode della stessa stima del fratello nei campi fascisti, e se uno primeggia in bontà, l'altro in spietatezza. Muore a seguito di un incidente con un lanciabombe.
5.Narratore e tecniche narrative:
Il romanzo è scritto in terza persona anche se a volte il protagonista può corrispondere all'io narrante. La struttura è semplice, quasi priva di analessi o prolassi. La sintassi risulta piuttosto elaborata con una prevalenza di paratassi ricche di molte coordinate, tanto che il discorso può risultare talvolta pesante e complicato. Il registro usato è piuttosto alto. Il lessico è colto e ricco di termini stranieri, soprattutto in inglese; diverse frasi o addirittura interi discorsi sono scritti in inglese.
6.tempi e luoghi:
Epoca: La Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale.
Durata:Circa 17 mesi (dall'8 settembre 1944 al febbraio 1945).
Spazi interni:Alba, le ville attorno ad Alba, Murazzano, Mango, Castagnole, San Donato, Sant'Elena, Coazzolo, Benevello, il poggio di Torretta.
Spazi Interni:La casa di Johnny, la villa collinare di Johnny, il Comando Piazza, il casolare Gambadilegno, la casa di Elda, la Cascina della Langa.
7.tematiche e significati di fondo:
La scelta della lotta partigiana è per Johnny esistenziale e morale: è una lotta contro un nemico assoluto, l'unico scopo di vita. Questo romanzo rappresenta il ricordo, il non oblio, delle enormi sofferenze che l'uomo ha subito e che è riuscito faticosamente a interrompere.
8.giudizio critico e personale:
Questo romanzo richiede diverse riletture perché talvolta è di difficile comprensione. Fenoglio riprende esperienze vissute da lui stesso, lasciandoci la panoramica della seconda guerra mondiale dal punto di vista partigiano.
Il linguaggio di Fenoglio mi è sembrato poco scorrevole, forse anche a causa delle frequenti espressioni inglesi.
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