Il 400 e l'umanesimo
In aperta polemica
con la tradizione medievale, tutta tesa a valorizzare il ruolo della
trascendenza religiosa, la nuova società concepisce l'uomo come artefice della
propria storia, un uomo che si immerge nella vita civile, si impegna nella
politica, nei commerci e nelle arti (nascita della classe borghese).
Per creare questo nuovo tipo di uomo occorre
una formazione non unilaterale (cioè solo pratica o solo teorica) ma poliedrica
e polivalente. Tale trasformazione si realizza soprattutto attraverso un
curricolo formativo basato essenzialmente sulla lettura dei classici greci e
latini, si riscoprono Aristotele e le varie correnti filosofiche dell'antichità
classica. Il modello formativo è visto nella figura dell'oratore dell'età ellenistico-romana.