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LA SCUOLA ATTIVA
PARALLELO DEI 3 TEMPI DELL'ATTIVITA' SCOLASTICA
SECONDO FERRIERE E Il
TRITTICO DI DECROLY
Fu Adolphe Ferriere (Ginevra 1879-ivi 1960) a coniare il termine "LA SCUOLA ATTIVA", psicologo e pedagogista diventa professore nell'Istituto J.J. Rousseau.
Considera il bambino come essere attivo che ricostruisce le tappe dell'evoluzione dell'umanità.
Il fanciullo ha slancio vitale e creativo, la scuola tradizionale mortifica questa creatività non riconoscendo le caratteristiche e i bisogni di ogni individuo.
La scuola tradizionale per Ferriere è una scuola "passiva", è statica, il bambino deve stare immobile in un banco a subire la lezione dalla cattedra che il maestro impartisce dall'alto. E' costretto a orari e programmi che si basano su testi di bassa lega e l'interrogazione si basa su ciò che ha letto sul libro o quello che ha detto l'insegnante.
Pertanto domina la figura dell'insegnante e prevale l'ETEROEDUCAZIONE poiché non serve a formare un uomo sociale, non ispira vitalità inoltre è individualistica, poiché si basa sul metodo di competizione, non c'è spirito di collaborazione e lavoro in comune fra gli alunni.
La NUOVA SCUOLA è PUEROCENTRICA, si pone dal punto di vista del bambino, è il bambino che educa se stesso mentre l'adulto gli porge l'aiuto necessario stimolando l'interesse e preparandolo all'inserimento nella società, diventa un'AUTOEDUCAZIONE.
Per Ferriere lo sviluppo psico-fisico segue modalità e ritmi individuali a seconda del grado di sviluppo.
Il lavoro non sarà praticato nello stesso modo ad ogni età ma sarà diverso a seconda del grado di sviluppo del bambino
Nota che: nel bambino sino a 3 anni prevalgono gli interessi sensoriali, la scuola attiva non interviene in questa età; dai 4 ai 6 anni c'è l'età del gioco o interessi sparsi; dai 7 ai 9 anni ha interessi immediati che si esprimono nelle varie curiosità e la scuola deve tenerne conto avviando attività di esplorazione e di ricerca; dai 10 ai 12 anni ha interessi speciali concreti cominciano gli studi su argomenti specifici delle singole materie; dai 13 ai 15 anni ha interessi astratti semplici e si studiano tute le materie secondo metodi tradizionali; dai 15 ai 18 anni è la fase degli interessi astratti complessi, si approfondiscono gli studi in special modo di filosofia, psicologia, sociologia, diritto ed economia.
Per Ferriere il bambino passa dal gioco al lavoro vero e proprio.
Il lavoro intellettuale non segue la lezione tradizionale ma si divide in una lezione in 3 tempi:
RACCOLTA DEI DOCUMENTI, sono gli alunni che compiono ricerche su svariati argomenti di loro interesse utilizzando non solo i libri ma anche visite nei luoghi di lavoro o in altre organizzazioni della società.
CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI, le notizie raccolte vengono raccolte in schede e raggruppate per argomenti secondo le modalità che consentono la facile consultazione agli altri.
ELABORAZIONE DEI DOCUMENTI, i materiali raccolti vengono confrontati, analizzati e discussi in gruppo.
Per Ferriere hanno molta importanza le attività sociali cioè il lavoro come vincolo di socializzazione ( mutuo insegnamento, le attività sociali in parrocchia, caritas ecc.).
Tale processo acquista in lui un valore ed un significato sempre più spiccatamente religioso e questo da al suo pensiero, un orientamento spiritualistico e di sostanziale adesione alla religione rivelata.
Scrive nel 1922 "LA SCUOLA ATTIVA" nel quale concepisce la SCUOLA NUOVA che egli chiama in un primo momento "LA SCUOLA DEL LAVORO", nell'introduzione descrive l'idea della scuola come ATTIVITA' SPONTANEA. PERSONALE E PRODUTTIVA.
OVIDE DECROLY (Renaix Belgio 1871-1932)
Nasce in Belgio, vive un'infanzia felice in una casa con un grande giardino, si dedica alle piante, ai fiori e agli animali. Ha un grave contraccolpo quando entrò in una SCUOLA REGOLARE condotta con metodi PEDANTI e TRADIZIONALI.
Si laurea in medicina e diventa neuro-psichiatra e si interessa all'educazione di bambini anormali (come la Montessori) per i quali ideò un METODO DI INSEGNAMENTO ed un MATERIALE SPECIFICO, poi applicò gli stessi procedimenti ai fanciulli normali.
Nel 1907 diede origine a Bruxelles all'istituto "SCUOLA DELL'ERMITAGE", il motto della scuola era "EDUCARE PER LA VITA MEDIANTE LA VITA", gli si dedico sino alla sua morte.
La precisazione del metodo fu opera dei discepoli e dei collaboratori poiché Decroly si è rifiutato di ricavare il metodo pedagogico dalle ricerche PSICOLOGICHE DI LABORATORIO.
La PEDAGOGIA SPERIMENTALE è la ricerca di "UNA SCUOLA PER LA VITA ATTRAVERSO LA VITA" , un saggio scritto nel 1908 DOVE Decroly raccoglie l'esperienza di direttore della Scuola dell'Ermitage, in quest'opera si trovano indicazioni circa il metodo da lui adottato e la finalità dell'educazione.
La scuola per Decroly deve essere centrata sul bambino, deve attenersi alle esigenze biologiche del bambino ed il luogo ideale è l' AMBIENTE NATURALE (J.J. Rousseau).
La scuola deve essere collocata all'aria aperta e diventare una "CITTA' GIARDINO"
Una scuola che muove dalla vita per la vita, non distingue le materie scolastiche ma le fa convergere verso l'UNITA' collegandole all'IDEA CENTRALE, questa scuola deve seguire il PRINCIPO DELL'INDIVIDUALIZZAZIONE.
Decroly parla di METODO GLOBALE, dove verifica che la conoscenza va dal CONCRETO all'ASTRATTO, il concreto non è il PARTICOLARE ma il TUTTO afferrato in maniera GLOBALE, SOMMARIO E CONFUSO. Poi subentra l'ANALISI che distingue le PARTI COSTITUITE della COSA-OGGETTO preso in ESAME.
La SINTESI, cioè la RESTAURAZIONE DELL'INTERO, conosciuto però più distintamente e profondamente dalliinizio.
Pertanto Decroly scardina la didattica dell'ottocento che procedeva dal semplice al complesso dimostrando che tale procedimento non trovava conferma nell'esperienza, per il bambino IL SEMPLICE è il TUTTO, la sua percezione della mamma è tutta intera e non nei particolari.
Nel 1929 scrive "LA FUNZIONE DI GLOBALIZZAZIONE E L'INSEGNAMENTO", dove dimostra che la psiche del bambino percepisce la realtà esterna in modo generico e indistinto, poi l' analizza e la distingue nei suoi elementi, pertanto l'apprendimento globale precede l'analisi.
Il metodo di apprendimento della lettura e della scrittura parte dal globale cioè dalla frase per poi cercarne le parole e dividerle in sillabe (Lambruschini).
Per determinare i CENTRI DI INTERESSE intorno ai quali gravita l'insegnamento, Decroly considera I BISOGNI FONDAMENTALI della VITA UMANA che sono 4:
BISOGNO DI NUTRIRSI
PROTEGGERSI DALLE INTEMPERIE
DIFENDESI DI PERICOLI
BISOGNO DI AGIRE, lavorare in solidarietà con gli altri, di ricrearsi ed elevarsi.
Nella scuola hanno luogo 3 tipi di esercizi.
L'OSSERVAZIONE, dove l'attività didattica si basa su lezioni interne ed esterne alla scuola, i bambini osservano la nascita di una pianta, oppure osservazioni schematiche come formare sacchetti di castagne facendo analogia sul peso di un coniglietto di un mese e aumentare il numero delle castagne con il peso del coniglietto che aumenta mese per mese.
ASSOCIAZIONE, il fanciullo collega nello spazio e nel tempo le nozioni acquisite precedentemente affidate alla memoria, abituare a collegare come una mappa attivando conoscenze geografiche e storiche.
ESPRESSIONE , il bambino e in grado di esprimere quanto acquisito attraverso lo scritto, parole, mimica, pittura, disegno, teatro, pennarelli (drammatizzazione: rappresenta se stesso nel disegno od in alcune scenette)
Non ci sono nozioni se c'è l'osservazione
Così Decroly e i suoi collaboratori ideano una serie di giochi che esercitano le percezioni sensibili e l'attività motrice che avviano al calcolo matematico e alla lettura.
La scuola, vicina a Bruxelles, è congiunta ad un immenso e meraviglioso bosco.
Funziona con un regime di co-gestione e la libertà e la responsabilità sono richiesti per la convivenza collettiva, vi è un comitato-organizzatore a cui, al principio di ogni corso, ciascun gruppo stabilisce un programma di proposte organizzative, in tutta l'attività scolare si evitano classificazioni, esami e selezioni. Le valutazioni sono semestrali e riguardano tre aspetti della persona: la maturazione fisica, intellettuale e sociale.
Differenze Ferriere e Decroly: le tre fasi di Ferriere sono simili al trittico di Decroly anche se Decroly mette in evidenza i bisogni primari e l'individualizzazione mentre Ferriere intende l'interesse non come frutto della curiosità ma come risultato dello sforzo spontaneo e gioioso teso al raggiungimento di un fine che si desidera, il fanciullo è sotto l'autorità dell'educatore ma impara in piena libertà , si procura un personale ricerca da solo o in collaborazione.
Entrambi sono concordi nella socializzazione e alla vita del fanciullo a contatto con la natura.
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