Battaglia
sul Ticino
Scipio iaculatores Ct gallos equites in fronte locat,
romanos sociorumque quod roboris fuit in subsidiis; Hannibal frenatos equites
in medium accipit, cornua Numidis firmat. Vixdum clamore sublato iaculatores
fugerunt inter subsidia ad secundam aciem. Inde equitum certamen erat aliquamdiu anceps.
Dein, quia turbabant equos pedites intermixti, multis labentibus ex equis aut
desilientibus, ubis uos premi circumventos vidissent, iam magna ex parte ad
pedes pugna venerat, donec Numidae qui in cornibus erant, circumvecti paulum
ab tergo, se ostenderunt. Is pavor perculit Romanos; auxitque pavorem consulis
vulnus periculumque intercursu tum primum pubescentis fui propulsatum. Hic erit
iuvenis penes quem perfecti huiusce belli laus est, Africanus ob egregiam victonani
de Hannibale Poenisque appellatus. Fuga tamen effusa iaculatorum maxume fuit,
quos primos Numidae invaserunt; alius confertus equitatus, consulem in medium
acceptum non armis modo sed etiam corporibus suis protegens, in castra nusquam
trepide neque effuse cedendo reduxit. Servati consulis decus Coelius ad servum
natione ligurem delegat; malim equidem de filio verum esse, quod et plures
tradidere auctores et fama obtinuit.
LIVIO
Battaglia sul Ticino
Scipione
schierò in prima fila i sagittari ed i cavalieri galli e tenne nelle riserve i
Romani e tutti gli alleati; Annibale mise al centro i cavalieri frenati e
rafforzò le ali con i Numidi. La lotta tra cavalieri fu per qualche tempo
incerta. Di poi, dato che i fanti impedivano il movimento dei cavalli,
essendosi frammjsti ai cavalieri che cadevano o che saltavano giù avendo
visto i loro circondati e incalzati, e già quasi in ogni dove la lotta si era
trasformata in pedestre, .finché, girando da tergo, non apparvero i Numidi,
che erano. ai fianchi. Il timore scosse i Romani; la ferita del console aumentò
il timore e il pericolo fu scongiurato dall'accorrere del figlio, appena
allora nella pubertà. Sarà questi il giovane che meriterà la lode di aver
portato alla fine questa guerra e che avrà il soprannome di Africano per la
splendida vittoria (riportata) su Annibale e sui Cartaginesi. Tuttavia fu
assai disordinata la fuga dei sagittari, contro i quali dapprima si
scagliarono i Numidi; la cavalleria ben compatta, prendendo nel mezzo il
console e proteggendolo non solo con le armi ma anche con il corpo, ritornò
nell'accampamento senza cedere in nessun luogo per paura e senza disordine.
Celio attribuisce ad uno schiavo ligure l'onore della salvezza del console; io
invero sono portato a credere che spetti al figlio, cosa che molti storici
hanno tramandato e che la fama ha avvalorato.