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Dal 1780 al 1810 si attua una svolta decisiva nella sensibilità e nella cultura europea, con un deciso allontanamento dalle concezioni illuministiche. Questo trentennio, che in letteratura corrisponde al Preromanticismo, presenta aspetti omogenei in varie regioni d'Europa, soprattutto identificabili nella ricerca di interiorità e nella rivalutazione della fantasia, nonché nella tendenza al vagheggiamento di situazioni e di epoche fantastiche. Gli esempi più significativi in proposito sono in Inghilterra, Edoardo Jung (Pensieri notturni), Tommaso Gray (Elegia sopra un cimitero campestre) e Giacomo Macpherson, che attribuì le sue poesie sepolcrali ad un immaginario poeta inglese, Ossian, dell'età preromana (III sec. a.C.). In Germania il Preromanticismo è rappresentato da Lessing (Laocoonte, o sui limiti della poesia e della pittura, Drammaturgia d'Amburgo), che lega la poesia all'interiorità ed indica come modelli nella tragedia i Greci e Shakespeare.Sono importanti in Germania i poeti dello 'Sturm und Drang', che ritengono che fonte della poesia debba essere la passione, il sentimento. In Italia il Preromanticismo si manifesta nell'Alfieri, nel Cesarotti, in Alessandro Verri (Le notti romane) ed affiora in Pindemonte. Da questi presupposti nascerà il Romanticismo.
Questo movimento si ricollega, nella sua stessa denominazione, a ciò che è fantastico, sentimentale e attinge nuova materia di ispirazione dalle epoche e dai valori che si sono affermati non nel periodo classico ma in quello medievale, in cui si formarono i primi elementi della spiritualità europea. La prima affermazione della nuova spiritualità si ebbe in Germania; qui operarono i primi teorici del Romanticismo, ossia i collaboratori dell'Athenaeum, tra cui i fratelli Schlegel, che distinsero tra poesia sentimentale e poesia ingenua. La prima è moderna e romantica, la seconda è antica e classica, solenne e serena. Dalla poesia classica non può derivare nessun suggerimento a quella moderna, dato che essa è l'espressione di una realtà totalmente diversa. Il Novalis, inoltre, identifica nel Romanticismo la sola vera poesia moderna. È importante in Germania lo spunto patriottico e nazionalistico che aggiunge vigore all'opposizione alla cultura classicheggiante della Francia, che in quel periodo esercitava una vera supremazia letteraria in Germania.
Il 1798 segna l'inizio del romanticismo inglese, mentre in Francia il movimento romantico si afferma ufficialmente con la pubblicazione della Germania di M.me de Staël, che influì molto sulla diffusione della nuova spiritualità anche altrove.
In Italia la data ufficiale di inizio del movimento è il 1816.
Gli aspetti fondamentali del Romanticismo sono la rivalutazione della storia ed il bisogno di interiorità e di religiosità. Contrariamente alle teorie dell'Illuminismo, la storia non è più vista come progressiva decadenza dell'uomo verso l'infelicità e come catena di errori e di ingiustizie, ma come evoluzione, progresso; si afferma inoltre l'esigenza di una rivalutazione definitiva, anche attraverso l'esame degli aspetti quotidiani delle diverse epoche. Nello stesso tempo, vengono studiati i sentimenti dell'uomo, visto non più unicamente come essere raziocinante, ma anche in rapporto alla sua spiritualità. Ciò determina l'abbandono del meccanicismo, del razionalismo, dell'antistoricismo, del deismo, dell'ottimismo illuministico basato sulle possibilità offerte all'uomo dalla ragione. Si affermano, viceversa, lo spiritualismo, l'individualismo, lo storicismo, la dialettica, il liberalismo. La poesia, inoltre, viene intesa in modo nuovo e si amplia il numero dei generi letterari.
Gli aspetti fondamentali della mentalità e dello spirito del Romanticismo trovano il comune denominatore nello spiritualismo, ossia nella rivalutazione, contro il razionalismo ed il deismo, del sentimento. L'ansia di religiosità, inoltre, determina a volte il ritorno alla religiosità tradizionale, a volte la riscoperta di ideali che nobilitano l'uomo. Inoltre, la rivalutazione del sentimento, opponendosi alla fredda ragione, si ricollega all'individualismo, ossia all'esigenza di affermare l'originalità dell'individuo, mediante lo studio dei suoi sentimenti, che sono alla base della sua originalità, mentre la ragione, possesso comune di tutti gli uomini, tende a soffocare l'individualità, classificando la persona nell'ambito di rigide categorie.
Dall'affermazione dell'individualismo nasce un nuovo tipo d'uomo, l'eroe romantico caratterizzato da profondi sentimenti, da aspirazioni grandi ed eroiche, da ideali come la libertà, la patria, la gloria, mentre dalla rivalutazione della storia deriva l'interesse per le epoche di maggiore tensione creativa, in rapporto agli ideali che le caratterizzarono. Vengono rivalutati il Medioevo, visto come l'inizio della nuova civiltà, e tutte le epoche ricche di insegnamenti validi nel presente. Con il Romanticismo si afferma inoltre, negli stati a regime assolutistico o privi di indipendenza politica, i primi ideali liberali e patriottici.
Anche la poetica appare decisamente nuova. La poesia è vista come la più alta espressione dello spirito umano ed ha la funzione di guida spirituale degli uomini; essa diffonde ideali, tratta verità che interessano lo spirito e problemi che riguardano i nuovi obbiettivi di libertà e di giustizia. Ciò porta da un lato allo studio interiore, all'analisi dei sentimenti e dall'altro all'elaborazione di ideali umanitari e civili. I poeti romantici trattano argomenti connessi con il ricordo, sviluppano le meditazioni sulla morte, descrivono il contrasto tra l'ideale, ossia le aspirazioni dell'uomo, e la realtà, da cui nasce il pessimismo, sviluppano i temi della patria, della libertà, dell'amore, dell'infinito, inteso come liberazione, le meditazioni notturne. Conseguentemente, appaiono nuovi generi letterari come il romanzo (che rivaluta varie epoche storiche e ne studia lo spirito), le memorie autobiografiche (che pongono in risalto l'originalità dell'individuo) la novella in versi, la ballata, la lirica di ispirazione sentimentale. In Italia viene rifiutato l'aspetto nordico del Romanticismo, cioè viene meno la tendenza all'irrazionale ed al fantastico, come anche il senso dell'orrido e del macabro. Si accoglie, invece, la rivalutazione del sentimento, il rifiuto delle regole e dei canoni letterari che mortificano la spontaneità dell'autore, la polemica contro i classici, il carattere popolare e l'impegno morale e sociale della letteratura stessa. Viene infatti ribadita la necessità di eliminare il distacco, tradizionale in Italia, tra letterati e popolo, per cui con il Romanticismo si attua una maggiore diffusione della cultura, rispetto alle epoche passate e, secondo l'esempio del Parini, entrano in letteratura i sentimenti veri sia morali che politici dell'Italia del tempo.
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