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L'idealismo Hegeliano
Tra i maggiori esponenti della filosofia ottocentesca vi troviamo Hegel, che risulta profondamente partecipe al clima culturale romantico, del quale condivide soprattutto il tema dell'infinito.
Per poter comprendere lo svolgimento del pensiero di Hegel bisogna aver chiare le tre tesi di fondo del suo idealismo:
la risoluzione del finito nell'infinito,
l'identità fra ragione e realtà,
la funzione giustificatrice della filosofia.
La risoluzione del finito nell'infinito
Per Hegel la realtà non è un insieme di sostanze autonome, ma un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione. Tale organismo coincide con l'Assoluto o con l'Infinito, mentre i veri enti del mondo, essendo manifestazione di esso coincidono con finito. Inoltre questo finito non esiste, perché ciò che noi chiamiamo finito è nient'altro che un'espressione parziale dell'infinito. Il finito esiste unicamente nell'infinito e in virtù dell'infinito. Per Hegel l'infinito si identifica con un soggetto spirituale in divenire, di cui tutto ciò che esiste è un momento di realizzazione; infatti la realtà è un soggetto cioè un processo di autoproduzione che soltanto alla fine, cioè con l'uomo, si rivela pero ciò che è veramente.
L'identità fra ragione e realtà
Il soggetto spirituale infinito che sta alla base della realtà viene denominato da Hegel con il termine di Idea o di Ragione, intendendo così l'identità tra ragione e realtà: ciò che è razionale è reale, ciò che reale è razionale. Con la prima parte della formula, Hegel intende che la razionalità non è pura astrazione,ma una cosa concreta cioè la forma di ciò che esiste poiché la Ragione governa e costituisce il mondo. Viceversa, con la seconda parte della formula, Hegel intende affermare che la realtà non è una materia caotica, ma il dispiegarsi di una struttura razionale che si manifesta in modo inconsapevole nella natura e in modo consapevole nell'uomo.
La funzione giustificatrice della filosofia
Hegel ritiene che il compito della filosofia consista nel prendere atto della realtà e nel comprendere le strutture razioni che la costituiscono. La filosofia deve rinunciare alle pretesa assurda di determinare e guidare la realtà; deve soltanto elaborare in concetti il contenuto reale che l'esperienza offre, dimostrandone razionalmente, con la riflessione. Quindi l'autentico compito che Hegel attribuisce alla Filosofia è la giustificazione razionale della realtà.
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