"CAMORRA
E' l'unico fenomeno mafioso che ha origini urbane, nasce agli inizi dell'800
nella città di Napoli, come risulta dalla documentazione di un "processo"
svoltosi davanti al tribunale della camorra, la cosiddetta "Grande Mamma" risalente al 1819. Pervasiva,
controlla in modo ossessivo il territorio ed ha un altissimo rapporto di
integrazione con gli strati più poveri della popolazione. Ha sempre
avuto solidi legami con la politica,
da questa utilizzata: dai Borboni contro
i liberali prima, dai liberali
contro i Borboni poi. Costituitosi lo stato unitario è stata più volte chiamata in campo per condizionare risultati elettorali ed è l'unica organizzazione
criminale che su espresso invito è addirittura riuscita a far parte di un corpo di polizia. Nel corso della sua
storia ha avuto un andamento carsico: "la sua duttilità, la sua stretta
integrazione con società, politica ed istituzioni, le hanno consentito, in
momenti di difficoltà, lunghi periodi di mimetizzazione nella più generale
illegalità diffusa che caratterizza la vita dei ceti più poveri di Napoli, al
termine dei quali è emersa con forza ". Questo scrive la Commissione Antimafia
nel 1993.
Un importante
studio di Giuseppe Alongi a fine Ottocento la considera "un relitto storico".
Nel 1915 l'allora capo della camorra Del Giudice la dichiara sciolta ed il
fascismo si vanta della sua soppressione. Risorge
costituita da un insieme di bande che si compongono e si scompongono con grande
facilità. Questa struttura pulviscolare è stata sostituita da una
organizzazione gerarchica solo in due
occasioni negli ultimi decenni: nella seconda metà degli anni '70 dalla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e dalla Nuova Famiglia di Bardellino-Nuvoletta-Alfieri alla fine degli anni '70, sorta
d'intesa con Cosa Nostra proprio per contrastare Cutolo. Tutti esperimenti cessati dopo pochi anni: la prima per la sconfitta di
Cutolo, la seconda per il venir meno
della ragione dell'alleanza dopo la sconfitta di Cutolo. Oggi
è illimitato l'ambito degli affari della
Camorra, anzi del "Sistema" e va
dall'usura al contrabbando di sigarette, dal traffico di droga alle truffe ai danni
della UE, dalle estorsioni alle rapine, dalle scommesse clandestine al traffico
di armi e soprattutto, come raccontato da Saviano nel suo viaggio dentro
al mondo affaristico della camorra, traffico
di "merci" in tutto il loro ciclo di vita. Le merci "fresche" sotto le forme più svariate, abiti griffati, videogiochi, orologi, oggetti del commercio di ogni genere che
arrivano a Napoli per poi invadere i
mercati di tutta Italia. Poi le "merci
morte" che da tutta Italia e da tutta Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, rifiuti tossici di ogni tipo e
addirittura scheletri umani, vengono
abusivamente "sversati" nelle campagne
campane avvelenando oltre al territorio, ogni tipo di attività "lecita" che
uno sprovveduto possa tentare di intraprendere.