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1) Autore: Ignazio Silone
2) Titolo del romanzo: Il segreto di Luca
3) Casa editrice: Arnoldo Mondadori, 1995
4) Trama:
Cisterna, paese della Marsica, è coinvolta in due particolari problemi: il ritorno di due ex carcerati. Infatti uno di questi è Andrea Sabatini che in epoca fascista, era andato contro le autorità di quel tempo che come conseguenza lo misero in galera. Costui ora, dopo la fine della dittatura fascista, è tornato al suo paese natale da vittorioso, conquistandosi il rispetto di tutti i cittadini di Cisterna, anche di quelli più anziani che in epoca fascista lo cacciarono a sassate. Ora tutta la vita comunale è presa nel chiedere qualche favore economico ad Andrea la quale, per ottenere ciò, gli tributano degli onori invitandolo in una grossa festa al suo ritorno. L'altro invece è Luca Sabatini, che è un vecchio ex ergastolano per il quale, del suo ritorno, è meglio non parlarne. Infatti costui, dopo una trentina d'anni è stato scarcerato a causa delle testimonianze del vero colpevole che in punto di morte si confessa dichiarando la verità, e facendo ritrovare ai postumi delle prove che potessero scagionare l'innocente Sabatini. Infatti, sempre secondo le prove del vero colpevole, sono stati ritrovati in un nascondiglio murato, l'orologio e il portafoglio derubati alla vittima. Al ritorno a Cisterna Andrea, sapendo dell'arrivo di Luca, vuole sapere subito da Don Serafino, l'ex parroco del paese, dove si trovava Sabatini. Infatti i due uomini, sebbene non si siano mai incontrati, hanno il loro destino singolarmente legato: Andrea, quando era ancora bambino, era lo stesso coinvolto nella storia di Luca perchè la madre di quest'ultimo, Teresa, essendo analfabeta, per scrivere le lettere da spedire a suo figlio che in quell'epoca si trovava in carcere, e per leggere le relative risposte, si faceva aiutare dal piccolo Andrea. Facendo ciò, Andrea fu costretto a vivere un'infanzia molto solitaria poichè ci teneva a conservare questo segreto che per lui, era utile anche per scoprire la realtà e i problemi degli adulti: così, Andrea divenne fin da bambino una persona matura e responsabile, diventando anche un ribelle nei confronti della politica fascista e quindi ostruzionistica di quel tempo. Sarà questo suo modo di vedere la vita politica che lo porterà ad andare contro il fascismo, causandogli la pena in carcere. Ma ora, caduto il fascismo, è diventato per tutti un ex prigioniero politico, e, essendo un socialista, è rispettato e ammirato da tutti. Luca invece ha sofferto per tutta la sua vita. Pena: l'aver creduto troppo nell'amore. Infatti Luca da ragazzo amava con tutto il suo cuore una certa Ortensia. Stava sempre con lei, e ogni suo sorriso gli rimaneva nel cuore, e il ricordo di esso, lo faceva vivere. Ciò, è quello stesso ricordo che lo farà resistere in carcere, e che non gli farà mai perdere la speranza di continuare a vivere. Ora dopo trenta lunghi anni, torna nel suo paese, nell'indifferenza della sua gente che cercano di evitarlo. Ma Andrea non lo evita e cerca, dal suo arrivo a Cisterna, di scoprire la verità, interrogando i suoi conoscenti e lo stesso Luca Sabatini. Così con la sua lunga indagine scopre il segreto nascosto da trent'anni nel cuore di Luca. Come già menzionato, Luca si era innamorato di Ortensia, e nei suoi occhi, vedeva la sua vita. Poi però, Ortensia, forse influenzata anche dei giudizi dei suoi famigliari, sposa un nobile del paese: Don Silvio. Costui era all'epoca un grande imprenditore ed era perciò rispettato, e alcune volte anche temuto, da tutti. Perciò il matrimonio tra il nobile Don Silvio e la povera Ortensia, era un onore non solo per i famigliari della sposa, ma anche per tutto il paese di Cisterna. Fino ad allora Ortensia, si era sempre creduta un'amica nei confronti di Luca, ma non credeva che la sua amicizia per lui, si era tramutata nel cuore di Luca in un grande amore. D'altronde non lo aveva mai capito: o meglio, Luca non le ha dato mai modo per capirlo. Infatti Luca era una persona molto riservata e chiusa per quanto riguarda i suoi sentimenti. Questo suo modo di essere lo coltiverà anche durante il processo perchè non si è neanche discolpato proprio per non riferire al pubblico ciò che provava per Ortensia. Infatti durante il processo Luca credeva che con l'ergastolo avrebbe creato meno problemi per tutto il paese, perchè ormai la sua storia aveva mobilitato tutti. Ritornando al discorso di prima, Ortensia, scoperto l'amore che provava per lei Luca, decise, o meglio, si impose di trovare una degna compagna per Luca per non vederlo più soffrire. Così gli presenta Lauretta che era una delle dipendenti di Don Silvio. Luca però non riusciva a innamorarsi di Lauretta benchè credeva profondamente che se non avrebbe mai incontrato Ortensia, sarebbe stata sicuramente la sua fidanzata. Però proprio il giorno che doveva fissare le nozze con Lauretta, Luca fugge non volendo più sapere di niente neanche della sua stessa vita. Perciò fugge per i boschi e per gli anfratti, senza una meta precisa. Ad un certo punto andò nei pressi di una Chiesa che si trovava in un picco di una montagna, perchè pensava che da quell'altezza potesse suicidarsi. Però in quel momento avvenne come un miracolo: dentro la Chiesa c'era una mendicante che prima di addormentarsi pregava davanti l'altare. Luca vedendola, e avendo una grossa somma di denaro prestatogli da Don Silvio per concludere un affare, diede questi soldi alla mendicante. Il giorno dopo, raccontando questa vicenda ai preti di quell'epoca, disse che a darle quei soldo era stato San Gabriele non rendendosi conto che il vero donatore era stato Luca Sabatini. Comunque, dopo questa vicenda luca si diresse presso un ruscello vicino ad un mulino ad acqua e lì, intorno alle 3 della notte, fu fermato dal suicidarsi da un certo Ludovico. Così Luca, dopo questa notte di inferno, ritornò nella sua casa ma..durante il suo cammino, incontra la polizia, che lo arresta con la colpa di aver ucciso una persona.
Durante i suoi anni di carcere, Ortensia, decise che non poteva continuare a vivere con in cuore il rimorso di non aver amato l'uomo che per lei aveva donato la sua vita, e così decise di fuggire in convento.
Andrea, con le sue lunghe ricerche, trovò il convento dove era vissuta Ortensia la quale era morta un anno fa. Lei prima di morire aveva pregato le suore di segnare a Luca, sperando nel suo ritorno, i suoi oggetti ma sopratutto parte del suo diario che aveva conservato per trenta lunghi anni.
5) Un breve commento del libro
A me questo libro è piaciuto molto perchè mi ha fatto vedere quanto è potente l'amore. Luca ha sofferto 30 anni con la speranza di rivedere Ortensia, e tenendo il suo ricordo stretto nel suo cuore. Lo stesso ricordo che gli ha dato la forza di continuare a vivere anche in condizioni difficili perchè è dovuto stare anche in camera di isolamento per una colpa che non aveva. Luca però in questi anni è riuscito a resistere alla violenza imponendola agli altri che soffrivano per la sua sorte. Inoltre con la sua forza d'animo è riuscito a sminuire la forza dell'ergastolo, la punizione più terribile rimasta nel nostro codice penale dopo l'abolizione della pena di morte.
A me di questo libro è piaciuto anche il lato poliziesco. Infatti mi è molto piaciuta la ricostruzione dei fatti di Andrea Cipriani, che attraverso le sue scoperte è riuscito a ricostruire il puzzle, del segreto di Luca.
Esordio: Spannung: Conclusione: |
Il libro "Il segreto di Luca",inizia già con un turbamento dell'ordine. Infatti, il ritorno a Cisterna di Luca Sabatini dopo trent'anni di ergastolo, presenta un turbamento per tutti gli abitanti del suo paese natale. Infatti le persone dell'epoca del suo processo, sapevano dell'innocenza di Luca, ma testimoniarono a suo sfavore. Perciò ora che l'ex ergastolano è ritornato in paese da innocente, hanno paura di una qualche sua rivendicazione. Il libro inizia subito con un momento di massimo tensione. Infatti il ritorno di Luca Sabatini in paese, dopo ben trent'anni di ergastolo, presenta un motivo di turbamento per le persone che all'epoca del processo testimoniarono a suo sfavore. Queste persone hanno anche paura di una qualsiasi rivendicazione nei loro confronti di Luca, benché questo è impossibile a immaginarsi. Comunque nel libro di spannung ce ne sono molti e ora ne citerò le più importanti. Innanzitutto, tra i più importanti, c'è proprio l'arresto di Luca avvenuto in una mattinata di venerdì. Ciò è avvenuto durante una notte funesta dove Luca purtroppo è andato lentamente incontro al suo triste destino. La sera precedente era stato dai famigliari di Lauretta per fissare il giorno delle nozze. Dà lì è incominciato il suo supplizio. Infatti Luca quella sera decise di non poter sposare Lauretta perché il suo cuore apparteneva ad un'altra. Quest'altra, era Ortensia. Così scappò e cominciò a girovagare nel pieno della notte, senza una meta. Quella notte, era andato su una Chiesa che si trovava sulla cima di un monte. Luca pensava che una volta raggiunta quell'altezza, potesse gettarsi giù per farla finita una volta per tutte con il suo dolore. Però dentro la chiesetta c'era una mendicante che prima di addormentarsi era solito pregare davanti all'altare. Così Luca vedendola, gli diete una grossa somma di denaro e se ne andò continuando il suo straziante cammino in cerca di un posto per togliersi la vita. La mendicante il giorno successivo dirà che a darle quell'offerta era stato San Gabriele. Così Luca dopo un lungo cammino, si diresse verso un mulino. Lì, vicino ad un ruscello gelato, decise di gettarsi ma un certo Ludovico lo fermò. Un altro momento di spannung, è ad esempio, quando Andrea Cipriani, intento alle sue assidue ricerche per scoprire la verità che si celava sul mistero della vicenda di Luca, costrinse Don Serafino a seguirlo in mezzo ad un bosco per costringerlo a dire tutto quello che sapeva sulla vicenda. Quella volta però Andrea fu costretto a lasciare perdere perché era rivenuto Luca, e non sembrava bello parlare di una cosa che lo riguardasse tanto da vicino. Comunque ci furono altre occasione in cui Andrea riuscì a trovare delle informazioni dai compaesani di Luca. Ad esempio, altro momento di spannung, quando Andrea costringe con la forsa a parlare i vecchi Agnese e Ludovico, che erano molto restii e chiusi al dialogo con la gente. Quella volta però Andrea riuscì a farli parlare anche se dopo molte insistenze. Infine, se si può dire, l'ultimo momento importante di spannung è quando, sapendo da Don Serafino che Andrea stava preparando le valigie per partire, Luca, preso da un senso di agitazione, si mise a correre verso ad Andrea perché voleva confidarsi con lui su tutto quello che sapeva, perché vedeva in lui un vero amico. Sarà in questo ultimo capitolo che i puzzle mancanti della storia di Luca si ricomporranno, scoprendo quindi dalle sue parole il suo segreto. Il libro si conclude con la partenza dal paese di Cisterna di Andrea Cipriani che è stato per tutto il libro, il cardine per scoprire attraverso le sue indagini il segreto che celava la storia di Luca Sabatini. Luca prima della partenza ha avuto il bisogno di confidare il suo segreto con Andrea: per lui era il solo e vero amico insieme a Don Serafino. |
Sistema dei personaggi: |
I personaggi principali del libro il segreto di Luca sono: Luca, Andrea, Don Serafino, Ludovivo, Agnese, Gelsomina, Toni, Teresa, Ortensia, Don Silvio e Lauretta. Il più importanti tra tutti è certamente Luca Sabatini, il protagonista. Luca è ritornato nel suo paese natale da innocente, dopo trent'anni di ergastolo. Ora, benché come già detto, è ritenuto innocente, tra la gente del paese c'è un forte senso di agitazione forse causato dal fatto che, durante quel suo lungo processo, avevano testimoniato contro di lui, pur sapendo della sua innocenza. D'altronde, era molto strano che un indagato di tentato omicidio non si discolpi e accetti passivamente la condanna. Un altro personaggio importante nella storia è Andrea. Costui, come d'altronde anche Luca, è stato in carcere per molti anni. La causa che lo condannò in carcere è che, al tempo del fascismo, andò contro quel sistema politico. Ora però, che è caduto il fascismo e quindi la dittatura di Mussolini, Andrea ritorna in paese da ex prigioniero politico e quindi da "vittorioso socialisto". Ora perciò è ricercato e stimato da tutti perché è al potere. Lui però non gliene importa dei favoritismi degli altri, ma piuttosto gli interessa maggiormente scoprire il segreto di Luca, attraverso le testimonianze dei suoi concittadini. Ora passiamo a Don Serafino. Don Serafino, è l'ex parroco del paese. Secondo il giudizio dello scrittore, "Don Serafino è un prete all'antica ancora animato da una fede antica, autentica, in Dio". L'attuale prete di Cisterna, Don Franco, è un prete "moderno" che crede solo nel "Ministero dei Lavori Pubblici". Infatti quest'ultimo, al ritorno di Andrea, si è subito preoccupato di chiedergli di dare un finanziamento al paese per costruire un monumento dei caduti. Ritornando a Don Serafino, è molto restio nel raccontare ad Andrea tutto ciò che sa, poiché ritiene Luca una persona che accettando l'ergastolo, sfuggì alla violenza, imponendola agli altri: inoltre pensa anche che con il suo modo di accettare la pena, "ha esaurito la punizione più terribile rimasta al nostro codice dopo l'abolizione della pena di morte". Un altro personaggio della storia, è Toni. Costui, è un bambino molto povero, che fin dall'infanzia è costretto a rubare per continuare a vivere in questo mondo difficile. Questo bambino fu il primo a incontrare Luca che al suo ritorno in paese, si era rifugiato nella sua vecchia casa ridotta in macerie. Successivamente lo condusse da Don Serafino che lo ospiterà nella sua modesta casa. Un personaggio molto importante è anche Ortensia, la causa delle disperazioni d'amore di Luca. Ortensia, da giovane, era considerata da tutti una "connetta bellina incoerente e superficiale". Da quando però Luca andò in carcere, il suo carattere cambiò dalla sofferenza: inoltre, cambiò anche il suo aspetto. Si era dimagrita spaventosamente ed era proprio "pelle e ossa". Era stata considerata una pazza: presa dalla disperazione, gemeva, gridava, implorava Dio e il demonio, accusava se stessa, si strappava i capelli e sbatteva la testa contro il muro. Una notte Don Serafino fu chiamato per farle un esorcismo. Ma Ortensia non era pazza e decise, in accordo con Don Serafino, di rifugiarsi in un convento, perché non poteva più vivere con Don Silvio, suo marito. Infatti lei diceva sempre che "dal momento che lui (Luca) ha accettato volontariamente l'ergastolo per amor mio, non posso più restare in questa casa". Ortensia infatti, condizionata anche dai suoi famigliari, si era sposata con Don Silvio, il più ricco imprenditore del paese. Ora però, dopo la condanna ingiusta di Luca, non poteva più vivere con lui perché, come disse Ortensia stessa, "si racconta di uomini che hanno accettato la morte per il proprio amore; ma Luca ha fatto molto di più. L'ergastolo è più della morte". Un altro personaggio importante della storia, è Teresa, la madre di Luca. Lei ha sempre sofferto, come d'altronde lo farebbe qualunque madre si trovi nella sua condizione, dopo la condanna di Luca. Per tre notti si rinchiuse in chiesa, a piangere davanti il Sacramento rifiutando ogni cibo. Teresa era analfabeta e quindi fu costretta a chiedere aiuto ad Andrea, per scrivere, e quindi anche per leggere le risposte, le lettere mandate a suo figlio Luca che si trovava in carcere. Luca in quel tempo era molto piccolo poiché frequentava ancora le elementari e quindi per lui, era una grossa responsabilità quella che gli attribuiva Teresa. Era "costretto", ha passare con lei la maggior parte delle giornate a scrivere le lettere da spedire a Luca. Per mantenere il segreto, Andrea, maturò precocemente, perché fin dall'infanzia, da quelle lettere dettate da Teresa, scoprì che il mondo è difficile e che la vita dei grandi è piena di dolori da affrontare con forza e speranza. In questo caso Teresa aveva la speranza di rivedere un giorno Luca uscito dal carcere: non ebbe questa soddisfazione, perché prima del suo ritorno, come d'altronde anche Ortensia, morì. Infine altri personaggi importanti nella storia, sono Ludovico e Agnese. Sono due persone anziane cui non piace parlare e che vivono sempre nel terrore che qualcuno gli possa fare del male. Quel "qualcuno" nella storia è Andrea che, contro la loro volontà, li costringe a parlare. Ne verrà fuori che prima dell'arresto di Luca, verso le tre del mattino, lo videro vicino al ruscello di fronte al loro mulino. Fu proprio Ludovico, che costretto dalla moglie ad uscire, lo fermò nel suicidarsi in quella notte d' "Inferno". |
Ordine e durata del racconto: |
L'ordine della fabula è alterato da diversi flashback. Ad esempio un interessante flashback di questo libro, è quando Andrea, incontrando per la prima volta Luca che si trovava tra le macerie della sua vecchia casa, gli raccontò la sua esperienza con Teresa. Infatti gli disse che quando lui ancora frequentava le elementari, la madre di Luca, essendo analfabeta, lo invitava a passare con lei gran parte delle giornate per scrivere le lettere da spedire per suo figlio che si trovava in carcere. Quell'esperienza ad Andrea gli cambiò la vita perché maturò presto attraverso quei suoi lunghi racconti che gli facevano capire quanto è dura e difficile la vita degli adulti. La durata è lo spazio concesso nel racconto ai fatti. Per identificare la durata bisogna trovare nel racconto le pause, le scene, i sommari, e gli ellissi. Ad esempio la pausa è quando il narratore indugia nell'esprimere i sentimenti del personaggio che parla in una determinata situazione. Ad esempio nel racconto del "Il segreto di Luca" si possono considerare pause, quando il narratore descrive lo stato di profonda agitazione delle persone indiziate da Andrea Cipriani che cerca di scoprire in qualsiasi modo cosa cela il segreto di Luca Sabatini. Poi nel libro ci sono molte scene. Infatti ci sono molte parti dialogate che movimentano il proseguo della lettura. Ci sono anche diversi sommari. Nel libro il sommario che a mio avviso è il più importante, è quando nell'ultimo capitolo Luca parla con Andrea ripercorrendo tutta la sua triste vita. Di ellissi ce ne sono pochi. Forse l'unico grande ellisse è quando, proprio all'inizio del libro, Luca torna nel suo paese. In questo frangente della storia infatti, si parla solo del suo arrivo nel paese ma di tutto quello che c'è prima, cioè dei trent'anni passati all'ergastolo, non se ne parla per niente. |
Tipo di narratore e focalizzazione prevalente: |
Il tipo di narratore prevalente in questo libro, non è onnisciente poiché è in gran parte narratore esterno. Del resto, la focalizzazione prevalente a mio parere, è esterna perché il narratore mostra di sapere meno di quanto sa ciascun personaggio. Infatti questo libro è secondo me, di tipo poliziesco, perché dall'inizio alla fine, non si riesce a comprendere il segreto di Luca e solo le indagini fatte da parte di Andrea, riusciranno a ricomporre il puzzle di tale segreto. |
Spazio del racconto: |
Il romanzo è ambientato nella Marsica, una povera regione abruzzese. Già dalle prime pagine di questo libro, troviamo i connotati di questo paesaggio: la strada che Luca percorre per arrivare al suo paese natale è infatti costeggiata da <<campielli di stoppie bruciate, con qualche esile mandorlo e cespugli di more>>. La descrizione del paese è altrettanto desolata: strade deserte, baracche e mucchi di macerie. A Cisterna l'ambiente è chiuso, uniformato a un perbenismo tutto esteriore, nel tentativo di entrare a far parte del mondo civile, ricco e progredito, di ottenere da chi conta, favori, raccomandazioni, vantaggi personali. E' questo l'atteggiamento di tutti nei confronti di Andrea Cipriani, giovane militante di sinistra che sta per tornare in paese dopo che, in epoca fascista, fu arrestato ed esiliato per la sua opposizione al regime. |
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