'a ciascuno il suo' - leonardo sciascia

'A CIASCUNO IL SUO'

AUTORE: Leonardo Sciascia, nasce a Racalmuto nel 1921, primo di tre fratelli. La madre viene da una famiglia d'artigiani, il padre è impiegato in una delle miniere di zolfo della zona. Sciascia trascorre con il nonno e le zie, la maggior parte e il loro ricordo, così come il profondo legame alla Sicilia, ricorrerà spesso nelle interviste rilasciate successivamente. Durante la scuola affiora subito la sua forte passione per la storia, unita all'amore per la scrittura. A partire da otto anni si dedica alla lettura di tutti i libri che gli è possibile trovare. Nel 1935 si trasferisce a Caltanisetta con la famiglia e s'iscrive all'istituto magistrale. Nel 1944 sposa Maria Andronico, maestra nella scuola elementare di Racalmuto e con lei ha due figlie: Laura e AnnaMaria. Pochi anni dopo, nel 1948, il suicidio del fratello Giuseppe lascia un segno profondo nell'animo dell'autore. Negli anni successivi pubblica molte opere tra cui "Alfabeto Pirandelliano", pubblicato pochi mesi prima di morire, a Palermo il 20 novembre 1989

CASA EDITRICE: Adelphi

PRIMA EDIZIONE:

PERSONAGGI PRIMARI: PAOLO LAURANA: professore d'italiano e latino nel liceo classico di Palermo. DOTTOR ROSCIO: marito di Luisa. FARMACISTA MANNO: uomo per bene, compie il suo lavoro quotidianamente, distraendosi una volta a settimana con quella che è la sua unica passione: la caccia. LUISA: moglie di Roscio, è una donna giovane e bella, ma anche ingannevole e falsa, poiché ha tradito sia la fiducia di suo marito sia quella di Laurana. AVVOCATO ROSELLO: cugino di Luisa e nipote dell'arciprete, ha una relazione con Luisa. PARROCO DI SANT'ANNA: costretto al clero per un'eredità, è un uomo simpatico e volubile. ARCIPRETE: zio di Luisa e di Rosello.

PERSONAGGI SECONDARI: il padre di Roscio, gli amici di Laurana, don Luigi, il commissario, i frequentatori del Caffè Romeris, l'onorevole Abello e Benito.

TECNICHE NARRATIVE: le scene si svolgono nella Sicilia degli anni 60, in un paesino vicino a Palermo. Vi sono sia ambienti chiusi sia aperti. Il romanzo si ambienta nel 1964, l'omicidio di Roscio e Manno avviene precisamente il 23 agosto di quell'anno, mentre la lettera è stata ricevuta circa una settimana prima. Il narratore è esterno e segue le vicende come se non conoscesse il finale, esclusi alcuni particolari. Egli descrive i personaggi e, alcune volte, assume il loro punto di vista.

RIASSUNTO: nell'estate del 1964, il farmacista Manno, un uomo tranquillo, riceve dal postino una lettera anonima che lo minaccia di morte. Egli si meraviglia molto dell'accaduto. Ha come unico divertimento la caccia. Nascono dunque dei sospetti legati a questa passione, ma nessuno mai poteva avercela con lui e così pensa ad uno scherzo. Una sera, però, dopo una battuta di caccia, viene ucciso insieme ad uno dei suoi cani e all'amico, il dottor Roscio. Gli inquirenti cercano quindi di risolvere la causa del misterioso omicidio. Essi pensano che tutto sia stato causato da una relazione che Manno aveva con una cliente della farmacia, ma quest'ipotesi si rivela errata.

Una diversa pista segue invece il professor Laurana, attratto dall' unicuique che nota scritto (con lettere tagliate da un giornale) sul retro della lettera anonima. Si tratta senz'ombra di dubbio di un ritaglio ricavato dall' Osservatore Romano, che in paese ricevono solo due persone: il parroco di Sant'Anna e l'arciprete. Il professor Laurana, basandosi proprio sull'unicuique che significa: a ciascuno il suo, imbocca la strada esatta: il farmacista non c'entra niente, in quanto la sua uccisone serviva soltanto per portare fuori strada le indagini; era il dottor Roscio il vero bersaglio dell'agguato. Aiutato da alcuni personaggi essenziali, quali appunto il parroco di Sant'Anna, l'arciprete, il padre di Roscio ed alcuni dei suoi amici, riesce a trovare la risoluzione corretta: il dottor Roscio aveva scoperto la relazione che la moglie Luisa aveva con il cugino, l'avvocato Rosello, e che ormai continuava da anni. Il dottor Roscio aveva lanciato un ultimatum a Rosello, in seguito a questo, l'avvocato reagisce facendolo uccidere da un sicario.

COMMENTO: questo libro mi è piaciuto abbastanza, in quanto molto interessante. Protagonista di questo romanzo è la mafia. L'autore fa prevalere la realtà siciliana sia di quel periodo, ma anche attuale, in cui una minaccia di morte non verrebbe presa così seriamente come invece andrebbe fatto. Interessante è stata la costante presenza dell'analisi accurata dell'animo siciliano, le considerazioni di vita e di morte e il "mito" della donna.