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Aids - hiv




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AIDS


HIV-1,il virus responsabile della forma più diffusa di AIDS nel mondo industriale è stato isolato e identificato nel 1983 nei laboratori di R.C.Gallo negli Stati Uniti e  di L.Montagnier in Francia.

La malattia è prevalente nell'Africa sub-sahariana,dove circa 8 milioni di persone sono infettate.In alcune città di questa regione 1/3 degli adulti è portatore del virus.Oltre 2 milioni di individui nel mondo hanno sviluppato la forma conclamata dell'AIDS,in seguito ad infezione da HIV;la maggioranza di essi è deceduta.

HIV è un retrovirus,il suo genoma è contenuto in un paio di molecole di RNA quando il virus si trova nella forma libera,infettiva.Nel virus libero,l'acido nucleico è circondato da un rivestimento proteico,che a sua volta è ricoperto da un doppio strato lipidico derivante dalla cellula ospite.

La glicoproteina gp120 è la struttura principalmente responsabile dell'infezione da parte del virus.Questa glicoproteina riconosce e lega il recettore CD4 sulla superficie delle cellule T gelper.

Anche altri tipi di cellule prive di CD4,tra cui i macrofagi,cellule regolatrici che rivestono l'epitelio intestinale,cellule della glia e cellule del duodeno,del colon e del retto,sono dotate di recettori capaci di legare la gp120.

La fusione delle membrane introduce la particella virale direttamente nel citoplasma della cellula.A questo punto,il virus perde il suo rivestimento proteico e l'RNA viene copiato in DNA ad opera di una trascrittasi inversa che fa parte delle diverse proteine contenute nella particella virale infettiva.

Una o più copie di DNA virale vengono quindi inserite nel genoma della cellula ospite.In questa forma,il virus risulta protetto dall'aggressione da parte del sistema immunitario,anche se l'individuo infettato è in grado di elaborare una imponente risposta immunitaria.

Il DNA integrato contiene geni gag,pol ed env tipici del retrovirus,che codificano le proteine di rivestimento e gli enzimi necessari per la duplicazione,l'escissione e l'integrazione del virus.Il genoma virale contiene anche numerosi geni che codificano proteine regolatrici.

Le proteine regolatrici fanno sì che il DNA virale integrato si trovi in tre stati principali:

-1 stato inattivo

-2 stato di bassa attività,in ciu vengono prodotte soltanto poche particelle virali infettive

-3 produzione rapida ed intensa di particelle virali infettive.

Una rapida produzione di particelle virali è spesso accompagnata da lisi e morte della cellula ospite.

Il danno principale derivante dall'infezione da HIV consiste in una graduale ma costante distruzione delle particelle T helper.

La scomparsa delle cellule T impedisce la risposta dei macrofagi e delle cellule B nella risposta immunitaria.

Non è ancora certo se il virus HIV porti alla distruzione delle cellule T.

Il primo può uccidere direttamente le cellule T o stimolare la risposta immunitaria che uccide le cellule (o entrambe le possibilità).


SINTOMI E PROGRESSIONE DELL'AIDS

Molti degli agenti patogeni che infettano i soggetti colpiti dall'AIDS sono organismi presenti normalmente nell'ambiente.

I soggetti in AIDS conclamato diventano particolarmente suscettibili all'infezione da Pneumocystis carinii,un fungo che causa una forma altrimenti molto rara di polmonite.

Molti pazienti di AIDS sviluppano anche il Sarcoma di Kaposi,un raro tumore della cute caratterizzato dalla comparsa di lesione cutanee rossastre..

Poco dopo l'infezione iniziale,solitamente entro due-cinque settimane,possono comparire sintomi che somigliano a quelli dell'influenza o della mononucleosi,tra cui spossatezza,febbre,irritazione e mal di testa.

Di solito questi sintomi durano soltanto da pochi giorni a un paio di settimane.

In questa fase iniziale si ha la comparsa in circolo di anticorpi antiHIV,e il soggetto risulta ifettivo per gli altri.

Durante questo secondo stadio apparentemente asintomatico,il virus continua a proliferare,principalmente negli organi del sistema linfatico come i linfonodi,e gli individui continuano ad essere infettivi.Sebbene le cellule T inizino un costante declino durante lo stato asintomatico,il loro numero resta sufficientemente alto da produrre una efficace risposta immunitaria.

Dopo il periodo asintomatico,che può durare da due-tre anni fino a dieci o più (con una media di sette anni),compaiono i primi segni di problemi a carico del sistema immunitario.Con la progressione della malattia,il numero di cellule T si riduce a 200-400/ml di sangue,rispetto ai livelli normali di 1000/ml.

Tra le diverse affezioni lievi che compaiono in questo periodo,possono esserci infezioni persistenti di origine fungina o virale come il piede d'atleta,il fuoco di sant'Antonio,il mughetto (macchie bianche o ulcerazioni nella bocca e nella gola prodotte da infezioni fungine ),accessi erpetici nella bocca e nella zona genitale,infezioni cutanee e,nella donna,infezioni vaginali da funghi.

Sono spesso presenti anche febbre persistente,diarrea,sudorazione notturna e calo di peso.

Durante questo periodo,che può durare diversi anni,i sintomi possono presentare gradi diversi di gravità e persino sparire e ricomparire.

Gli stadi avanzati della malattia compaiono quando il numero di cellule T scende al di sotto dei 200/ml di sangue.

Il soggetto diventa a questo punto molto suscettibile all'infezione da parte di una serie di microrganismi,molti dei quali  sono normalmente presenti nell'ambiente.

In molti pazienti si verificano polmonite causata da Pneumocystis carinii,tubercolosi,infezioni celebrali da Toxoplasma e sviluppo di forme tumorali come il Sarcoma di Kaposi.

Queste infezioni sono accompagnate da diarrea grave,perdita di peso,e spesso anche da sintomi di affezioni nervose tra cui perdita della memoria e turbe della percezione,del pensiero e del linguaggio.

Quando il numero di cellule T scende al di sotto delle 100/ml di sangue,ltri patogeni possono invadere il corpo,incluso il  Citomegalovirus che infetta i tessuti i tessuti della retina e dell'apparato digerente.

Mycobacterium avium può dare consistente batteriemia e invadere i polmoni,il fegato,il midollo,la milza e il tratto digerente.

Di solito il paziente muore poco tempo dopo che la conta dei T scende sotto i 100/ml.


TRASMISSIONE E PREVENZIONE DELL'AIDS

I soggetti portatori di infezione da HIV sono potenzialmente infettivi durante qualsiasi stadio della malattia,compreso lo stadio iniziale asintomatico.HIV viene trasmesso principalmente mediante passaggio diretto di cellule del sangue o di fluidi da un soggetto ad un altro,oppure mediante trasmissione di leucociti infetti dallo sperma di un soggetto alla circolazione sanguigna di un altro durante un rapporto etero od omosessuale.

La trasmissione può avere luogo attraverso lacerazioni della cute o delle mucose esposte al sangue o allo sperma,mediante trasfusioni di sangue,o per uso di siringhe contaminate.

Si può anche avere trasmissione del virus dalla madre al figlio durante la gravidanza,alla nascita oppure durante l'allattamento.

Benchè particelle virali infettive siano presenti nelle secrezioni vaginali delle donne infette,la concentrazione virale in questa sede è veramente troppo bassa perchè possa verificarsi un'infezione,purchè la mucosa vaginale sia intatta.Pertanto il rapporto sessuale deve essere traumatico,cioè deve causare un danno al rivestimento mucoso della vagina,perchè vi sia trasmissione del virus HIV da una donna infetta ad un partner attraverso questa via.

Il virus è presente anche nella saliva,nelle lacrime e nelle urine;anche in questo caso,la concentrazione di particelle virali in questi fluidi è troppo bassa per essere infettiva.

Viene considerato difficile se non impossibile,contrarre l'AIDS dal cibo,dall'acqua,dagli starnuti,da colpi di tosse o per scambio di spazzolini da denti.

E' ovviamente d'obbligo evitare contatti sessuali con soggetti la cui situazione rispetto all'AIDS sia dubbia e,nel

caso dei soggetti che assumono stupefacenti per via endovenosa,l'uso di siringhe sterili monouso.

I profilattici,se intatti,danno una buona protezione nei confronti del virus durante i rapporti vaginali,anali ed orali.


POSSIBILI ORIGINI DELLA MALATTIA

E'possibile che gli scimpanzè siano stati la fonte diretta di HIV-1:il SIV degli scimpanzè è infatti più simile ad HIV-1 per quanto riguarda la sequenza nucleotidica di quanto non lo siano i SIV degli altri primati.Analogamente,il Cercocebo deve essere stato la fonte di HIV-2.

In molti primati non umani,le infezioni da SIV non provocano alcun sintomo significativo fin quando il virus infetta un primate diverso dal suo ospite ideale.


LA RICERCA SULLA PREVENZIONE E LA CURA

Attualmente l'AIDS è una malattia incurabile,una proporzione compresa tra il 50 ed il 100%dei soggetti che oggi risultano infettati da HIV morirà nell'arco dei prossimi 10 anni.

Vi sono attualmente due farmaci,l'AZT e la DDI che possono rallentare il decorso della malttia.Entrambi questi farmaci che sono dei didesossinucleotidi interferiscono con la reazione catalizzata della trascrittasi inversa,con la quale una copia di DNA èsintetizzata utilizzando come stampo l'RNA virale.

I didesossinucleotidi non posseggono il radicale -OH in posizione3'dello zucchero,radicale necessario per la formazione di legami fosforodiesterici 3'-5'che uniscono nucleotidi adiacenti nel DNa.

Come conseguenza,la sintesi di DNA è inibita quando si ha l'inserimento di un desossinucleotide.

Anche l'uso di questi farmaci permette di prolungare la vita media dei pazienti affetti da AIDS,occorre dire che non si tratta di una cura.

L'AZT ha anche effetti collaterali così gravi che molti soggetti non la tollerano.

Il tasso costante di mutazione delle proteine di rivestimento,in particolar modo dell gp120,è un meccanismo che protegge il virus.

Un anticorpo diretto contro una forma particolare della proteina gp120,ad esmpio,potrebbe non riconoscere e qiundi non legarsi ad una gp120 modificata per mutazione.

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