Filippo Juvara
Filippo Juvara è un
architetto che nasce in Sicilia nel 1678
e si forma artisticamente nell'ambiente
barocco romano. A Roma lavora come scenografo, è molto importante per il roccoccò
che è un esagerazione del barocco. Viene nominato dal re di Sardegna, Savoia.
Filippo Juvara segue il duca di Savoia a Torino dove troviamo le sue maggiori
opere. Juvara viene nominato architetto di corte. Viene invitato a Parigi, in
Portogallo e a Londra acquistando fama internazionale. Va a Madrid per progettare il palazzo reale e qui muore nel 1736,
lasciando solo i progetti del palazzo.
pag. 1017
Il Juvara si
inserisce nella terza fase dell'espansione della città di Torino. Tra le sue
opere ricordiamo la Basilica di Santa Superga (paese fuori
Torino), è un santuario voluto dai Savoia per ringraziare delle recenti
vittorie sulla Francia. Una specie di mausoleo dei Savoia, monumento
celebrativo del potere acquistato dalla famiglia. Questo santuario è un po'
atipico perché non è legato alla devozione popolare. E' importante per le
dimensioni e perché è posto su una collina. Pianta centrale che unisce lo
schema circolare con quello a croce, richiama il Panteon e la basilica di San
Pietro. Chiostro rettangolare. Nella parte avanti c'è un proneo con un timpano
rettangolare e le colonne, richiama sempre il Panteon. Proneo
sporgente e poi c'è una chiesa circolare con il quale si forma una croce, il
presbiterio è annesso a un convento. La parte della chiesa centrale è coperta
da una grande cupola e ha due campanili gemelli. Juvara ha progettato due
campanili come Borromini, ma ricorda anche i progetti di Bernini. Costruzione
scenografica e guardandola dai vari punti di vista sembra che si muova. Il
tamburo della cupola è altissimo. La balausta esterna che circonda tutto il
perimetro dell'edificio, da l'unità nell'insieme Ricorda la cupola di
Michelangelo (s.Pietro). Nell'architettura roccoccò troviamo la fontana di
Trevi e le due chiese gemelle di Roma.
pag. 1018
Juvara opere non
religiose commissionate dai Savoia: Palazzina
di caccia di Stupinigi locazione vicino Torino. Questa reggia viene
fatta costruire da Vittorio Amedeo II per poter ricevere i propri ospiti dopo le battute di caccia. Anche in
questo caso la costruzione ha un forte impatto urbanistico perché si configura
come una struttura più complessa di un palazzo. La pianta è molto particolare,
a forma ellittica dal quale si dipartono due bracci più bassi disposti come una
croce di San Andrea. In essa sono ricavati gli appartamenti reali e quelli
degli ospiti. Cortile ottagonale. La villa è completata nella parte posteriore
da un grande parco che è esemplificato, copiato, dalla villa di Versail. La palazzina
di Stupigi alla morte di Juvara viene
completata con delle aggiunte, rimesse agricole, forse disegnate dallo stesso
Juvara. L'interno costituisce un tipico esempio di Roccocò italiano. Attorno al salone ellittico centrale, destinato hai
ricevimenti e alle feste da ballo, vi sono il salone da gioco, il gabinetto degli specchi, salottini separati donne
e uomini. Il tutto è realizzato con grande sfarzo e raffinatezza impiegando
materiali preziosi e ricercati quali le lacche, la porcellana, gli stucchi
dorati, gli specchi e le radiche più rare. Tutto ciò risponde perfettamente
alla frivolezza di certa moda europea del tempo, alla quale i Savoia, che
miravano a inserire il proprio Stato nel ristretto gruppo delle grani potenze,
non potevano in alcun modo rinunciare.