|
Appunti superiori |
|
Visite: 1594 | Gradito: | [ Picolo appunti ] |
Leggi anche appunti:L'arte di conoscere se stessi ovvero eis heautÓnL'ARTE DI CONOSCERE SE STESSI OVVERO EIS HEAUTÓN In quest' opera Schopenhauer Il Disegno infantileIl Disegno infantile La teoria di Lowenfeld Il disegno spontaneo La nevrosiLA NEVROSI 1 Aspetti generali La nozione di nevrosi si |
L'INTERVENTO SULLE FAMIGLIE E SUI MINORI: DOVE E COME
A. Servizi socio-educativi per il minore
Finalità: favorire la socializzazione tra pari |
||
struttura |
Età utenti |
finalità |
Asilo - nido |
3 mesi - 3 anni |
Sviluppo abilità cognitive - affettive - relazionali |
Centro aggregativo |
Preadolescenti adolescenti giovani |
Socializzazione tra pari Prevenzione devianza giovanile |
Servizi per l'animazione estiva: Centri estivi Soggiorni estivi |
Minori da 3 - 14 anni |
Organizzazione attività ricreative in appoggio ai familiari impegnati nel lavoro |
B. Servizi a sostegno della famiglia e della genitorialità
Finalità: sostenere la famiglia in situazione problematica |
||
struttura |
utenti |
finalità |
Consultorio |
La famiglia |
Formare al ruolo di genitori in modo consapevole Fornire assistenza ginecologica - psicologica - sociale Preparazione al parto Assistenza pediatrica al nuovo nato |
Centro per le famiglie |
Favorire incontri tra coppie per la condivisione di problemi comuni, anche attraverso gruppi di mutuo aiuto |
"L'ambiente terapeutico globale"
Definizione: espressione coniata da Bruno Bettelheim, con cui si indica un ambiente totalmente positivo in cui ogni spazio, azione o gesto quotidiano assumono rilevanza terapeutica.
La "Comunità" è un ambiente terapeutico globale: essa, infatti, ha una finalità "riparativa", cioè è preposta al superamento ( riparazione) di un trauma attraverso il recupero parziale o totale delle condizioni in cui il soggetto sofferente si trovava prima dell'evento traumatico. I servizi residenziali rispondono a questa finalità attraverso due caratteristiche che sono trasversali ai servizi residenziali di cui ci occuperemo nella tabella sottostante
1° Caratteristica: l'accoglienza
L'accoglienza è un requisito fondamentale per il recupero di persone in situazione traumatica .
Un operatore che opera in Comunità dovrà compiere gesti quotidiani che solo apparentemente non hanno valenza terapeutica, ma che in tale contesto diventano fondamentali per comunicare messaggi di affetto e protezione, per sostenere e infondere sicurezza, al fine di aiutare a ritrovare fiducia in se stessi e negli altri. Diventa quindi essenziale raccontare una fiaba ai bimbi più piccoli, augurare la buona notte, rimboccare le coperte, aiutare nello studio, guardare insieme un film, mediare in caso di liti, rimproverare per un comportamento scorretto, condividere la soddisfazione per un successo
2° Caratteristica: la presenza di una routine e delle regole
La presenza di una routine quotidiana attraverso la giornata scandita da momenti ben precisi e definiti offre agli ospiti la possibilità di sapere entro quali confini muoversi, acquisendo il senso dell'impegno e del tempo libero nella giusta misura. I minori provengono da esperienze di disorientamento, a seguito
dell'instabilità affettiva e materiale
della presenza di situazioni gravi che hanno scatenato il trauma
hanno imparato ad aver paura dell'imprevedibile
sono angosciati da un senso di catastrofe imminente
Anche la presenza delle regole è fondamentale in un ambiente terapeutico globale.
Si tratta di regole che Facilitano la convivenza quotidiana ( orari, turni di pulizia..)
Evitano i conflitti tra utenti ( decidere chi sceglie il programma televisivo, il gioco durante il giorno..)
Per far sì che esse siano rispettate, è sempre bene condividerle con gli ospiti, in una sorta di patto formativo. Secondo tale patto, utente ed educatore si impegnano al rispetto delle regole stabilite e ad assumersi la responsabilità dei propri comportamenti. A questo proposito, in caso di regole violate, l'equipe può intervenire con la punizione, che risulterà efficace a condizione che sia
Una misura alternativa ad altre come l'uso di rinforzi positivi, per esempio
Che si ascolti il minore, mantenendo aperto il dialogo
C. Servizi residenziali per i minori in situazione di disagio
Finalità: accogliere minori in difficoltà, a seguito di sentenze del Tribunale dei minori |
||
struttura |
Età utenti |
finalità |
Comunità per bambini |
Bambini da 0 - 6 anni Abbandonati Oggetto di contenziosi giudiziari per evitare l'affido o l'adozione |
Accudimento per la soddisfazione di bisogni primari, in attesa di trovar loro una famiglia affidataria o adottiva |
Comunità per gestanti o madri con bambino |
Donne incinte Madri che abbiano partorito da poco |
Sostegno in caso di mancanza di familiari di riferimento Patologie psichiatriche Problemi economici - occupazionali |
Comunità di pronta accoglienza |
Minori dai 6 - 17 anni in situazione di grave emergenza |
Pronta ospitalità Mantenimento Ricerca di un canale di comunicazione Predisposizione, in un momento successivo, di un progetto di vita |
Comunità di tipo familiare ( un componente della quale deve avere il diploma di educatore) |
Minori allontanati dalla famiglia |
Fornire un'esperienza basata sul modello familiare Sostegno alla genitorialità in vista del ristabilirsi di legami solidi |
Struttura post-comunità |
Giovani da 18 a 21 anni |
Fornire vitto e alloggio per 1 - 2 anni Sostenere il giovane nel conseguimento di un diploma o nella ricerca di un lavoro |
Appunti su: servizi ai familiari e ai minori dove e come psicologia, |
|
Appunti Logica | |
Tesine Medicina | |