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Leggi anche appunti:Le opere retoricheLe Alcune fatiche di ErcoleAlcune fatiche di Ercole Hercules leonem Nemeaeum, quem Luna nutriverat Cesare - PlutarcoTITOLO: 'Kaisar' (Cesare) AUTORE: Plutarco (46c.a.-127c.a.) EDIZIONE CONSULTATA: |
Battaglia sul Ticino
Scipio iaculatores Ct gallos equites in fronte locat, romanos sociorumque quod roboris fuit in subsidiis; Hannibal frenatos equites in medium accipit, cornua Numidis firmat. Vixdum clamore sublato iaculatores fugerunt inter subsidia ad secundam aciem. Inde equitum certamen erat aliquamdiu anceps. Dein, quia turbabant equos pedites intermixti, multis labentibus ex equis aut desilientibus, ubis uos premi circumventos vidissent, iam magna ex parte ad pedes pugna venerat, donec Numidae qui in cornibus erant, circumvecti paulum ab tergo, se ostenderunt. Is pavor perculit Romanos; auxitque pavorem consulis vulnus periculumque intercursu tum primum pubescentis fui propulsatum. Hic erit iuvenis penes quem perfecti huiusce belli laus est, Africanus ob egregiam victonani de Hannibale Poenisque appellatus. Fuga tamen effusa iaculatorum maxume fuit, quos primos Numidae invaserunt; alius confertus equitatus, consulem in medium acceptum non armis modo sed etiam corporibus suis protegens, in castra nusquam trepide neque effuse cedendo reduxit. Servati consulis decus Coelius ad servum natione ligurem delegat; malim equidem de filio verum esse, quod et plures tradidere auctores et fama obtinuit.
LIVIO
Battaglia sul Ticino
Scipione schierò in prima fila i sagittari ed i cavalieri galli e tenne nelle riserve i Romani e tutti gli alleati; Annibale mise al centro i cavalieri frenati e rafforzò le ali con i Numidi. La lotta tra cavalieri fu per qualche tempo incerta. Di poi, dato che i fanti impedivano il movimento dei cavalli, essendosi frammjsti ai cavalieri che cadevano o che saltavano giù avendo visto i loro circondati e incalzati, e già quasi in ogni dove la lotta si era trasformata in pedestre, .finché, girando da tergo, non apparvero i Numidi, che erano. ai fianchi. Il timore scosse i Romani; la ferita del console aumentò il timore e il pericolo fu scongiurato dall'accorrere del figlio, appena allora nella pubertà. Sarà questi il giovane che meriterà la lode di aver portato alla fine questa guerra e che avrà il soprannome di Africano per la splendida vittoria (riportata) su Annibale e sui Cartaginesi. Tuttavia fu assai disordinata la fuga dei sagittari, contro i quali dapprima si scagliarono i Numidi; la cavalleria ben compatta, prendendo nel mezzo il console e proteggendolo non solo con le armi ma anche con il corpo, ritornò nell'accampamento senza cedere in nessun luogo per paura e senza disordine. Celio attribuisce ad uno schiavo ligure l'onore della salvezza del console; io invero sono portato a credere che spetti al figlio, cosa che molti storici hanno tramandato e che la fama ha avvalorato.
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